(Adnkronos) - "Durante tutto il periodo di Carnevale è fatto assoluto divieto di assumere forme di protesta non conformi allo spirito festoso del Carnevale di Cinisi" e "di manifestare e/o fare dichiarazioni ingiuriose e offensive, o di assumere comportamenti di dissenso in relazione all'operato del Comune, dei suoi collaboratori, del soggetto gestore o degli altri partecipanti". Una postilla, posta nell'articolo 11 del bando del Comune di Cinisi, piccolo comune del palermitano, per la realizzazione dei carri per il Carnevale 2025, fa scoppiare la polemica. I cittadini, ma anche alcuni rappresentanti delle associazioni che da anni realizzano i carri allegorici che poi sfilano in centro attirando migliaia di persone da tutta la Sicilia, non l'hanno presa bene. Di "dittatura" parla l'ex assessore comunale di Cinisi Salvo Biundo: "Impossibile, è un fake, non ci credo. Come può un'amministrazione comunale pubblicare un bando di gara con certe fregnacce?", dice. E Filippo Mannino, dell'associazione carnevalesca 'La Maschera', rincara la dose: "Ma perché un avviso pleonastico, lesivo e privo di originalità? - spiega - Emerge il mancato rispetto e le tutela verso le maestranze cinisensi". Stasera ci sarà una riunione straordinaria a cui parteciperanno le associazioni. "E' un bando vessatorio - dice Mannino all'Adnkronos - Lo trovo irriverente nei confronti delle maestranze che hanno avuto la capacità di trasformare dei beni confiscati alla mafia in laboratori socioculturali e centri di aggregazione sociale". "Io da ex amministratore non ho mai fatto un bando del genere - spiega ancora all'Adnkronos l'ex assessore Salvo Biundo - L'articolo 11 lascia basiti. E non a me, ma alla popolazione di Cinisi. Sembra di essere in dittatura, dove nessuno si può lamentare e non si può contraddire né criticare l'operato del Comune. Dittatura. La cosa brutta è che è un bando pubblicato sul sito di comune. Da 30 anni questi ragazzi lavorano ai carri e sono diventati maestri di cartapesta, hanno investito soldi in tir, motori, carrelloni, ferro e tutte le strutture che servono. Fanno un bando pubblico come se venisse un carrista di Viareggio. L'ho trovato un aut aut, o fate così o niente". La sindaca di Cinisi, Vera Abbate, eletta lo scorso giugno con una lista civica, getta acqua sul fuoco: "Ma quale dittatura - dice all'Adnkronos - Noi ci siamo attenuti alla normativa. Non vogliamo negare la satira contro l'amministrazione". "Possono fare satira su di me - dice ancora la sindaca di Cinisi Vera Abbate - abbiamo una opposizione che prende spunto da tutto e le amplifica, risponderemo in maniera adeguata". E poi spiega: "L'articolo 11 non si riferisce all'amministrazione politica ma all'ente". "Io sono un amministratore, non c'entra con i collaboratori del Comune che sono i dipendenti - dice - Da quando sono stata eletta ho ricevuto tanti attacchi, soprattutto dalle donne. Ma vado avanti". E tiene a sottolineare che "non è una censura, assolutamente, anzi ben venga la satira. Pensi che io metto dei like su una pagina in cui si fa satira su di me". E parla di "strumentalizzazione di una norma che viene ribadita in tutti i bandi". Spiega: "Abbiamo utilizzato lo stesso bando di Termini Imerese e Sciacca sul carnevale". Poi, dopo l'intervista all'Adnkronos, posta sulla pagina del Comune una nota: "In riferimento alle interpretazioni circolate riguardo l’articolo 11 dell’Avviso per la selezione dei carri allegorici del Carnevale di Cinisi 2025, il sindaco Vera Abbate precisa che tale clausola non ha l’intento di limitare la libertà di espressione o la creatività dei partecipanti". "L’articolo 11 mira esclusivamente alla tutela del Comune di Cinisi in quanto ente istituzionale, evitando che i manufatti presentati possano risultare offensivi o ingiuriosi nei confronti del Comune stesso", dice. “La libertà di satira e di critica politica è pienamente garantita, e anzi, è un elemento fondamentale della democrazia e del dibattito pubblico. Tuttavia, è necessario distinguere tra espressione creativa e comportamenti o dichiarazioni che possano arrecare danno all’immagine del Comune, compromettendo lo spirito festoso della manifestazione,” sottolinea il sindaco Abbate. Il sindaco ricorda, inoltre, che "simili clausole sono prassi comune in bandi analoghi di altri Comuni, come dimostra l’esempio dell’avviso per il Carnevale di Termini Imerese, e ribadisce l’apertura dell’amministrazione alla partecipazione". La polemica continua. (di Elvira Terranova)
(Adnkronos) - “Promuovere e valorizzare le eccellenze del Made in Italy è fondamentale. Le Guide de L’Espresso danno la possibilità di conoscere ciò che altri hanno ricercato, delle strade aperte che vanno consolidate attraverso delle informazioni utili alle persone, così che possano scegliere e arrivare in luoghi che scoprono in anticipo nei contenuti e che, poi, assaporano nel gusto, nell'ambiente, nelle località a cui sono legati i nostri prodotti, nella ristorazione attraverso quello che rappresenta la cucina italiana, ovvero convivialità e patrimonio prezioso che noi, peraltro, stiamo candidando a patrimonio immateriale Unesco proprio per questo”. E’ quanto affermato dal ministro dell’Agricoltura della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, in occasione della presentazione delle edizioni 2025 de Le Guide de L’Espresso al teatro Arcimboldi di Milano. A 45 anni dalla prima edizione delle Guide, l’evento ha visto la partecipazione di oltre mille ospiti e numerose premiazioni.
(Adnkronos) - "Una filosofia importante è quella della vita sostenibile, che ci ha portato a partecipare a questo premio" così Pierluigi Peracchini Sindaco di La Spezia, tra i comuni premiati alla 9a edizione di Cresco Award - Città Sostenibili. "Il nostro progetto rientra nella filosofia di un progetto più grande che si chiama Spezia Green e tocca vari settori della vita, come quello dei rifiuti: abbiamo raggiunto l'81% di raccolta differenziata e in più andiamo a chiudere il ciclo con un biodigestore per produrre gas naturale e concime. Abbiamo poi realizzato altri progetti, come quello della mobilità porterà la città a essere servita esclusivamente da filobus, quindi senza emissioni, e l'accordo Blue Flag con le navi da crociera affinché utilizzino un carburante cinque volte più pulito quando entrano nel nostro golfo. Abbiamo chiuso la centrale a carbone Enel e imposto il dimezzamento delle emissioni al rigassificatore di Panigaglia. Ma non solo questo, perché noi abbiamo un mare da proteggere, quindi 14 chilometri di fognature, un nuovo impianto di depurazione per far sì che nell'insieme riusciamo a vivere una città più moderna, più sostenibile, con un'attenzione maggiore alla qualità della vita e delle persone".