INFORMAZIONIMarco Sartori |
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(Adnkronos) - "Di tanto in tanto ho un bisogno disperato di venire a prendere da voi un po' di energia ed entusiasmo e di ricordarmi perché sto facendo la vita che faccio. Sono orgogliosa di essere qui per sostenere Francesco Acquaroli, con il centrodestra. E sono orgogliosa del lavoro fatto in questi anni". Così la premier Giorgia Meloni, dal palco del comizio del centrodestra ad Ancona a sostegno di Francesco Acquaroli per le regionali nelle Marche. "Non era scontato che dopo 3 anni di governo ci fosse ancora più gente: significa che gli italiani vedono che ce la stiamo mettendo tutta, che le loro aspettative non sono state deluse", scandisce Meloni. Con questo governo l'Italia è diventata "una Nazione capace di essere un punto di riferimento per l'Europa e l'Occidente. Noi siamo fieri di quello che siamo". "La credibilità non è semplicemente un fatto di orgoglio, diventa tante cose, diventa per esempio capacità di attrarre investimenti. In tre anni noi abbiamo stretto accordi che porteranno o stanno portando in Italia circa 80 miliardi di euro di investimenti esteri. È come se avessimo fatto ogni anno un'altra legge finanziaria, grazie alla stabilità" del Paese. Così la premier Giorgia Meloni, dal palco del comizio del centrodestra ad Ancona a sostegno di Francesco Acquaroli per le regionali nelle Marche. "La nostra è una alleanza solida, fondata su una visione comune. A chi si affanna a scrivere tutti i giorni che la maggioranza è divisa, che litighiamo... dico: fatevene una ragione: stiamo insieme da 30 anni e continueremo a stare insieme, continueremo a stare al governo". Così la premier Giorgia Meloni, dal palco del comizio del centrodestra ad Ancona a sostegno di Francesco Acquaroli per le regionali nelle Marche. "Ho sentito Conte dire qualche giorno fa 'noi non siamo alleati del Pd, noi abbiamo un progetto che è mandare a casa la Meloni'. Il conte Mascetti sarebbe stato fiero di Conte... Ma che progetto è mandare a casa la Meloni? Io governo per gli italiani, non contro gli altri". Così la premier Giorgia Meloni, dal palco del comizio del centrodestra ad Ancona a sostegno di Francesco Acquaroli per le regionali nelle Marche. Quindi la premier torna a sollevare il tema dell'odio in politica. "Nessuno in Italia è oggetto di un discorso di odio come la sottoscritta". Così Giorgia Meloni, dal palco del comizio del centrodestra ad Ancona in vista delle regionali nelle Marche. La premier e leader di Fratelli d'Italia ha poi richiamato il caso del consigliere comunale dem che si era rivolto alla capogruppo di Fdi dicendo: "Vi abbiamo già appesi a testa in giù una volta". Meloni ha puntato il dito contro il "business dell'odio": "Calmiamoci. Riportiamo il dibattito dove deve stare", l'appello della presidente del Consiglio. In Italia "c'è chi fa odio per business", denuncia dal palco di Ancona la premier e leader di Fdi Giorgia Meloni. "Ogni giorno - rimarca Meloni - leggo post sui social carichi di accuse e ingiurie contro di me e contro il governo, quasi sempre accompagnati dall'invito a comprare un libro, un biglietto per uno spettacolo teatrale... Le lezioni di morale da questa gente qua non me le faccio fare". "E veniamo a un'altra previsione sbagliata della sinistra: che non avremmo mai avuto il coraggio di fare la riforma della giustizia. Noi la porteremo a casa entro la fine della legislatura, se voi la confermerete con il referendum, perché è necessaria". "Tra gli impegni che abbiamo preso con i cittadini c'è anche quello di liberare la magistratura da quella degenerazione correntizia, che per anni ha fatto sì che in alcuni casi le scelte venissero fatte non tanto in base al merito quanto in base all'appartenenza, alla fedeltà alla corrente". ''Le Marche sono tornate a farsi valere. Possiamo sempre fare meglio e lo faremo, ovviamente se voi deciderete di confermarci il vostro sostegno... . Quando ho chiesto ad alcuni 'Insomma, come va nelle Marche Acquaroli? Qualcuno mi ha risposto 'eh, non è bravo nella comunicazione...'. Guardate questo mi fa sorridere. Fidatevi sempre di più di un politico che fa più di quanto parli e fidatevi sempre meno di un politico che parla più di quanto fa. Sempre, sempre! Chi lavora tanto, a volte si dimentica di spiegarlo bene, delle volte accade anche a me...''.
