(Adnkronos) - Neanche un bagno pubblico aperto in quasi 2 chilometri di spiaggia libera tra Ostia e Torvaianica, a due passi dalla tenuta del Presidente della Repubblica di Castel Porziano. L'area, nota come i 'Cancelli' e gestita dal Comune di Roma, è meta di migliaia di bagnanti nel periodo estivo (VIDEO). Tanto più nell'anno del Giubileo. "I servizi igienici sono necessari, a maggior ragione dove è immaginabile un sovraffollamento con queste temperature e l'afa che non molla la presa, il Comune dovrebbe prevedere e attrezzare la spiaggia con bagni pubblici, servizi dove potersi lavare le mani e rinfrescarsi, possibilmente con acqua potabile", dice all'Adnkronos Salute Enrico Di Rosa, presidente della Società italiana d'Igiene, medicina preventiva e sanità pubblica (SItI). Di Rosa auspica che i bagnanti "non usino il mare come bagno di casa, do per scontato che non lo facciano - spiega -, è uno scrupolo di civiltà oltre che di educazione. Detto questo, i bagni pubblici aperti ci devono essere, soprattutto quando parliamo di spiaggia libera", conclude. "Arrivano all'Ordine dei medici di Roma segnalazioni di difficoltà igieniche nell'area, che va da Ostia a Torvaianica, dove c'è una problematica legata alla carenza di servizi e bagni pubblici per chi va al mare. La città non ci fa una bella figura, sperando che il Comune risolva presto visto che è stato fatto un bando", dice all'Adnkronos Salute Antonio Magi, presidente dell'Ordine dei medici e chirurghi di Roma e provincia. Già ieri a rilanciare l'allarme, sollevato dall'Adnkronos, erano stati i consiglieri capitolini Fabrizio Santori (Lega), Federico Rocca (Fdi) e Rachele Mussolini (Fi), secondo cui la vicenda bandi non è stata mai gestita così male. Oggi a intervenire sono stati l'ex presidente del Municipio Giuliana Di Pillo e alcuni consiglieri municipali. "La situazione spiagge quest'anno mi sembra veramente grave. La questione dei Cancelli è il frutto di una situazione generale fatta di ritardi pazzeschi. Quella di Castelporziano è una spiaggia pregiata dal punto di vista naturalistico, che andrebbe preservata. E poi dovrebbe essere gestita in modo tale che tutti possano usufruirne. La speranza per i cittadini è che si possa sbloccare tutto il prima possibile perché è un vero peccato", dice Di Pillo, attualmente vicecapogruppo del Movimento 5 Stelle nel Municipio X. Nel passaggio della delega del Litorale dal Municipio a Roma Capitale, per Di Pillo "evidentemente il Campidoglio non aveva non aveva proprio il know-how per occuparsene, quando invece il municipio era consolidato sul tema. Serviva anche un attimo di tempo affinché Roma si adeguasse, trovasse il modello, la modalità di gestirle". A tal proposito, secondo Di Pillo "la gestione del litorale, delle spiagge tutte, dovrebbe avere da parte di Roma Capitale un dipartimento apposito". "Quella dei Cancelli di Ostia è una situazione scandalosa: non si può stare senza bagni, chioschi, servizio di salvamento. Stiamo parlando di chilometri di spiaggia che sono abbandonati, nel pieno della stagione estiva e senza nessun tipo di servizio", commenta il consigliere della Lega al municipio X di Roma Alessandro Aguzzetti, che racconta: "Anche i cittadini ci hanno mandato diverse fotografie dei rifiuti abbandonati sulle spiagge, delle strutture igieniche e dei chioschi chiusi, tanto che chi deve fare dei bisogni fisiologici, soprattutto chi ha dei bambini, è costretto a ripararsi dietro a quelli che erano i bagni, esistenti ma chiusi. A me sembra una situazione folle, perché questo è il pessimo biglietto da visita che offriamo ai nostri cittadini ma anche ai turisti". "Il Comune di Roma sulle pagine dedicate al turismo presenta Castelporziano come 'la più grande e bella spiaggia