(Adnkronos) - Inizia il Tour de France 2025. Domani, sabato 5 luglio, l'edizione 112 della Grande Boucle parte con la prima tappa da Lilla a Lilla. Quest'anno, l'arrivo della corsa torna a Parigi, sugli Champs-Élysées (dodici mesi fa era stato a Nizza a causa delle Olimpiadi 2024). Avvio lineare e difficoltà del percorso in crescendo fino alla terza settimana, che si prospetta decisiva con tre arrivi in salita (come quello di Courchevel). Ecco programma, tappe e dove vedere il Tour de France 2025 in tv e streaming . Ecco tutte le tappe del Tour de France 2025: 1) 05/07/2025 Lille-Lille 185, pianeggiante 2) 06/07/2025 Lauwin Planque-Boulougne Sur Mer 212, collinare 3) 07/07/2025 Valenciennes-Dunkerque 178, pianeggiante 4) 08/07/2025 Amiens-Rouen 173, collinare 5) 09/07/2025 Caen-Caen 33, crono individuale 6) 10/07/2025 Bayeux-Vire Normandie 201, collinare 7) 11/07/2025 Saint Malo-Mur de Bretagne Guerledan 194, collinare 8) 12/07/2025 Saint Meen Le Grand-Laval Espace Mayenne 174, pianeggiante 9) 13/07/2025 Chinon-Chateauroux 170, pianeggiante 10) 14/07/2025 Ennezat-Le Mont-Dore Puy De Sancy 163, montagna 11) 16/07/2025 Toulouse-Toulouse 154, pianeggiante 12) 17/07/2025 Auch-Hautacam 181, montagna 13)18/07/2025 Loudenvielle-Peyragudes 11, crono individuale 14) 19/07/2025 Pau-Luchon Superbagneres 183, montagna 15) 20/07/2025 Muret-Carcassonne 169, collinare 16) 22/07/2025 Montpellier-Mont Ventoux 172, montagna 17) 23/07/2025 Bollène-Valence 161, pianeggiante 18) 24/07/2025 Vif-Courchevel Col de la Loze 171, montagna - 19) 25/07/2025 Albertville-La Plagne 130, montagna 20) 26/07/2025 Nantua-Pontrarlier 185, collinare 21) 27/07/2025 Mantes La Ville-Paris Champs-Élysées 120, pianeggiante Il Tour de France 2025 sarà visibile in diretta (in chiaro) su Rai 2, con il collegamento previsto - a seconda delle tappe - tra le 14 e le 15. Frazioni complete disponibili in diretta su Discovery+. Eurosport visibile su Tim Vision, Dazn e Amazon Prime Video.
(Adnkronos) - “La formazione è un elemento cardine dell'Ordine degli Ingegneri e di tutti gli ordini professionali. Siamo tenuti a formare i nostri iscritti per la tutela della collettività. Ovviamente ci basiamo sulle idee che arrivano dalle nostre commissioni, da loro scaturiscono i temi su cui fare formazione”. Lo ha detto Alessandro De Carli, segretario dell’Ordine degli ingegneri della provincia di Milano e presidente della Commissione ambiente, territorio e clima, in occasione dell’assemblea ordinaria degli iscritti 2025, svoltasi presso la sede di Palazzo Montedoria a Milano. Durante la giornata, preziosa opportunità di confronto sui temi che guideranno lo sviluppo della professione - come formazione, dialogo con le istituzioni e collegialità - sono stati condivisi il bilancio consuntivo dell’esercizio 2024 ed il conto economico preventivo 2025. “In particolare quest'anno è stato molto importante un ciclo di webinar sull'intelligenza artificiale che abbiamo organizzato con un network di associazioni, di ingegneri delle quattro regioni motori d'Europa. Ciascuna associazione ha organizzato un webinar dando la propria visione sull'intelligenza artificiale. Questo ha permesso ai nostri iscritti e agli iscritti delle altre associazioni di sentire una voce che arriva dall'Europa, così da avere uno sguardo oltre al contesto nazionale visto che proprio in questi mesi si sta discutendo dell’Ai Act europeo” conclude.
(Adnkronos) - "La priorità è coniugare la sicurezza energetica con la resilienza ambientale e la competitività. La grande sfida che le utilities avranno nei prossimi 5-10 anni è quella di fare in modo che le reti elettriche, in particolare, possano resistere alle onde climatiche, quindi al riscaldamento globale, alla richiesta di maggiore energia, ad esempio da parte dei condizionatori e dei data center, e quindi rendere le reti più resilienti, più solide.” Così Luca Dal Fabbro, vicepresidente vicario Utilitalia, in occasione dell'Assemblea generale “Utilitalia 2035: Costruiamo insieme i prossimi 10 anni di futuro” organizzata a Roma in occasione del decennale della Federazione. “Oggi abbiamo reti italiane che vanno aggiornate alle nuove sfide. Occorre produrre energia in maniera più competitiva ed aumentare il peso delle rinnovabili. Il gas continuerà ad essere molto importante ma le rinnovabili devono crescere. Il motivo per cui la Spagna ha un prezzo più basso dell'Italia dell'energia è perché hanno molto eolico e solare. Noi abbiamo la fortuna di avere molto sole, abbiamo la possibilità di sviluppare ancora 60 gigawatt di solare e 20 gigawatt di eolico. Abbiamo 5-10 anni di grande sviluppo e investimenti su questo settore, su cui le utilities giocheranno una partita importante.”