(Adnkronos) - "Purtroppo, gli incidenti sul lavoro continuano ad aumentare: un dato, questo, certificato anche dall'Inail. E bisogna ragionare su cosa fare; serve una cultura della prevenzione ed è proprio questo che si propone Safety Expo 2025-Prevenzione incendi". Lo dice, all'Adnkronos/Labitalia, Daniele Marmigi, direttore tecnico dell'Istituto Informa e di Safety Expo 2025-Prevenzione incendi, l’evento di riferimento in Italia per la prevenzione e la sicurezza antincendio in corso alla Fiera di Bergamo. Con circa 100 eventi tra convegni tecnici, laboratori pratici, seminari aziendali e corsi di formazione, più di 160 espositori e un’area espositiva di oltre 10.000 mq, Safety Expo 2025 offre un programma ricco e articolato. "Ora - sostiene - a livello nazionale si pensa a un decreto di emergenza ma dovremmo cominciare a lavorare per creare una fase strutturata e organica per contrastare il fenomeno degli infortuni. E il motivo per cui la fiera coinvolge diverse figure tra vigili del fuoco ed esperti del settore, è proprio questo, creando così momenti di confronto. Fondamentale - sottolinea - è l'operato dei vigili del fuoco, che ricoprono un ruolo importante anche nella prevenzione degli incidenti. E noi dobbiamo sempre ricordare di lavorare in un'ottica di prevenzione, che è l'unica arma che abbiamo per dire basta agli incidenti sul lavoro". "Safety Expo - aggiunge - è un'opportunità concreta per rafforzare la cultura della sicurezza attraverso soluzioni tecnologiche innovative e il dialogo tra istituzioni, tecnici e imprese su un tema oggi più che mai urgente, offrendo contributi concreti sulla semplificazione dei procedimenti e su alcune criticità normative che necessitano di essere rese più accessibili ai professionisti del settore, spesso alle prese con regole complesse e frammentarie".
(Adnkronos) - “Questo progetto nasce da una visione lungimirante di Luiss dieci anni fa e oggi entra in una nuova fase, con tecnologia avanzata a bordo delle auto elettriche e continuità nell’impegno per la sostenibilità. Gli studenti del 2025 sono sensibili ai temi ambientali e digitali e noi vogliamo tenerli vicino al flusso delle innovazioni della nostra società, offrendo loro strumenti concreti come auto elettriche, navette interne, supporto medico e sistemi intelligenti di gestione dei rifiuti, alimentando tutto con energia al 100% rinnovabile". Così Rita Carisano, direttore generale Luiss, in occasione del lancio del nuovo servizio di mobilità elettrica con Acea e Renault rivolto a studenti e docenti, presso il Campus Luiss di viale Romania. "Molte delle iniziative nascono anche dai suggerimenti degli studenti, che contribuiscono a rendere la vita universitaria più sostenibile e innovativa”, spiega. Il progetto include colonnine di ricarica alimentate da energia rinnovabile, sistemi digitali per la gestione della flotta e iniziative di sostenibilità ambientale e sociale, rafforzando il ruolo dell’Università come laboratorio di innovazione e attenzione ai giovani utenti.