INFORMAZIONICLAAI - Confederazione Libere Ass. Artigiane Italiane e Unione Artigiani Prov. di Milano Ordini e Associazioni Ruolo: Segretario Generale Area: Top Management Marco Accornero |
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(Adnkronos) - Dan Brown torna in libreria con 'The Secret of Secrets', in uscita in Italia per Rizzoli con il titolo 'L'ultimo segreto'. Il nuovo romanzo - definito dallo stesso autore statunitense come "il più ambizioso della mia carriera" – arriverà sugli scaffali il 9 settembre in contemporanea in 17 Paesi, segnando il ritorno del celebre professore di simbologia Robert Langdon, protagonista del bestseller internazionale 'Il Codice Da Vinci'. Ambientato inizialmente a Praga, città dal fascino arcano e cuore pulsante dell’esoterismo mitteleuropeo, il romanzo si apre con un evento tanto inaspettato quanto inquietante: un'esperienza extracorporea vissuta dalla neuroscienziata Brigita Gessner, sospesa tra la vita e la morte sopra i tetti innevati della capitale ceca. "Devo essere morta", pensa la donna fluttuando senza corpo sopra il castello di Praga. Ma è davvero così? Il prologo - di cui la rivista "People" ha pubblicato un estratto in esclusiva - è un’immersione ipnotica in un momento di coscienza sospesa, dove il lettore, insieme alla protagonista, cerca di distinguere tra realtà, allucinazione e forse...l'aldilà. Gessner, vittima di una misteriosa aggressione, si ritrova prigioniera di una macchina che lei stessa ha progettato, torturata da un uomo mascherato di fango che l’accusa di aver tradito “lei” – una donna di cui inizialmente non conosciamo l’identità, ma che sembra essere al centro di una rivelazione sconvolgente. L'esperienza si trasforma in un viaggio tra scienza e spiritualità, tra neuroscienze e simbolismo antico, in perfetta coerenza con il canone browniano. Il cuore del romanzo, tuttavia, resta Robert Langdon. Dopo gli enigmi religiosi del Vaticano, le cospirazioni rinascimentali di Firenze e i misteri della massoneria americana, Langdon si trova ora coinvolto in un nuovo rompicapo che affonda le radici nei segreti più oscuri dell’anima umana. Una corsa contro il tempo che lo porterà da Praga a Londra e fino a New York, passando per archivi nascosti, manoscritti proibiti e tunnel sotterranei dove la scienza moderna incontra credenze millenarie. La trama ruota attorno alla sparizione della dottoressa Katherine Solomon (nome familiare per i lettori di "Il Simbolo Perduto"), in possesso di un manoscritto capace di cambiare per sempre la nostra comprensione della coscienza. Quando l’accademica svanisce dopo un omicidio avvenuto durante una conferenza scientifica, Langdon si ritrova immerso in un intrigo globale, tra cospirazioni, simboli occulti e rivelazioni destabilizzanti. "È di gran lunga il mio romanzo più ambizioso, con la trama più ricca che abbia mai scritto”, ha dichiarato Brown. “Ed è anche il più divertente. Scriverlo è stato un meraviglioso viaggio di ricerca e scoperte". Con oltre 250 milioni di copie vendute e traduzioni in 56 lingue, Brown si conferma una delle voci più autorevoli e influenti del thriller internazionale. Dopo un silenzio durato anni, "L'ultimo segreto" promette di offrire una lettura avvincente, densa di colpi di scena, enigmi da decifrare e riflessioni sulla condizione umana. Un romanzo che, sin dalle prime pagine, ci ricorda perché amiamo i libri di Dan Brown: perché ci fanno dubitare di ciò che crediamo di sapere, e ci spingono a cercare risposte dove meno ce le aspettiamo. (di Paolo Martini)
(Adnkronos) - Il film documentario Ferdinando Scianna - Il fotografo dell’ombra di Roberto Andò si aggiudica lo Special Award Premio Film Impresa promosso da Unindustria, premio collaterale dell’82esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia. La cerimonia di consegna si terrà giovedì 4 settembre, alle 17, presso la Sala Tropicana 2 dell’Hotel Excelsior del Lido di Venezia. Il riconoscimento è stato attribuito per “il patrimonio di immagini e la ricchezza del dialogo con i quali un autore del cinema contemporaneo, Roberto Andò, racconta vita, idee e talento di uno dei più importanti autori viventi di fotografia, Ferdinando Scianna. Dopo aver rivelato con la fotografia il cuore profondo della Sicilia, aver lavorato insieme a Cartier Bresson nella più famosa agenzia del mondo (la Magnum) e come fotoreporter per 'L'europeo', Scianna ha profondamente innovato la foto della moda e reso memorabile il racconto di un brand e della sua bellezza, dotando una specifica impresa di un'aura creativa unica e inconfondibile: dimostrazione che un occhio capace di scovare nel mondo immagini esemplari e rivelatrici, sa raccontare anche il mondo immaginario che nutre la passione degli imprenditori”. Prodotto da Bibi Film con Rai Cultura, il documentario (presentato fuori concorso alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia) accompagna lo spettatore lungo la carriera del fotografo siciliano: dalle prime immagini delle feste popolari in Sicilia, alle campagne di moda che hanno cambiato l’immaginario collettivo, fino