(Adnkronos) - 4 luglio 2026. È questo il giorno scelto da Ultimo, il cantautore romano dei record, per il suo attesissimo mega raduno a Tor Vergata. Un appuntamento che si preannuncia uno dei momenti storici della sua carriera, e della musica italiana in generale, che prima di lui hanno fatto solo Ligabue e Vasco Rossi. L’attesa cresce e i biglietti saranno disponibili a partire da oggi, martedì 15 luglio, alle ore 14.00. Dal palco del suo decimo Stadio Olimpico, un traguardo che è già storia, Ultimo ha lanciato la sua sfida più ambiziosa, svelando quello che lui stesso ha definito “l'annuncio più importante della mia carriera”. Il 4 luglio 2026, il cantautore romano chiamerà a raccolta il suo popolo per un evento che si preannuncia epocale: un maxi raduno nell'immensa area della Vela di Calatrava a Tor Vergata, progettato per ospitare centinaia di migliaia di persone. I biglietti saranno disponibili sul sito di Ticketone da oggi 15 luglio alle 14.00. Il settori sono 6 in tutto e si chiamano come gli album di Ultimo: Pit 1 Pianeti, Pit 2 Peter Pan, Pit 3 Colpa delle favole, Pit 4 Solo, Pit 5 Alba e Pit 6 Altrove. La scelta della data e del luogo è una doppia dichiarazione d'intenti che lega passato, presente e futuro. Il 4 luglio non è un giorno qualunque per Niccolò Moriconi e per la sua ‘Generazione Ultimo’. Bisogna riavvolgere il nastro al 4 luglio 2019. Quella sera, un giovanissimo Ultimo calcava per la prima volta il palco dello Stadio Olimpico di Roma, realizzando un sogno davanti a oltre 63.000 persone. Una consacrazione sancita dalla presenza di due icone come Antonello Venditti e Fabrizio Moro, saliti sul palco per duettare con lui. Fu proprio durante quel concerto che l'artista presentò per la prima volta l'inedito ‘Poesia per Roma’, una dichiarazione d'amore alla sua città natale. Sette anni dopo, quella data-simbolo torna per segnare un nuovo, ambizioso traguardo. Dal primo Olimpico al mega-raduno di Tor Vergata, il 4 luglio diventa così il giorno ufficiale per celebrare il legame indissolubile tra Ultimo, Roma e il suo pubblico. Se la data è un simbolo, il luogo è una scommessa che lo proietta direttamente nella storia. Con questo evento, Ultimo è infatti il primo artista ad annunciare un live nella monumentale area della Vela di Calatrava. L'imponente struttura, ideata per i Mondiali di nuoto del 2009 e per anni simbolo di abbandono, è stata recentemente inaugurata dopo un'imponente riqualificazione da 80 milioni di euro. Trasformare quella che era una cattedrale nel deserto in un palco per centinaia di migliaia di persone non è solo un record, ma un gesto di rinascita. Unendo un giorno iconico a un luogo che rinasce, Ultimo non annuncia solo un concerto, ma un evento che si candida a diventare un pezzo della musica italiana.