d'Europa', ora sono 3,5 chilometri senza bagni, né altro", dice il capogruppo di Azione al X Municipio di Roma Andrea Bozzi. Secondo il consigliere municipale, "la responsabilità più grande è di aver fatto adesso, con enorme ritardo, un bando", realizzato in ritardo "perché l'amministrazione ha traccheggiato un anno dietro a un project financing che secondo me non si potrà mai fare: perché quella è una spiaggia che fa parte della riserva Presidenziale di Castelporziano. Hanno quindi fatto un bando (concluso il 30 giugno, ndr.), le cui buste saranno aperte fra il 7 e il 10 luglio. Se tutto andrà bene, a metà luglio avremo i servizi, che saranno una proroga di quelli dello scorso anno. Perché si è perso un anno?". Quello di Castelporziano, spiega Bozzi "è uno scandalo enorme: perché semplicemente c'è la responsabilità del comune, che ha da due anni la delega al Litorale, e non è ammissibile che la situazione sia questa: macchine saccheggiate, rifiuti sulle dune, bagni chiusi, nessun controllo, neanche il servizio di salvamento. L'amministrazione si difende dicendo che sta facendo i bandi, ma siamo comunque a luglio, la stagione - conclude Bozzi - ormai è andata".
(Adnkronos) - Collegialità, formazione e dialogo istituzionale questi i temi al centro dell’Assemblea 2025 degli iscritti dell’Ordine degli ingegneri della Provincia di Milano. “Come ogni anno - ha detto Carlotta Penati , presidente dell'Ordine degli ingegneri della Provincia di Milano - questo appuntamento rappresenta un momento significativo della nostra vita ordinistica: è l’occasione per ritrovarci, fare il punto su quanto è stato fatto e confrontarci apertamente sul presente e sul futuro della nostra comunità professionale. E’ un tempo di ascolto, trasparenza e condivisione, che ci permette da un lato di restituire conto delle attività portate avanti, e dall’altro di rafforzare il legame tra l’Ordine e ciascuno di voi, protagonisti attivi e fondamentali della vita professionale. E’ stato un anno intenso e sfidante, segnato da dinamiche complesse e da trasformazioni profonde, ma anche ricco di nuove opportunità che ci hanno spinto a rinnovare il nostro impegno e ad assumere una responsabilità ancora più forte”. “Il contesto politico, economico e sociale in cui operiamo come ingegneri - ha spiegato - è in continua evoluzione, e le sue ricadute sul nostro lavoro sono sempre più evidenti. In questo scenario in trasformazione, il Consiglio dell’ordine ha lavorato con determinazione e coerenza, mantenendo saldi i nostri obiettivi: tutelare e promuovere la professione; sostenere la crescita delle competenze; favorire il dialogo e il confronto costruttivo con le istituzioni, le imprese, le università e la società civile. Abbiamo cercato di interpretare il nostro mandato con uno sguardo orientato al futuro, mettendo al centro i bisogni concreti degli iscritti, le sfide emergenti della tecnica e dell’innovazione, ma anche le responsabilità etiche e sociali che la nostra professione porta con sé”. “Ogni progetto - ha ricordato - ogni scelta, ogni iniziativa è stata guidata da una convinzione chiara: l’ingegneria è una leva fondamentale per lo sviluppo del territorio, e il nostro Ordine deve continuare a rappresentare un punto di riferimento solido, autorevole, capace di accompagnare e sostenere i professionisti nelle trasformazioni in atto. Abbiamo inoltre lavorato per rafforzare il posizionamento dell’Ordine nei contesti istituzionali, a livello locale, regionale e nazionale, affinché la voce degli ingegneri sia ascoltata e considerata nei processi decisionali che incidono direttamente sulla nostra attività quotidiana. Sappiamo bene che la vera forza dell’Ordine risiede nelle persone che ne fanno parte: nei colleghi che ogni giorno