(Adnkronos) - Il cantante Alex Britti è intenzionato a difendersi dopo che il suo nome è comparso nell'inchiesta della Dda di Milano su presunti dossieraggi illeciti. L'artista ha nominato un legale che si è fatto avanti con la Procura per poter acquisire gli atti che lo vedono al centro di un'attività di spionaggio per questioni familiari. "La cosa più grave è che mi hanno pedinato" è la frase che il cantautore romano avrebbe riferito prima di chiedere i documenti, leggerli e quindi decidere se agire contro chi ha chiesto di controllarlo e seguirlo. Anche Claudio Del Vecchio, l'imprenditore finito nel mirino dell'Equalize di via Pattari, si è rivolto a un legale per far valere i propri interessi, mentre Matteo Arpe, indagato nell'inchiesta sulla presunta associazione finalizzata all'accesso a informazioni riservate, ha presentato una memoria difensiva a firma dell'avvocato Davide Steccanella. Dopo i primi interrogatori davanti al pm Francesco De Tommasi di alcuni dei protagonisti dell'indagine, altri potrebbero farsi sentire più avanti, ma per ora non ci sono interrogatori fissati. Intanto Massimiliano Camponovo, l'investigatore privato che farebbe parte dell'associazione a delinquere finalizzata al dossieraggio illecito, avrebbe fatto "nomi nuovi" durante l'interrogatorio di ieri davanti al pm De Tommasi. Nel lungo verbale, di oltre trenta pagine, il 52enne ai domiciliari ha ammesso le sue responsabilità, ma ha anche sottolineato la dimensione "estera" del gruppo, con agganci a Londra - è in fase di formalizzazione la richiesta di acquisizione del server presente nel Regno Unito - e con incontri registrati anche con personaggi israeliani che potrebbero essere collegati con intelligence straniera. Londra, secondo quanto riferito, sarebbe stata "un centro con una dimensione preponderante capace, in qualche modo, di pesare sul gruppo milanese. La scorsa settimana nell'interrogatorio davanti al gip Fabrizio Filice, Camponovo ha parlato di "una mano oscura che muove questo sistema" che ruotava intorno alla società di investigazione Equalize, al centro dell'indagine della Direzione investigativa antimafia, i cui soci sono l'ex super poliziotto Carmine Gallo (domiciliari) ed Enrico Pazzali (indagato) presidente autosospeso della fondazione Fiera Milano.
(Adnkronos) - Nonostante l’intero comparto auto, in tutta Europa, si confermi in grande sofferenza, non mancano alcune interessanti opportunità legate alle nuove formule di utilizzo delle automobili, leasing e noleggio. “Gli ultimi dati – precisa Gaetano Lidonnici, area manager di Hunters Group, società di ricerca e personale qualificato – parlano chiaro: -22% di produzione a livello europeo, sempre meno immatricolazioni ed elettrico ancora fermo al palo. Nelle ultime settimane, tutti abbiamo letto notizie che hanno reso sempre più evidente la crisi che ha colpito il settore dell’auto in Italia e all’estero e che ha portato, forse per la prima volta, a fermare interi stabilimenti. C’è, tuttavia, un mercato, collegato a questo, che sembra risentire molto meno della crisi e che, anzi, sta vivendo un momento florido e ricco di opportunità professionali: quello del leasing e del noleggio che, dai dati elaborati dal nostro osservatorio, segna una leggera crescita rispetto all’anno precedente”. Nel settore leasing e noleggio auto si registrano opportunità per commerciali, accettatori di officina, tecnici di diagnosi e meccanici. Il consulente - commerciale noleggio si occupa di sviluppare il portfolio clienti proponendo ad aziende e privati soluzioni di mobilità per il proprio parco autovetture e veicoli commerciali con noleggio; svolge, inoltre, attività di new business sul territorio di sua competenza o online. La retribuzione per questo professionista si attesta intorno ai 30.000 euro lordi all’anno, a cui si aggiungono solitamente le provvigioni. L'accettatore di officina accoglie il cliente e il suo veicolo effettuando un’ispezione al fine di valutare lo stato del mezzo e concordare eventuali interventi di riparazione meccanica, di carrozzeria e di elettronica. Deve dunque mantenere una costante interazione con l’officina e tutto lo staff tecnico per un efficiente smistamento delle auto e per una gestione corretta del flusso di lavoro. La Ral media di aggira intorno ai 28.000 euro. Il tecnico di diagnosi è responsabile della gestione delle problematiche elettriche ed elettroniche dei veicoli, dalla comparsa del problema fino alla risoluzione. Effettua l’analisi delle anomalie e dei guasti, monitorando casistiche e database. La retribuzione annua lorda è di circa 30.000 euro. Il meccanico: esegue la manutenzione, programmata e non, diagnosticando e risolvendo problematiche su telaio, carrozzeria e parti meccaniche. La RAL indicativa si attesta intorno ai 30.000 euro. Per i consulenti di vendita la mansione principale consiste nell’accogliere in concessionario il cliente guidandolo nella scelta del mezzo più adatto in base a necessità ed esigenze specifiche. Deve possedere una solida conoscenza del settore automobilistico e aggiornarsi costantemente sui nuovi modelli presenti sul mercato comprendendone il funzionamento meccanico e sviluppando tecniche di vendita e comunicazione persuasiva. La retribuzione per questo professionista si attesta intorno ai 30.000 euro lordi all’anno, a cui si aggiungono le provvigioni.
