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(Adnkronos) - Laerte Pappalardo è tornato a parlare di un periodo molto complicato della sua vita, quando dopo la partecipazione all'Isola dei famosi era entrato nel tunnel dell'anoressia. Ospite a La volta buona, il figlio di Adriano Pappalardo ha detto: "Da ipocondriaco uscito dall'Isola ero terrorizzato, e il dottore mi disse ‘non è che tu adesso esci e mangi? Vai piano perché la peristalsi è molto alta’. Io prima dell’Isola pesavo 71 kg, dopo ero arrivato a 54 kg uscito da lì. Quindi sì, ho perso tanto peso", ha spiegato ammettendo che quel corpo iniziava a piacergli. Il volto televisivo ha ammesso di aver smesso di mangiare: "Non ho mangiato più per due anni. Mangiavo una scatoletta di tonno e una mela al giorno per due anni. Stavo a 270 calorie al giorno", ha raccontato. "Andavo al supermercato e controllavo i grassi di tutto, ero completamente in un loop infernale. Quando la gente diceva ‘Ti trovo meglio’, dentro di me io stavo male". Laerte è arrivato a pesare 51 chili: "Dopodiché c’è stato un ricovero immediato perché mi è scoppiata un’ascite improvvisa all’addome, del liquido che è fuoriuscito da dentro l’intestino per la magrezza. Perché non solo diventi magro, ma fai tanto sport per bruciare tutto ciò che ingerisci. È una cosa mentale brutta, grave. Ci ho messo cinque anni a uscirne".
(Adnkronos) - "La distribuzione moderna non è semplicemente un canale commerciale: è un attore strategico che connette imprese e cittadini, tra scelte produttive e di consumo. Le aziende della distribuzione possono dare un contributo molto importante di conoscenza, esperienza e capacità stimolando i propri fornitori verso scelte sostenibili e dall’altro favorendo adeguate abitudini di consumo. Negli ultimi anni, il settore ha dimostrato una crescente capacità di generare esternalità positive lungo tutta la filiera agroalimentare, assumendo un ruolo centrale nella transizione verso una sostenibilità che non è solo ambientale, ma anche economica e sociale". Così Carlo Alberto Buttarelli, presidente di Federdistribuzione, nel suo intervento alla tavola rotonda dedicata al 'Ruolo della sostenibilità nei rapporti di filiere integrate', a Ecomondo. In particolare, Buttarelli spiega che "per 'certificare' la sensibilità del settore sui temi di transizione ecologica e sostenibilità, Federdistribuzione è stata la prima associazione in Italia a redigere un bilancio di sostenibilità" e ricorda il ruolo della distribuzione moderna come "pilastro della valorizzazione delle produzioni nazionali". Sul fronte della sostenibilità sociale, poi, "la distribuzione si impegna attivamente nella difesa dei diritti umani lungo tutta la filiera, promuovendo codici etici condivisi con i fornitori e contrastando fenomeni come il caporalato e il lavoro minorile" Secondo Buttarelli, "per trasformare la sostenibilità da elemento di immagine a leva di cambiamento reale, è necessario costruire un dialogo condiviso tra distribuzione, industria, agricoltura e istituzioni. Questo significa definire obiettivi comuni e metriche interoperabili, capaci di misurare gli impatti ambientali, sociali ed economici in modo trasparente e comparabile. La distribuzione può svolgere un ruolo di facilitatore, attivando progetti di filiera su temi strategici come la logistica decarbonizzata, il packaging circolare, la rigenerazione urbana e la valorizzazione delle produzioni locali. Questi progetti devono essere co-progettati, superando la logica del mero rapporto commerciale e promuovendo una vera alleanza industriale".
(Adnkronos) - “Il pannello ecologico è un pannello di legno realizzato al 100% utilizzando rifiuto legnoso: siamo stati i primi al mondo a inventare questa tecnologia e oggi tutta la nostra produzione si basa esclusivamente sullo scarto di legno”. Lo ha dichiarato Stefano Saviola, consigliere delegato del Gruppo Saviola, a Ecomondo di Rimini, presentando l’evoluzione di un modello industriale diventato simbolo di economia circolare applicata. “Produciamo oltre 1,1 milioni di metri cubi in Italia - ha spiegato - e stiamo convertendo completamente anche lo stabilimento in Germania. L’Italia è oggi il principale produttore di pannelli da rifiuto legnoso al mondo, grazie a un’innovazione che è sostenibile ma anche esteticamente di grande valore". Saviola ha sottolineato che “la sensibilità verso la sostenibilità è fortemente cresciuta, non solo tra i giovani ma anche nel mondo industriale. In un continente povero di materie prime, la capacità di implementare nuove tecnologie è la chiave per una transizione concreta: oggi le scelte sostenibili e responsabili sono davvero possibili”.