portano avanti il proprio lavoro nei cantieri, nei laboratori, negli studi tecnici, nelle aziende, nella ricerca, nella pubblica amministrazione”. Tra i temi al centro dell’Assemblea, la forte spinta alla collegialità e all’integrazione tra gli organismi dell’Ordine e della sua Fondazione Foim, che oggi condividono presidente e consiglieri, assicurando una governance più coerente ed efficiente. Un modello organizzativo che ha già dato prova di efficacia, soprattutto nella gestione delle attività formative: nel 2024 sono stati oltre 200 gli eventi erogati, per quasi 48.000 crediti formativi professionali, con una forte attenzione alla qualità, all’accessibilità e all’aggiornamento continuo. Numerose le collaborazioni istituzionali consolidate o avviate nell’ultimo anno: con il Comune di Milano, su cui l’Ordine è intervenuto con fermezza e spirito propositivo per il ripristino di un dialogo efficace sui temi dell’edilizia; con Regione Lombardia, tramite la Cabina di regia delle professioni; e a livello interprofessionale, attraverso il lavoro della Consulta delle Professioni Tecniche della Camera di commercio di Milano Lodi Monza e Brianza, le cui riunioni sono ospitate nella sede dell'Ordine di Milano e che questo autunno organizzerà nell’ambito della Milano Green Week l’evento ‘Back to nature’, dedicato alla sostenibilità, alla biofilia e alla biodiversità. Un altro passaggio strategico ha riguardato il nuovo ruolo dell’Ordine all’interno di Uni, l’Ente di normazione italiano: l’Ordine di Milano è diventato socio di rappresentanza per poter partecipare più attivamente ai processi di normazione e in quegli ambiti tecnici che influiscono direttamente sull’esercizio della professione ingegneristica. Grande attenzione è stata posta anche all’ambito europeo, con la partecipazione dell’Ordine di Milano al progetto ‘Four Motors for Europe Engineers’ la storica cooperazione tra quattro regioni europee tra le più industrializzate e innovative: Lombardia (Italia), Catalogna (Spagna), Baden-Württemberg (Germania) e Auvergne-Rhône-Alpes (Francia). L’Ordine di Milano ha ospitato il meeting annuale tra i rappresentanti delle quattro regioni, che ha chiuso l’anno di presidenza di Regione Lombardia; una giornata intensa di lavori, ricca di contenuti e di partecipazione. All’interno di questa cornice di cooperazione, è stato inoltre promosso un ciclo di quattro webinar gratuiti, ciascuno organizzato da una delle regioni partecipanti e dedicato al tema dell’Intelligenza Artificiale applicata ai contesti professionali e produttivi. Tra i momenti simbolici dell’anno passato, gli Stati generali delle Ingegnerie Digitali – che torneranno nel 2025 con una nuova edizione – e la partecipazione attiva alla Milano Digital Week. Significativa anche la sinergia con gli Ordini degli ingegneri di Trento e Venezia, con i quali è stata organizzata la Giornata dell’Innovazione e le collaborazioni con enti come la Fondazione Luigi Einaudi, The Adam Smith Society ed Edison, con le quali l’Ordine di Milano ha partecipato all’evento Energy Summit. Tra le novità annunciate per il 2025, la costituzione di squadre sportive ufficiali dell’Ordine, in varie discipline - calcio, padel e sci - per partecipare ai tornei nazionali organizzati dal Cni; la costituzione di una nuova Commissione interamente dedicata all’Intelligenza Artificiale, che avrà il compito di monitorare l’evoluzione normativa, tecnica ed etica del settore e proporre percorsi formativi, workshop, seminari e momenti divulgativi, favorendo momenti di confronto tra professionisti di diverse discipline; e il lancio di una convenzione per l’accesso gratuito alla formazione finanziata per i liberi professionisti, attraverso voucher regionali. Ha partecipato