(Adnkronos) - “L’Italia prosegue a vele spiegate il suo percorso verso un’economia realmente circolare: continua a crescere il tasso di riciclo dei rifiuti urbani e speciali che rafforza la leadership assoluta del nostro Paese in Europa, aumenta l’impiego dei materiali riciclati al posto delle materie prime e, contestualmente, prosegue la ‘dematerializzazione’ della nostra economia. Un primato che va ben oltre la fotografia scattata dai parametri europei, oggi inefficaci a misurare concretamente il livello di circolarità complessivo dei Paesi Ue". Sono queste le principali evidenze che emergono dall’analisi 'Misurare la circolarità dei Paesi Ue', presentata da Assoambiente, l’Associazione che rappresenta le imprese che operano nel settore dell’igiene urbana, riciclo, recupero, economia circolare e smaltimento di rifiuti, nonché bonifiche, in occasione di Ecomondo, la fiera per la transizione ecologica in corso a Rimini. L’analisi evidenzia a che punto è il nostro Paese nella gestione dei rifiuti (urbani e speciali) e per livello di circolarità nell’Ue. Il documento contiene, inoltre, le proposte avanzate dall’Associazione per migliorare gli attuali tre parametri europei che fotografano i processi di cambiamento in atto nei singoli Paesi e che già vedono l’Italia tra i più virtuosi. Italia leader assoluta del riciclo dei rifiuti urbani e speciali - Il tasso riciclo individua quanta parte dei rifiuti urbani viene effettivamente riciclata. L’Italia nel 2021 (ultimi dati Eurostat) ha raggiunto quota 51,9%, superando il target del 50% previsto al 2020. In Europa il tasso medio di riciclo è pari al 48,7%. In questa speciale graduatoria, l’Italia si colloca all’ottavo posto, dopo la Germania (67,8%), l’Austria (62,5%), la Slovenia (60,8%), i Paesi Bassi (57,8%), la Danimarca (57,6%), il Belgio (55,5%), il Lussemburgo (55,3%). Se guardiamo al totale dei rifiuti solidi, urbani e speciali, il Belpaese, con il suo 85%, è primo assoluto nella classifica dell’avvio a riciclo, davanti al Belgio. Italia quarta in Europa per circolarità - L’indice di circolarità misura la quota di materiale riciclato reintrodotto nelle produzioni industriali, che consente di evitare l’utilizzo di materie prime. L’Italia nel 2022 con il 18,7% (era al 5,8% nel 2004) si colloca al quarto posto nella classifica europea di questo indice, dietro ai Paesi Bassi (27.5%), al Belgio (22.2%) e alla Francia (19.3%). "L’indice di circolarità tiene conto non solo dal tasso di riciclo dei rifiuti, ma comprende anche i combustibili fossili usati e il materiale stoccato in manufatti e beni. Per questo motivo le percentuali risultano così basse", spiega Assoambiente. Italia tra le big in Europa per dematerializzazione dell’economia - L’indice di produttività nell’uso di risorse indica la capacità di un’economia di produrre ricchezza con sempre meno materiali e mette in rapporto il Prodotto Interno Lordo e il consumo di materiale. Nel 2023 l’Italia si è collocata al secondo posto in Europa con un indice di 4.3 euro per kg, dietro ai soli Paesi Bassi con 5.8. “L’analisi Assoambiente evidenzia come il nostro Paese sia oggi al vertice in Europa per livello di circolarità e nel raggiungimento dei target fissati, sempre ben oltre la media europea, con punte di eccellenza per quanto concerne l’effettivo riciclo dei rifiuti urbani e speciali - osserva il presidente Assoambiente Chicco Testa - L’eccellenza del nostro Paese va ben oltre i dati evidenziati dagli indicatori europei, che oggi andrebbero sottoposti a un tagliando in quanto, soprattutto su alcuni di essi incide in maniera significativi l’utilizzo o meno di combustibili fossili, che poco hanno a che fare (non essendo recuperabili) con l’indice di circolarità di un Paese. Misurare in maniera corretta la circolarità di uno Stato può fare la differenza tra subire o meno una procedura d’infrazione, con tutti i costi e gli effetti che questa comporta”.