INFORMAZIONIConsorzio Sistema Bibliotecario Nord-Ovest Arte e Cultura Ruolo: Responsabile Risorse Umane Area: Altro Martino Benzoni |
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(Adnkronos) - Emergono oggi alcuni retroscena del burrascoso incontro nello Studio Ovale tra Volodymyr Zelensky e il presidente americano Donald Trump. In particolare, secondo quanto riferisce è Barak Ravid su Axios, dopo lo scontro verbale tra i due leader e il vicepresidente Vance, la delegazione di Kiev ha atteso in un'altra stanza per un'ora circa, nella speranza di poter firmare l'accordo sulle terre rare all'origine della sua visita a Washington, e di poter in qualche modo salvare l'intera visita. In programma c'erano anche un pranzo e una conferenza stampa congiunta. Poi è accaduto che il segretario di stato Marco Rubio e il consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz "sono usciti dall'Ufficio Ovale, si sono diretti verso il luogo in cui si trovava Zelensky e gli hanno chiesto di andarsene", prosegue citando un alto funzionario della Casa Bianca. Lo stesso funzionario, sottolinea quindi il sito, ha insistito sul fatto che l'incontro burrascoso non era stato premeditato. "Il nostro piano era quello di firmare l'accordo sui minerali, di entrare in questa partnership economica e procedere in direzione della pace", ha detto. Sempre secondo Ravid, il fatto che Zelensky non indossasse un completo al suo arrivo alla Casa Bianca sarebbe stato uno dei fattori - "piccolo ma non insignificante" - di irritazione per il presidente Trump. I consiglieri del presidente Usa avrebbero detto al team di Zelensky in più occasioni che sarebbe stato più rispettoso da parte del presidente ucraino rinunciare al suo abbigliamento militare durante la visita alla Casa Bianca, si legge ancora. Zelensky è arrivato con pantaloni e maglia neri, con il simbolo nazionale ucraino, più formale del solito ma senza completo. "Oggi è elegante", ha commentato ironico Trump quando gli ha stretto la mano al suo arrivo all'ingresso dell'Ala Ovest, un primo riferimento al suo abbigliamento poi riemerso platealmente con la domanda 'Perché non indossa un completo?' del reporter Brian Glenn all'interno dello Studio Ovale durante il burrascoso incontro.
(Adnkronos) - “La mia lectio magistralis si intitola 'Il delirio dei dittatori e la storia che torna'. Sono partito da lontano, da Mussolini e Hitler che a un certo punto hanno perso il senso della realtà, trascinando l'Italia, l'Europa e anche il mondo in una guerra devastante, arrivando a Putin, che, con la stessa logica con la quale Hitler cominciò ad occupare l'Europa orientale, ha occupato l'Ucraina e non vuole restituirla”. Con queste dichiarazioni, Bruno Vespa, giornalista e saggista, è intervenuto nel corso dell’evento di apertura dell’anno accademico 2024-2025 dell’Università degli studi Link, durante il quale ha letto la sua lectio magistralis. Cronista radiofonico per la Rai già nel 1962, volto iconico del giornalismo televisivo per generazioni di italiani, Vespa è anche un apprezzato saggista e autore di decine di volumi, dedicati in gran parte alla storia del Novecento e all’analisi dell’attualità politica e sociale. Per la prima volta viene affidato a un giornalista il compito di aprire l’anno accademico di un’università italiana con una sua lectio magistralis: “È stato un grande onore per me, una bella esperienza”, spiega Vespa. Un rapporto, quello tra Bruno Vespa e la Link University, nato da molto tempo: “Sono venuto qui tanti anni fa, quando era già così grande e così importante. Ero amico di Franco Frattini, al quale è dedicata l'Aula Magna. È stata una bella opportunità”, conclude.
(Adnkronos) - Si è svolta presso la sede di Gruppo Cap a Milano la Terza Edizione degli Stati Generali Mondo Lavoro della Sostenibilità, l’evento che ogni anno riunisce istituzioni, aziende e professionisti sul futuro del mondo del lavoro, legato in particolare alle nuove tendenze della sostenibilità. Nel corso della giornata si sono susseguiti gli interventi delle relatrici e dei relatori che hanno preso parte ai lavori e hanno discusso dei principali aspetti della transizione sostenibile, dalle competenze green all’innovazione tecnologica, passando per il ruolo centrale del welfare aziendale. L'evento ha fornito uno spazio di confronto e riflessione sulle opportunità e le sfide che la sostenibilità porta con sé, sottolineando l'importanza di un approccio integrato che coinvolga imprese, istituzioni e cittadini. Grazie alla partecipazione di esperti e professionisti del settore, sono state condivise le principali best practice e le strategie innovative portate avanti per promuovere un lavoro sempre più in linea con i principi della sostenibilità. “La sostenibilità nel mondo del lavoro è centrale ed è una sfida che richiede l’impegno congiunto di istituzioni, imprese e società civile - ha detto il presidente di Gruppo Cap, Yuri Santagostino - In Gruppo Cap siamo fermamente convinti che sostenibilità faccia rima con innovazione tecnologica e responsabilità sociale: è essenziale, infatti, sviluppare nuove competenze professionali e investire nella formazione continua per affrontare le sfide ambientali e promuovere un benessere diffuso. Le politiche di welfare aziendale, che migliorano la qualità della vita delle persone, sono fondamentali per contribuire a costruire un futuro più sostenibile”. Nel panel 'Green Skills: come prepararsi ai lavori del futuro', partendo dalla previsione che il 39% delle skills cambieranno nei prossimi 5 anni, si è ragionato sugli approcci virtuosi rivolti sia ai futuri lavoratori sia al personale già presente nelle aziende. È emerso come la sostenibilità sia un tema complesso che abbraccia una serie di competenze variegate. I giovani che si approcciano al mondo della sostenibilità attraverso percorsi di studio e programmi di formazione, devono saper interpretare le aziende ed essere consapevoli di un mondo del lavoro in continua evoluzione. Per le aziende è necessario invece anticipare le necessità future, sia con progetti di upskilling sia di reskilling. Un altro momento chiave della giornata è stato il panel 'Dall’innovazione all’azione', dove si è affrontato il tema della tecnologia a servizio della sostenibilità. Si è ragionato sul cambio di percezione del tema sostenibilità che, se integrato nel business di un’azienda, offre un vantaggio competitivo e consente di creare valore nel lungo termine. Il focus si è trasferito anche sul ruolo della tecnologia e di come oggi sia essenziale combinarla con i valori di giustizia sociale e inclusività. L’ultimo panel, 'Il futuro del lavoro: welfare e sostenibilità come pilastri dell’innovazione aziendale', ha infine approfondito i temi che si trovano sotto la S di Esg, dove si è evidenziato il tema della sostenibilità umana, che è anche rispetto, evidenziando come per le aziende ormai sia necessario avere e garantire un benessere aziendale, capace di essere una leva strategica per la crescita delle imprese.