all’Assemblea una collega ‘speciale’: Giorgia Fumo, ingegnera e stand-up comedienne, volto noto di Comedy Central e Italia’s Got Talent, la quale ha offerto uno sguardo brillante sul ruolo dell’ingegnere nella società contemporanea. Una testimonianza che ha saputo unire rigore e leggerezza, a conferma di una visione dell’Ordine sempre più moderna, inclusiva e in ascolto. Gli ospiti istituzionali, Francesca Oggionni, presidente dell'Ordine degli agronomi di Milano, e Antonino La Lumia, presidente dell'Ordine degli avvocati di Milano, hanno portato all'attenzione dell'assemblea l'importanza di fare squadra tra professioni, integrando le competenze per affrontare le sfide della contemporaneità.
(Adnkronos) - I mercati di Traiano, uno dei simboli storici e architettonici della Capitale, si vestono di nuova luce. È stata presentata questa sera la nuova illuminazione artistica del complesso, sito archeologico unico al mondo che rappresenta, allo stesso tempo, un’importante quinta scenica nel cuore di Roma. All’evento hanno partecipato il ministro della Cultura Alessandro Giuli, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, il sovrintendente capitolino Claudio Parisi Presicce e la presidente di Acea Barbara Marinali. L’intervento è stato realizzato da Areti, società del Gruppo Acea che si occupa dell’illuminazione pubblica e artistica della Capitale, sulla base di un progetto redatto da professionalità interne all’azienda in collaborazione con il Dipartimento di Architettura dell’Università Roma Tre. Il progetto mira a esaltare l’architettura del complesso monumentale: sono state adottate soluzioni innovative, come un’illuminazione a proiezione per le mura esterne, che garantisce una luce morbida e uniforme sui diversi livelli, creando una lettura d’insieme del monumento come quinta urbana. La torre delle Milizie, le nicchie e l’ambulacro interno sono stati invece sottolineati con un’illuminazione in semi-radenza. L’intervento non si è limitato alla sostituzione puntuale degli impianti esistenti, ma ha previsto una rimodulazione dell’impianto e l’integrazione delle zone con carenza di illuminazione, per un risultato più armonico e funzionale. La temperatura di colore calda (2700 Kelvin) si inserisce in continuità con l’illuminazione già presente sui monumenti in opus latericium, creando un’atmosfera accogliente e rispettosa dell’estetica storica. Grazie all’utilizzo di tecnologia Led di ultima generazione, sono stati installati 259 apparecchi con una potenza totale di circa 7,5 kw, riducendo significativamente i consumi energetici rispetto ai 107 apparecchi rimossi, che avevano una potenza complessiva di 11,5 kw. Inoltre il sistema di controllo intelligente permette di calibrare l’intensità di ogni singolo punto luce, riducendo ulteriormente i consumi energetici. "È un privilegio poterci occupare di un patrimonio unico al mondo e, nel farlo, prestare una cura particolare al progetto e al modo in cui le architetture di luce possono ridisegnare questi luoghi, optando per l’utilizzo di tecnologie di ultima generazione con alta resa cromatica che permettono di esaltare l’architettura nei singoli dettagli e di renderla fruibile, anche di notte, agli occhi del mondo”, ha detto la presidente di Acea, Barbara Marinali. "Siamo orgogliosi di aver contribuito, con le istituzioni, a questo progetto che unisce innovazione tecnologica e tutela del patrimonio storico - ha aggiunto Fabrizio Palermo, ad di Acea - Questo dei Mercati rappresenta un esempio del know how all’avanguardia di Acea, che può vantare un team di professionisti specializzati nella progettazione e realizzazione di interventi di illuminazione artistica, coniugando innovazione, efficienza energetica e valorizzazione del patrimonio”.