alle collaborazioni con figure centrali della cultura come Leonardo Sciascia e Cartier-Bresson. "Con questo premio vogliamo sottolineare come il lavoro di Scianna dimostri che lo sguardo di un artista possa diventare anche racconto d’impresa, trasformando la creatività in memoria collettiva”, ha dichiarato Giampaolo Letta, presidente di Premio Film Impresa. “Il film di Andò riesce a restituire la forza narrativa della fotografia di Scianna e il suo ruolo unico nella cultura visiva contemporanea”, ha aggiunto Mario Sesti, direttore artistico. Alla cerimonia parteciperanno Roberto Andò, Ferdinando Scianna, Giampaolo Letta, Mario Sesti e Simona Anelli, General Manager di Premio Film Impresa. Conclusa la cerimonia di premiazione, lo sguardo di Pfi è già rivolto al futuro. Nel mese di luglio, infatti, è stato lanciato il bando di concorso per tutti coloro che vorranno partecipare alla quarta edizione che, come sempre, sarà dedicata ai film d’impresa (corti e cortissimi, di finzione e documentari, narrativi e sperimentali) che raccontano la vita delle aziende di oggi e di chi le vive dall’interno: la passione creativa dell’impresa, il rapporto con il territorio in cui si insediano, la responsabilità sociale, i valori e la storia della civiltà d’impresa, la sfida ambientale e i progetti di innovazione, il vissuto del lavoro, il valore delle persone che ne sono protagoniste. Le opere selezionate nelle tre diverse aree del Premio (Narrativa, Documentaria e Innovative Image & Sound) saranno premiate ancora una volta da una giuria d’onore. Anche nell’edizione 2026, infine, saranno assegnati premi speciali a personalità del mondo del cinema.
(Adnkronos) - In Italia è Sos incendi. Dal 1° gennaio al 18 luglio 2025 nella Penisola si sono verificati 653 incendi che hanno mandato in fumo 30.988 ettari di territorio pari a 43.400 campi da calcio. Una media di 3,3 incendi al giorno con una superficie media bruciata di 47,5 ettari. A scattare questa fotografia è Legambiente che ha diffuso nei giorni scorsi il suo nuovo report 'L’Italia in fumo'. Stando al report di Legambiente, che ha analizzato e rielaborato i dati Effis (European Forest Fire Information System), dei 30.988 ettari di territorio bruciati nei primi sette mesi del 2025, 18.115 hanno riguardato ettari naturali (ossia aree boscate); 12.733 hanno interessato aree agricole, 120 aree artificiali, 7 aree di altro tipo. Il Meridione si conferma l’area più colpita dagli incendi con sei regioni in cima alla classifica per ettari bruciati. Maglia nera alla Sicilia, con 16.938 ettari bruciati in 248 roghi. Seguita da Calabria, con 3.633 ettari in 178 eventi incendiari, Puglia con 3.622 ettari in 69 eventi, Basilicata con 2.121 ettari in soli 13 roghi (con la media ettari per incendio più alta: 163,15), Campania con 1.826 ettari in 77 eventi e la Sardegna con 1.465 ettari in 19 roghi. Tra le regioni del Centro e Nord Italia: ci sono il Lazio (settimo in classifica) con 696 ettari andati in fumo in 28 roghi e la Provincia di Bolzano (ottava in classifica) con 216 ettari in 3 roghi e la Lombardia. Per l’associazione ambientalista, "ad oggi il Paese paga non solo lo scotto dei troppi ritardi, ma anche l’acuirsi della crisi climatica che amplifica il rischio di incendi boschivi e l’assalto delle ecomafie e degli incendiari". Secondo l’ultimo Rapporto Ecomafia diffuso il 10 luglio scorso, nel 2024 sono stati 3.239 i reati (incendi boschivi e di vegetazione, dolosi, colposi e generici in Italia) contestati dalle forze dell’ordine, Carabinieri forestali e Corpi forestali regionali, un dato però in calo del 12,2% rispetto al 2023. “Per contrastare gli incendi boschivi - dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente - non basta concentrarsi sull’emergenza estiva o su singole cause, ma è fondamentale adottare un approccio integrato che integri prevenzione, rilevamento, monitoraggio e lotta attiva. Bisogna puntare sulla prevenzione attraverso una gestione territoriale efficace, che includa l’uso ecologicamente sostenibile delle risorse agro-silvo-pastorali. Ma è anche fondamentale promuovere e remunerare i servizi ecosistemici, sostenendo e rivitalizzando le comunità rurali nelle aree interne e montane affinché possano riappropriarsi di una funzione di presidio territoriale. Allo stesso tempo è importante applicare la normativa vigente per arginare qualsiasi ipotesi di speculazione futura sulle aree percorse dal fuoco, ed estendere le pene previste per il reato di incendio boschivo a qualsiasi rogo. È cruciale rafforzare le attività investigative per individuare i diversi interessi che spingono ad appiccare il fuoco, anche in modo reiterato. L’analisi approfondita dei luoghi colpiti e dei punti d’innesco accertati può costruire una mappa investigativa essenziale per risalire ai responsabili”. Da segnalare anche gli incendi scoppiati in aree naturali. Su 30.988 ettari di territorio bruciati, 6.260,99 hanno riguardo aree Natura 2000 in 198 eventi incendiari. A livello regionale, Puglia e Sicilia risultano le regioni più colpite da incendi in aree Natura 2000.