INFORMAZIONIIren spa Energia, Acqua e Ambiente Ruolo: Responsabile Immagine e Nuovi Media Area: Communication Management Marialinda Brizzolara |
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(Adnkronos) - Prima la lite, poi la sparatoria. L'uomo di 71 anni che ieri sera ha ucciso la cognata 44enne, e ferito la figlia 28enne di quest’ultima, sarebbe stato infastidito dalla musica ad alto volume alla festa nel cortile di una abitazione in una zona rurale di Marotta, in provincia di Pesaro-Urbino. L'uomo è stato arrestato dai carabinieri che indagano sul caso. Le vittime si stavano intrattenendo ieri sera nel cortile della loro abitazione insieme ad altre donne con i rispettivi figli - tra i 5 e i 6 anni - che frequentano la stessa scuola materna. Il 71enne, che dimora in una roulotte all’interno dello stesso cortile, ha avuto un alterco con le donne, verosimilmente causato dalla musica ad alto volume. Dopodiché l’uomo è rientrato nella sua dimora per poi tornare nel cortile con un'arma in mano sparando verso la 44enne e la 28enne. Quest'ultima è riuscita ad entrare in casa e a chiedere aiuto ad un vicino. Nel frattempo tutti gli altri presenti hanno abbandonato il luogo per trovare riparo, portando al seguito i loro bambini. La donna ferita è stata poi soccorsa dal personale sanitario e trasportata presso l’ospedale Torrette di Ancona, dove è stata ricoverata. Il 71enne, dopo i fatti, si è nascosto in una baracca prospiciente la sua roulotte; proprio lì è stato trovato dai carabinieri intervenuti, che hanno cercato di instaurare un dialogo, visti gli intenti suicidi manifestati. Dopo una lunga trattativa intrapresa dai comandanti della Stazione di Marotta e della Compagnia di Fano, l’uomo si è calmato. A quel punto in un momento di sua distrazione, i militari sono riusciti a bloccarlo, mentre aveva ancora la pistola in mano, anche con l’uso del teaser. Al 71enne, interrogato dal pubblico ministero di turno giunto sul luogo della tragedia, è stata contestata l’ipotesi di reato di omicidio e tentato omicidio aggravati. Dichiarato in arresto, è stato trasferito presso la casa circondariale di Pesaro, a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Nei prossimi giorni dovrà comparire dinanzi al Gip, presso il Tribunale di Pesaro, per la prevista udienza di convalida dell’arresto, richiesta dalla Procura. L’arma utilizzata per commettere il delitto, una pistola semiautomatica regolarmente detenuta, è stata sequestrata insieme al munizionamento e ad alcuni bossoli esplosi rinvenuti nel corso del sopralluogo dei carabinieri. Sono in corso accertamenti per stabilire l’esistenza di eventuali altre motivazioni alla base del delitto.
(Adnkronos) - Il lavoro irregolare è un fenomeno allarmante che coinvolge in Italia un numero enorme di persone: 2,5 milioni di lavoratori non regolari nel 2022 (pari al 9,7% degli occupati). In termini di unità di lavoro (Ula o Full time equivalent) si tratta invece di quasi 3 milioni di unità nel 2022 con un tasso di irregolarità, calcolato come incidenza percentuale delle Ula non regolari sul totale, pari al 12,5% (sceso dal 12,9% del 2021). Il lavoro sommerso e irregolare è oggi sempre più concentrato nei servizi non solo rispetto all’incidenza sulle unità di lavoro di ciascun settore, ma anche in termini di volume di occupazione irregolare. Il 79,5% del lavoro nero o irregolare nel 2022 è infatti concentrato nei servizi. Sono alcuni dei dati diffusi oggi da Assolavoro. In questo scenario, i fenomeni di carattere interpositorio rappresentano la seconda patologia che l'Inl riscontra tra le violazioni più rilevanti nel mercato del lavoro. Nonostante le modifiche normative intervenute negli anni, infatti, è la seconda tipologia di illecito più importante dopo i fenomeni di lavoro nero che impegna le attività dell’Ispettorato nazionale del lavoro. In un anno vengono 'scovati' 100-110mila lavoratori in nero; la somministrazione illecita arriva a 80mila. In questo scenario le agenzie per il lavoro giocano un ruolo importante come baluardo contro il lavoro irregolare, stante la correlazione tra tasso di legalità e tasso di penetrazione del lavoro tramite agenzia: la somministrazione di lavoro è infatti maggiormente presente nei territori con tassi di irregolarità inferiori. Al crescere del tasso di irregolarità del mercato del lavoro regionale (es. Calabria, Campania, Sicilia) si registrano livelli inferiori di ricorso allo strumento della somministrazione di lavoro; considerazione opposta vale per quelle regioni dove l’irregolarità risulta più contenuta (Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Friuli-Venezia Giulia) e che si configurano come aree del Paese in cui le agenzie per il lavoro operano maggiormente.
(Adnkronos) - “Noi, come Comuni, siamo stati i primi a mettere a terra le potenzialità del Pnrr. Abbiamo realizzato nuove infrastrutture, molte di queste opere sono in corso ma siamo stati tra i primi ad aver rispettato le tempistiche e gli obiettivi del Pnrr”. Lo ha detto Vito Parisi, vicepresidente Anci (Associazione nazionale Comuni italiani) con delega al trasporto pubblico locale a alla mobilità sostenibile, partecipando alla presentazione della terza edizione di ‘Eco Festival della mobilità sostenibile e delle città intelligenti’, che Anci patrocina, in programma il 16 e 17 settembre 2025 nel Centro Congressi di Piazza di Spagna a Roma. “Ora bisogna parlare di governance, perché c’è l’infrastruttura, ma ci serve un processo di pianificazione seria, che vada oltre i Pums, i Piani urbani di mobilità sostenibile di cui si sono dotati diversi Comuni. Servono delle agenzie di trasporto - aggiunge - con dei manager che gestiscono il trasporto pubblico, e questo deve avvenire in sede locale e pubblica, come quella dei Comuni. Mi auguro che questo fondo venga rimpinguato, perché le risorse non sono soddisfacenti, e che ci sia un ripensamento”. Le agenzie di trasporto dei medi e piccoli Comuni, rispetto a quelli metropolitani, sembrano aver già individuato modelli virtuosi che, spiega Parisi, potrebbero essere applicati anche alle grandi città: “Mi auguro che quanto prima ci sia una condivisione dei dati al riguardo. Purtroppo, oggi la domanda di trasporto pubblico è basata su un dato storico e non si tiene conto delle evoluzioni che ci sono state, di quello che accade all’interno delle stazioni ferroviarie o con lo sharing dell’automobile piuttosto che delle biciclette. È un sistema che si sta evolvendo, però è importante che la sua governance ritorni in una sede pubblica. L’auspicio è che tutto ciò diventi molto concreto, perché date le tendenze ormai prossime, come la guida autonoma e l’intelligenza artificiale, noi non possiamo subire un processo che rischia di essere nelle mani del privato”.