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(Adnkronos) - "Ritengo che il Piano Mattei sia un'iniziativa importante e innovativa perché imposta il rapporto e il progresso di un grande continente come l'Africa, giovane e piano di energia, sulla condivisione delle scelte e la collaborazione per fare in modo che diventi un'opportunità sia per l'Africa che per il nostro territorio. Regione Lombardia ha le competenze e le capacità di mettersi a disposizione per collaborare al raggiungimento di questi obiettivi". Lo ha affermato oggi il governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana, all'apertura dei lavori del convegno ComoLake 2024, in corso a Cernobbio.
(Adnkronos) - “Secondo i dati Inail relativi ai primi otto mesi del 2024 c’è stato un aumento degli incidenti mortali sul lavoro, questo anche perché ci sono state le grandi stragi plurime che ben ricordiamo. Lavorare di più sulla sicurezza è un investimento e non un onere burocratico. L’importanza della sicurezza sul lavoro deve essere vissuta in modo pienamente consapevole tanto dai lavoratori quanto dai datori di lavoro”. Lo afferma Chiara Gribaudo, presidente della Commissione bicamerale d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, intervenendo a margine dell’evento “Lavoro sostenibile: un nuovo modello per imprese, sindacati e politica”, organizzato su iniziativa del dipartimento Lavoro di Forza Italia e tenutosi presso l’istituto Luigi Sturzo di Roma. Secondo Gribaudo, le sfide del lavoro sostenibile si trovano su vari piani, “il primo è quello della condivisione delle responsabilità ma con la necessità di aumentare i salari, ecco perché noi chiediamo che sia istituito il salario minimo, che ci sia una legge sulla rappresentanza per dare valore alla presenza democratica dei lavoratori nei luoghi di lavoro e che sia misurabile, perché abbiamo troppi contratti ‘farlocchi’ registrati al Cnel - aggiunge - Abbiamo bisogno di fare chiarezza per migliorare la qualità del lavoro perché, in questo tempo, non è solo la quantità ma è la qualità del lavoro a fare la differenza”. C’è poi il tema della conciliazione vita-lavoro, a proposito del quale la presidente della Commissione bicamerale d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia chiede “un congedo per entrambi i genitori riconosciuto e universale per ogni tipo di contratto di lavoro, sia autonomo che dipendente, per favorire una condivisione del carico di cura familiare, non solo per la cura dei figli ma anche dei genitori anziani”. “Considero prioritaria la legge sulla rappresentanza, perché fino a quando non avremo, come prevede la Costituzione, una rappresentanza riconosciuta rischiamo di avere delle situazioni sgradevoli -conclude Gribaudo - detto questo, è interessante pensare che i lavoratori possano partecipare, per esempio, alla discussione della redistribuzione degli utili, che sappiamo essere sempre verso l’alto. Se dal punto di vista dell’organizzazione aziendale si può immaginare un sistema con ruoli e responsabilità differenziati ma con un effetto di condivisione delle responsabilità, credo che sicuramente ne avranno vantaggi non solo lavoratori e lavoratrici ma anche il management industriale e imprenditoriale”.
(Adnkronos) - Al via domani 15 ottobre la stagione dei riscaldamenti nella fascia climatica E, che comprende molti grandi centri del Nord Italia come Milano, Torino, Bologna e Venezia. Dal 1° novembre sarà invece la volta della fascia D che include città come Roma, Genova e Firenze. Per unire comfort e risparmio, Enea ha elaborato 10 consigli sul corretto utilizzo degli impianti di riscaldamento. Al primo punto: attenzione alla temperatura dell’acqua che arriva ai termosifoni. In genere le fasce orarie di riscaldamento della casa vengono programmate con un cronotermostato, che però permette di settare solo la temperatura interna all’abitazione e non quella di mandata dell’acqua nei termosifoni che rimane preimpostata e fissa. “Con variazioni della temperatura esterna anche di dieci gradi su base giornaliera, bisogna evitare di mandare acqua sempre alla stessa temperatura ai termosifoni. La soluzione ideale è quella di abbinare una termoregolazione climatica alla caldaia per il riscaldamento”, spiega Nicolandrea Calabrese, responsabile Laboratorio Enea di Efficienza energetica negli edifici e sviluppo urbano. La termoregolazione climatica permette la regolazione della temperatura di mandata dell’impianto di riscaldamento in funzione delle condizioni climatiche esterne, mantenendo la temperatura dell’ambiente desiderata e limitando i consumi. In pratica, minore è la temperatura esterna, più alta sarà la temperatura di mandata ai termosifoni o al pavimento radiante. “Questo tipo di termoregolazione è fondamentale sia per le caldaie a condensazione, che lavorano a basse temperature, ma anche per le pompe di calore, tenendo sempre a mente che per ogni grado aggiuntivo richiesto spendiamo il 2,5% di energia in più. Visto che la mandata può variare anche di 10° C, possiamo limitare i consumi fino al 25%”, conclude Calabrese. Di seguito il decalogo stilato dall'Agenzia. La termoregolazione climatica interviene attraverso una regolazione 'scorrevole' sulla temperatura di mandata dell’acqua all’impianto di riscaldamento in funzione delle condizioni climatiche esterne, consentendo di mantenere la temperatura dell’ambiente desiderata e limitando i consumi fino al 25% ogni 10° C in meno. Monitorare i consumi energetici attraverso contatori intelligenti è fondamentale per acquisire consapevolezza sulle proprie abitudini di consumo e per individuare tempestivamente eventuali perdite o malfunzionamenti. Un impianto consuma e inquina meno quando è regolato correttamente, è pulito e senza incrostazioni di calcare. Per chi non effettua la manutenzione del proprio impianto è prevista una multa a partire da 500 euro (D.P.R. 74/2013). Occorre innanzitutto determinare in quale delle 6 zone climatiche in cui è suddivisa l’Italia ci si trova: infatti, il numero di ore massime di accensione varia, per legge, in base alla zona climatica. Bastano 19°C per garantire il comfort necessario. Per ogni grado in meno si risparmia fino al 10% sui consumi di combustibile. Persiane e tapparelle o anche tende pesanti riducono le dispersioni di calore verso l’esterno. Evita di porre schermature davanti ai termosifoni, come tende o mobili, che ostacolano la diffusione del calore verso l’ambiente. Bene, invece, inserire materiali riflettenti tra muro e termosifone: anche un semplice foglio di carta stagnola contribuisce a ridurre le dispersioni verso l’esterno. Per rinnovare l’aria in una stanza bastano pochi minuti, mentre lasciare le finestre aperte troppo a lungo comporta inutili dispersioni di calore. Scegli un tecnico qualificato per valutare l’efficienza dell’impianto di riscaldamento e lo stato dell’isolamento termico di pareti e finestre. Si può arrivare ad abbattere i consumi fino al 40%. Obbligatorie per legge nei condomini, le valvole termostatiche permettono di ridurre i consumi fino al 20%. Sostituisci il vecchio impianto con uno a condensazione o a pompa di calore ad alta efficienza e adotta cronotermostati, sensori di presenza e regolatori elettronici a distanza.