(Adnkronos) - La famiglia Pozzo ha venduto la società di calcio Udinese a un fondo americano per oltre 150 milioni di euro. La notizia, anticipata dal Tgr del Friuli-Venezia Giulia, non ha trovato conferme in società. L'accordo preliminare sarebbe stato già raggiunto nei giorni scorsi. Giampaolo Pozzo e la sua famiglia acquistarono l'Udinese nel 1986 mantenendola in Seria A per 29 stagioni consecutive con bilanci sani e da una decina di anni anche con un moderno stadio di proprietà. Dell'accordo non farebbe parte la cessione della squadra di calcio inglese del Watford, posseduta dal figlio Gino Pozzo.
(Adnkronos) - "Parliamo di welfare generativo, un nuovo modello che va incontro a tutti compreso il ceto medio. Il welfare generativo vuole creare benessere, vuole migliorare la qualità di vita sotto tutti i profili, in tutte le sue dimensioni". A dirlo è Gabriele Fava, presidente Inps, durante la presentazione del 2° rapporto Cida-Censis 'Rilanciare l'Italia dal ceto medio. Riconoscere competenze e merito, ripensare fisco e welfare'. "Partiremo dai giovani - aggiunge Fava - perché la strategia unica, vera, solida e da seguire è l'aumento della base occupazionale e contributiva. In questa maniera riusciremo a far ritornare benessere e sostenibilità, non soltanto nel sistema pensionistico, ma nel sistema Paese in generale". Infine un approfondimento sul ceto medio: "Il ceto medio è importantissimo. Oggi siamo qui per ascoltare e raccogliere tutte le varie istanze alle quali vogliamo rispondere. Una risposta arriverà dalla nuova alleanza col tessuto produttivo, perché è il tessuto produttivo che crea nuova occupazione, sana, chiara, legale. Da qui si creano futuri nuovi contribuenti e contributi che porteranno a un maggior equilibrio del sistema economico nazionale".
(Adnkronos) - “Le imprese in realtà stanno assumendo il tema della sostenibilità e l'Italia è una delle economie più sostenibili perché, per una ragione di mancanza di materie prime, siamo i primi nell'economia circolare”. A dirlo, in occasione della presentazione a Biella del settimo bilancio di sostenibilità territoriale di A2A, Lara Ponti, Vicepresidente per la transizione ambientale e gli obiettivi Esg di Confindustria. “Quello che ancora ci manca e che come Confindustria stiamo tentando di portare avanti, è di portare una visione di futuro. Noi dobbiamo fare la transizione ecologica perché dobbiamo lasciare un mondo alle giovani generazioni differente da quello attuale e la transizione ecologica è un pezzo di questo passaggio. Non farla – continua Ponti - è comunque una scelta e avrebbe dei costi ancora superiori a quelli della transizione ecologica, ma soprattutto, fare scelte di sostenibilità vuol dire costruire una visione di un mondo più giusto, più in armonia con l'ambiente, più capace di rispettare complessivamente il mondo in cui viviamo”.