(Adnkronos) - Nel corso del 2024 il numero medio mensile di persone che lavora tramite agenzia è pari a 485mila, contro i 499mila del 2023, con un calo tendenziale annuo del 2,8%, dovuto principalmente alla diminuzione degli occupati a tempo determinato (-5,8%). Gli occupati a tempo indeterminato sono cresciuti invece del 4,9%. Sono alcuni dei dati resi noti oggi da Assolavoro. Il monte retributivo ha registrato invece una crescita non marginale con un +2,2%, a conferma di una ricomposizione della forza lavoro tramite agenzia verso un maggiore utilizzo di profili e professionalità più qualificate con livelli retributivi medi più elevati. Questa dinamica appare accentuata nella componente a tempo indeterminato, il cui monte retributivo è cresciuto molto più del numero degli occupati (+9% contro il +4,9%). Sono circa 1 milione le persone che nel 2024 hanno avuto almeno un contratto di lavoro in somministrazione. L'incidenza del lavoro in somministrazione sull'occupazione dipendente nel 2024 è pari al 2,6%. Nel 2024, a fronte di un calo su base annua della componente a termine, continua a crescere la componente della somministrazione a tempo indeterminato nel corso dell’intero anno raggiungendo a dicembre il massimo picco storico di addetti con 152mila occupati, con un +5,9% rispetto al valore dello stesso mese del 2023. Anche il dato medio mensile, pari a 147mila lavoratori in somministrazione a tempo indeterminato, segna nel 2024 un incremento del 4,9% rispetto al dato medio del 2023 (140mila addetti). La componente a tempo indeterminato della somministrazione rappresenta un asset sempre più strategico per le agenzie per il lavoro nell’accompagnamento della domanda delle imprese con una offerta mirata, specializzata e continua, in un contesto di crescente shortage della forza lavoro disponibile e soprattutto di quella tecnica e più qualificata. Se si confrontano gli assunti a tempo indeterminato (o confluiti nel tempo indeterminato a seguito di trasformazioni) tra il 2010 e il 2020 in via diretta dalle aziende (esclusa la Pa) con quelli assunti a tempo indeterminato dalle agenzie, i primi superano un anno e mezzo di durata (547 giorni) nel 56,9% dei casi, mentre nel caso dei secondi la percentuale sale fino a raggiungere il 70,3%. Fatto 100 il numero dei lavoratori in somministrazione a tempo indeterminato, 85 superano la durata di un anno. Dei restanti che cessano prima dei 12 mesi, 10 rientrano entro 90 giorni sempre con un rapporto a tempo indeterminato, 4 rientrano con un contratto a termine, e solo 1 non trova occupazione o esce dal mercato. La somministrazione rappresenta un'ottima soluzione per le imprese di tutti i settori. Circa il 52% dei lavoratori in somministrazione è impiegato nei servizi, ma si ha anche una forte concentrazione nell'industria. Nella somministrazione sono impiegati profili a elevata qualifica, a media qualifica, tecnici e operai specializzati. Il 61,5% dei lavoratori in somministrazione a tempo determinato entro 30 giorni dalla scadenza del contratto ha una nuova opportunità lavorativa, rispetto ai lavoratori con un contratto a termine non in somministrazione le cui possibilità si arrestano al 43,1%. Anche dopo 90 giorni le possibilità sono maggiori: il 74,9% dei lavoratori in somministrazione con un contratto a termine scaduto o cessato stipula un nuovo contratto. Nel caso di lavoratori con un contratto a termine non in somministrazione le possibilità si arrestano a poco più della metà (58,1%
(Adnkronos) - L’88% degli italiani ritiene importante integrare fonti rinnovabili nei propri sistemi di riscaldamento domestico. Un dato che conferma la crescente attenzione verso tecnologie capaci di coniugare rispetto ambientale, risparmio e comfort abitativo. Sono i dati della recente indagine Bva Doxa per Ariston, condotta su un campione rappresentativo di cittadini italiani tra i 25 e i 64 anni; analizzando le percezioni e le preferenze degli italiani riguardo agli impianti di riscaldamento. Secondo lo studio, in particolare, il 58% degli intervistati individua nelle pompe di calore e nei sistemi ibridi le soluzioni ideali, in sostituzione delle caldaie tradizionali, mentre il 68% identifica l’efficienza energetica come il criterio principale nella scelta di un nuovo impianto. Ulteriormente, il 37% si orienta verso i sistemi ibridi, apprezzandone la versatilità, mentre un aggiuntivo 21% predilige pompe di calore autonome. Scelte che dimostrano come il tema della sostenibilità sia ormai radicato nella nostra quotidianità, anche grazie a una forte fiducia nella tecnologia: l’86% reputa questi impianti affidabili, e il 77% è convinto che garantiscano un comfort superiore rispetto ai sistemi convenzionali. Ma l’interesse non si ferma al solo aspetto ambientale. L’innovazione è sempre più vista come un’opportunità di valorizzazione economica del proprio immobile: l’85% del campione riconosce che l’adozione di un impianto innovativo può accrescere il valore della casa. Un investimento consapevole, dunque, che riflette una nuova sensibilità verso l’efficienza energetica come leva concreta di risparmio e miglioramento della qualità della vita. Tuttavia, permangono alcune barriere: il costo iniziale elevato è percepito come ostacolo dal 66% degli italiani, seguito dalla difficoltà di installazione (32%) e dalla scarsa conoscenza degli incentivi disponibili (30%).