INFORMAZIONIMinistero del Lavoro e delle Politiche Sociali Istituzioni e Pubblica Amministrazione Centrale Ruolo: Consigliere Diplomatico Area: Top Management Manuel Jacoangeli |
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(Adnkronos) - Più sole, più caldo e poca pioggia. Ecco "l'estate settembrina", con bel tempo e temperature in aumento grazie alla 'dominazione' dell'Anticiclone sul Mediterraneo che porterà - anche se solo temporaneamente - un nuovo 'respiro africano' sull'Italia. Sono queste le previsioni meteo degli esperti per la giornata di oggi, giovedì 4 settembre, e per i giorni a venire. Lorenzo Tedici, meteorologo responsabile media de iLMeteo.it, conferma quindi una fase di alta pressione con tempo generalmente ottimo, salvo qualche locale insidia. Nelle prossime ore, l’anticiclone dominerà su buona parte del Mediterraneo, mentre tra Francia e Germania transiterà una perturbazione anche intensa. La coda di questa perturbazione causerà, nella seconda parte del giovedì, qualche temporale in Valle d’Aosta e sui settori alpini del Piemonte e della Lombardia. Il giorno dopo accenderà dell’instabilità diffusa su tutte le Alpi e anche su Prealpi centro-orientali e pianure adiacenti del Triveneto: queste saranno le uniche insidie di un periodo bello, soleggiato e gradevole che ci accompagnerà per il resto della settimana. Una novità arriverà nel weekend, si tratterà di un temporaneo “respiro” africano verso il nostro Paese: domenica 7 si prevedono punte di 37°C in Sardegna, ma anche un generale aumento termico da Nord a Sud, sebbene con temperature ovunque ancora piacevoli e da condizioni biometeorologiche definite di “Benessere”. Staremo dunque molto bene in questa fase di Estate Settembrina salvo sulle Alpi dove dovremo monitorare lo sviluppo di qualche temporale forte tra la seconda parte del giovedì e venerdì. Per trovare qualche pioggia più organizzata dovremo attendere il 10-11 settembre, quando i modelli a lunga scadenza non escludono la possibilità di rovesci diffusi al Nord e in Toscana; si tratterebbe comunque di un veloce passaggio instabile in un contesto di sole e meteo amabile. Giovedì 4. Al Nord: bel tempo prevalente, salvo temporali sui monti occidentali. Al Centro: bel tempo. Al Sud: bel tempo. Venerdì 5. Al Nord: nubi sparse, qualche rovescio su Alpi e Prealpi centro orientali. Al Centro: bel tempo. Al Sud: bel tempo. Sabato 6. Al Nord: bel tempo, più caldo. Al Centro: soleggiato, più caldo. Al Sud: sole prevalente. Tendenza: alta pressione, stabile e soleggiato con temperature in aumento.
(Adnkronos) - Glenfiddich, il single malt scotch whisky più premiato al mondo, e Aston Martin Formula One, la scuderia dei piloti Fernando Alonso e Lance Stroll, consolidano la partnership globale presentata ufficialmente nel novembre del 2024 durante il Gran Premio di Las Vegas. Così in occasione del Gran Premio di Monza, che si svolgerà domenica 7 settembre, l’iconica distilleria scozzese ha presentato un’edizione limitata di Glenfiddich Whisky, creata per celebrare i valori comuni delle due realtà britanniche: un grande patrimonio di tradizioni e know-how, innovazione e ricerca incessante dell’eccellenza. Fondata a Dufftown, in Scozia, dal visionario William Grant, la distilleria Glenfiddich, che in gaelico scozzese significa 'la valle dei cervi', ha iniziato a produrre whisky il giorno di Natale del 1887. Lo spirito pionieristico della famiglia Grant ha portato Glenfiddich a primeggiare per oltre centotrenta anni, diventando il primo single malt scotch whisky a essere promosso attivamente al di fuori della Scozia. Sebbene Glenfiddich sia oggi venduto in oltre 180 paesi del mondo, il Gruppo William Grant & Son’s è uno dei pochi rimasti a conduzione familiare e il whisky viene ancora prodotto nella stessa distilleria costruita da William Grant e dalla sua famiglia. E oltre un secolo di Storia ha accompagnato anche l’epopea di Aston Martin, fondata nel 1913 da Lionel Martin e Robert Bamford. Aston Martin vanta una lunga tradizione nelle corse: dopo il debutto nel Gran Premio del 1922 e la vittoria assoluta a Le Mans nel 1959, Aston Martin è tornata in Formula 1 nel 2021 sotto la guida di Lawrence Stroll. Nel 2023 ha inaugurato