(Adnkronos) - Dopo due pareggi la Roma ritrova la vittoria superano 1-0 all'Olimpico il Verona e conquistando tre punti fondamentali nella corsa alla qualificazione in Champions League. A decidere il match il gol al 4' di Shomurodov che permette ai giallorossi di agganciare per una sera il Bologna al 5° posto con 57 punti, due in meno della Juventus quarta. I gialloblù restano invece fermi a quota 32 e sono in 14esima posizione. I padroni di casa sbloccano la partita dopo quattro minuti. Bel lancio di Cristante per Soulé, che avanza sulla destra, si accentra e davanti alla porta, inventa un tocco morbido a scavalcare il portiere in uscita, mettendo il pallone davanti alla linea di porta. Shomurodov in scivolata è il più veloce ad arrivarci vincendo il duello con Ghilardi e Coppola. Al 12' giallo per Bernede che stende Baldanzi che si era già liberato della palla. Al quarto d'ora ancora Soulé pericoloso sulla destra: punta Bradaric, rientra sul sinistro e cerca il tiro in porta provando a sorprendere sul primo palo Montipò, che respinge in angolo. Alla mezz'ora ci prova il Verona con Mosquera che fa partire un tiro dalla distanza: la conclusione è troppo centrale e non crea problemi a Svilar. Al 36' cross di Tchatchouna, Mosquera ci arriva di testa ma colpisce Celik. Poco dopo anche Valentini ci prova di testa, ma non inquadra la porta. Al 4' della ripresa Tchatchoua a destra attende l'arrivo di Bernede e poi lo serve, al limite dell'area in posizione centrale, tiro debole, Svilar para senza problemi. Al 7' Mosquera vince un corpo a corpo con Mancini a metà campo, andandosene via di forza nonostante il tentativo di fallo del difensore giallorosso, giunto al limite dell'area cerca il destro a giro, Svilar si allunga e mette in angolo. Al 12' ammonizione per Valentini per un fallo di mano e subito dopo Zanetti inserisce Serdar e Suslov al posto di Dawidowicz e Bernede, passando al 3-4-2-1. Al 18' cambia anche Ranieri con Pisilli al posto di Baldanzi. Al 25' scocca l'ora di Dovbyk che entra per Saelemaekers. Alla mezz'ora gialloblù pericolosi con Bradaric che da sinistra mette in mezzo un pallone tagliato, tra portiere e difesa, su cui però non arriva nessuno per la deviazione vincente. Al 32' finisce la partita di Mosquera, entra al suo posto Niasse. Al 35' Zanetti esaurisce i cambi con Livramento e Frese in campo per Valentini e Duda. Al 37' Ranieri toglie Soulé e Shomurodov, tra gli applausi dell'Olimpico, al loro posto Rensch ed El Shaarawy. Cambi finiti anche per i giallorossi. Nei minuti finali il Verona alza il baricentro ma la Roma pur con qualche affanno riesce a portare a casa la vittoria.
(Adnkronos) - Valorizzazione del patrimonio costruito. Questo il tema centrale dei lavori della seconda Giornata nazionale dell’Ingegneria Economica, evento organizzato dal Consiglio nazionale degli ingegneri con Ance che ha visto come focus principale lo sviluppo del Partenariato pubblico privato. Le sessioni di lavoro sono state precedute dalla presentazione, da parte della consigliera del Cni Ippolita Chiarolini, di una indagine realizzata dal Centro studi Cni sulla presenza degli ingegneri nei ruoli apicali. Gli ingegneri italiani inquadrati con un ruolo di dirigente o di quadro direttivo/apicale sono l’87% uomini, il 13% donne. Appartengono per il 40,4% alla fascia di età 46-55 anni, per il 30,7% alla fascia 56-65. Il 61,2% di loro assume il ruolo di direttore tecnico, il 21,6% quello di direttore generale, il 16,1% dirige le attività di ricerca, sviluppo e progettazione. Significativo il fatto che il 10,5% di questi ingegneri dirige la pianificazione strategica. Per quanto riguarda la distribuzione geografica, il 27% degli ingegneri manager è attivo nel Nord-Ovest, il 26,2% nel Sud e nelle isole, il 24 nel Centro, il 22,2% nel Nord-Est, 0,6% all’estero. Le regioni leader sono la Lombardia e il Lazio, con rispettivamente il 16,7% e il 12,4% del totale degli ingegneri manager. Relativamente ai singoli settori, il 28,8% è rappresentato da ingegneri civili, il 15% da ingegneri meccanici, il 10,7% da ingegneri elettronici. Il 98,7% di loro è iscritto all’Albo: il 51,6% nella sezione civile-ambientale, il 37,2% nella sezione ingegneria industriale, l’11,1% nella sezione ingegneria dell’informazione. Interessante notare le motivazioni che spingono questi ingegneri manager ad iscriversi all’Albo: il 38,2% lo fa perché l’iscrizione è necessaria per l’esercizio dell’attività lavorativa, il 35,6% per mantenere il titolo di “ingegnere”, il 32,9% per senso di appartenenza alla categoria. “Gli ingegneri che hanno risposto al sondaggio - ha affermato Ippolita Chiarolini, consigliera del Cni, commentando questi dati - mostrano di avere in grande considerazione l’Albo e l’Ordine professionale ma chiedono ad esso un forte supporto in termini di formazione dedicata, soprattutto per tutti quei settori diversi da quello civile, con particolare riferimento a quelli emergenti. Interessante rilevare che il 10% degli intervistati ricoprono ruoli nella pianificazione strategica”. I lavori, moderati dalla stessa Chiarolini e da Remo Chiodi, componente del gruppo tematico PPP del Cni, hanno quindi affrontato l’argomento del giorno: la valorizzazione del patrimonio del costruito nel nostro paese in relazione ai bisogni emergenti. Stefano Betti (vice presidente di Ance) ha dichiarato: “Serve una normativa adeguata alle trasformazioni delle città, dove nel 2050 vivrà il 75% della popolazione. Riscriviamo regole urbanistiche e edilizie obsolete per garantire un dialogo trasparente tra operatori, cittadini e pubblica amministrazione”. Gabriele Buia (presidente Unione Parmense degli Industriali) ha definito uno degli scopi del Ppp. “L’obiettivo - ha detto - deve essere quello di dare una casa agli italiani. Occorrono iniziative di housing sociale e studentati attraverso operazioni immobiliari con garanzia dello stato, risolvendo così molte criticità e tensioni sociali. Naturalmente è fondamentale la sostenibilità degli investimenti che è realizzabile anche attraverso accordi operativi”. Sono intervenuti anche Guglielmo Calabresi (responsabile Fondo Sviluppo Cdp real asset SGR) che ha illustrato il caso di Manifattura Tabacchi di Firenze e Isabella Di Marsico (Agenzia del demanio) che ha parlato del caso di Tor Vergata. Nella seconda sessione è stato approfondito il ruolo dell’Intelligenza Artificiale, attraverso il racconto e testimonianze relativi a casi concreti, con messa in evidenza dei punti di forza e quelli di debolezza. Hanno partecipato a questo confronto Valter Quercioli (presidente Federmanager), Francesco Visconti (head of Ai solutions Mangrovia), Paola Russillo (dirigente Ministero della Giustizia - direttore tecnologie e pmi Italy Cic board member), Giovanni Gambaro (Rina global executive ai technology strategy director) e Cinzia Pica (head of Rina consulting digital transformation). A Massimo Angelo Deldossi (vice presidente Ance) sono state affidate le conclusioni dei lavori: “Quest’iniziativa ha consentito di rafforzare il legame tra due mondi, quello finanziario e quello tecnico. Uniti per garantire sostenibilità e sicurezza dei progetti e utilizzare al meglio le opportunità della digitalizzazione e dell’intelligenza artificiale, valorizzando le competenze della filiera”.
(Adnkronos) - Gruppo Cap, la green utility che gestisce il servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, aderisce al Green Energy Day 2025, la giornata nazionale dedicata alla transizione energetica, alle rinnovabili e all’efficienza energetica, organizzata dal Coordinamento Free e promossa da Legambiente, con l’obiettivo di offrire ai cittadini l'opportunità di scoprire da vicino come i rifiuti si trasformano in risorse per il territorio. Sabato 12 aprile, dalle 10:30 alle 12, sarà possibile visitare l’impianto di Bresso-Niguarda, un esempio concreto di economia circolare dove i fanghi di depurazione delle acque reflue vengono trasformati in biometano, un combustibile rinnovabile e sostenibile. Durante la visita guidata, articolata in due turni da 45 minuti ciascuno, i partecipanti potranno scoprire le attività legate alla depurazione delle acque e il processo di digestione anaerobica, attraverso il quale i fanghi vengono stabilizzati e trasformati in biogas. Quest’ultimo, ricco di metano, viene successivamente purificato fino a diventare biometano, pronto per essere immesso nella rete come energia pulita. L’impianto di Bresso-Niguarda rappresenta un hub avanzato nella produzione di energia rinnovabile, con una capacità di upgrading potenziata nel 2024 a 155 Sm3/ora di biometano prodotto. Il sito è stato il primo depuratore in Italia connesso alla rete nazionale con immissione di biometano prodotto da fanghi di depurazione, e dal 2019 a oggi sono stati prodotti circa 2,8 milioni di mc di biometano. La partecipazione alla visita è gratuita ma soggetta a prenotazione obbligatoria entro mercoledì 9 aprile, scrivendo all’indirizzo simone.gal@gruppocap.it.