l’Amr technology campus a Silverstone, dotato di design sostenibile e di una galleria del vento all’avanguardia, operativa dal 2025. E ora, grazie alla collaborazione con Glenfiddich, Aston Martin apre un nuovo capitolo, immancabilmente scritto all’insegna dell’innovazione. Brian Kinsman, Malt Master di Glenfiddich, sottolinea che “in Glenfiddich tutti gli sforzi sono orientati a produrre whisky eccezionali che onorano la tradizione e allo stesso tempo accolgono processi innovativi. Il Glenfiddich 16 Anni presentato a Monza è una testimonianza genuina di questa filosofia. Unisce artigianalità e precisione in un whisky che invita all’esplorazione e alla scoperta, proprio come il viaggio della nostra partnership con il Team Aston Martin Formula One™”. Il whisky scelto per questa prestigiosa collaborazione, che rappresenta solo il primo capitolo di una serie dedicata, è stato invecchiato nello Speyside scozzese per 16 lunghi anni in botti di rovere americano che hanno contenuto vino, oltre a botti di rovere vergine e botti ex-bourbon di secondo riempimento. Questo meticoloso processo di selezione di legni diversi dona a questo Glenfiddich 16 anni un carattere ricco, con note distintive di sciroppo d’acero e zenzero caramellato. Al palato è setoso, con sentori di macedonia di frutta e crema Chantilly.
(Adnkronos) - Nell’estate 2025, su 388 campionamenti effettuati nelle acque costiere e lacustri in 19 regioni, il 34% è risultato oltre i limiti di legge, cioè 1 campione su 3. In particolare, il 35% dei punti campionati con Goletta Verde è risultato inquinato o fortemente inquinato con una media di un punto ogni 80 km; per i bacini lacustri, il 30% dei punti campionati da Goletta dei Laghi è risultato oltre i limiti di legge. Questo il bilancio finale delle campagne estive di Legambiente, Goletta Verde e Goletta dei Laghi 2025. Anche quest’anno foci dei fiumi, canali e corsi d’acqua che sfociano a mare o nel lago si confermano punti critici: il 54% dei punti analizzati (101 su 188) è risultato inquinato o fortemente inquinato. Situazione migliore per i campioni prelevati direttamente in mare o nelle acque del lago, ossia in aree lontane da foci o scarichi, dove solo il 15% dei punti campionati è risultato oltre i limiti di legge (30 su 200). Al problema dell’inquinamento, si affianca quello della crisi climatica. Legambiente, rielaborando i dati forniti dalle immagini satellitari di Copernicus, ha calcolato che a giugno e luglio la temperatura media delle acque superficiali del Mediterraneo è stata di 25,4°C, la più calda dal 2016 ad oggi, collocandosi al primo posto nell’ultimo decennio, e superando i precedenti record del 2022 (media 25,2°C) e quello del 2024 (25,1°C) e i valori degli anni fino al 2021 che erano intorno ai 24,5°C. Un aumento sensibile di circa mezzo grado centigrado che mette a repentaglio la biodiversità marina e che amplifica gli eventi meteorologici più estremi, osserva Legambiente. Di fronte al bilancio emerso da Goletta Verde e dei Laghi, l'associazione torna a ribadire "l’urgenza di approvare un piano nazionale per la tutela delle acque costiere e interne che abbia al centro una governance integrata su più livelli prevedendo piani di adattamento ai cambiamenti climatici; più risorse economiche da destinare al servizio di depurazione per ammodernare gli impianti rispondendo ai più stringenti parametri per il trattamento e riuso delle acque reflue; più controlli da parte di Regioni, Arpa e Comuni sui punti critici e una migliore gestione delle acque interne". “Al governo - commenta Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente - chiediamo di definire e approvare al più presto un piano nazionale per la tutela di mare e laghi, investendo su innovazione e sostenibilità per ammodernare i sistemi di depurazione e per diffondere il riuso in agricoltura delle acque depurate. Sullo sviluppo delle rinnovabili in mare, dopo l’approvazione del decreto porti, è urgente stanziare le risorse economiche necessarie per infrastrutturare i due hub cantieristici di Taranto e di Augusta, che potranno garantire anche nuova occupazione green a due aree portuali che hanno sempre avuto a che fare con la logistica delle fonti fossili”.