(Adnkronos) - Torna la Champions League. Oggi, mercoledì 9 aprile, al Parco dei Principi scendono in campo Paris Saint-Germain e Aston Villa per l'andata dei quarti di finale. I parigini, freschi campioni di Francia, vanno a caccia della semifinale dopo aver eliminato il Liverpool agli ottavi, mentre i Villans hanno superato il Bruges. La sfida tra Paris Saint-Germain e Aston Villa è in programma oggi, mercoledì 9 aprile, alle ore 21. Ecco le probabili formazioni: Paris Saint-Germain (4-3-3): Donnarumma; Hakimi, Marquinhos, Pacho, Mendes; Neves, Vitinha, Fabian Ruiz; Barcola, Kvaratskhelia, Dembélé. All. Luis Enrique Aston Villa (4-2-3-1): Martinez; Disasi, Konsa, Mings, Digne; Tielemans, Onana; Rashford, Asensio, Rogers; Watkins. All. Emery Paris Saint-Germain-Aston Villa sarà trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva sui canali SkySport. Il match sarà visibile anche in streaming sull'app SkyGo e su NOW.
(Adnkronos) - E’ partita, nelle aule di Officine Capodarno a Stia (Arezzo) la scuola per pastori. Alla Shepherdschool sono arrivate 75 domande e da queste sono stati selezionati otto studenti e studentesse hanno deciso di intraprendere un percorso sia teorico che pratico. Alle lezioni teoriche saranno affiancate lezioni pratiche e un periodo di stage presso le aziende dei Comuni del Parco nazionale delle Foreste casentinesi. Rispetto allo scorso anno il programma è stato ampliato con nuovi moduli e nuove uscite in campo. La scuola per pastori e allevatori rientra tra le attività di Shepforbio, un progetto cofinanziato dal programma Life dell’Unione Europea che ha l’obiettivo di conservare alcuni habitat di prateria attraverso la promozione e la rivalutazione delle professioni tradizionali di questi territori. Il corso si articolerà in una prima parte teorica, della durata di 23 giorni distribuiti nei fine settimana di aprile-giugno, con lezioni in classe e visite alle aziende del territorio, a cui seguirà una parte di stage pratico di 30 giorni, vero fiore all’occhiello della scuola. Durante questo periodo gli studenti saranno ospitati nelle aziende e affiancheranno i pastori e gli allevatori in tutte le loro attività. Le lezioni si terranno a Pratovecchio Stia e presso il centro visita di Premilcuore del Parco nazionale e saranno tenute da docenti, ricercatori ed esperti di Dagri-Università di Firenze, Dipartimento di Biologia Ambientale dell’Università La Sapienza di Roma, Dream Italia, Regione Toscana e Parco con la collaborazione di Rete Appia e Difesattiva e il coinvolgimento diretto di pastori e allevatori. Tra gli otto allievi selezionati c’è l’aretina Caterina Blasi, 30 anni a giugno, laureata in scienze forestali lo scorso febbraio, ha alle spalle molte iniziative legate all’ambiente come quella di Difesaattiva sul monitoraggio sul lupo. Dallo studio sul lupo è arrivata la passione per la pastorizia e la volontà, come dice Caterina “di chiudere il cerchio, dare una mano al processo di coesistenza con il lupo e incidere su questo presente per riportare le persone più vicine alla natura”. Caterina non esclude di andare a lavorare in un’azienda, ma il suo obiettivo è quello più ampio di approfondire la conoscenza di questo mondo e ricucire gli strappi con la modernità, cooperando alla tutela della biodiversità. Lapo Ghelli è di Rignano sull’Arno e ha 21 anni. Ha concluso la scuola Agraria a Firenze e è partito per alcune esperienze all’estero. Lui viene da una famiglia di produttori di vino e olio all’Isola del Giglio e a Rignano sull’Arno. Dalla famiglia viene la passione per l’agricoltura e l’allevamento. Per lui seguire questa scuola significa portare più competenze alla realtà di famiglia. Giulia Piermartiri, 35 anni, viene dalla Marche, ha studiato architettura per tre anni, poi fotogiornalismo e da quindici anni lavora come documentarista freelance per molte testate internazionali. “Girando il mondo mi sono resa conto che i popoli più felici sono quelli che hanno una vita semplice a contatto con la natura. Questo mi ha ricondotto alle mie origini e al legame con mio nonno Enzo di 96 anni dal quale ho appreso tante conoscenze sull’agricoltura di sussistenza. Tutto questo mi ha portato alla scuola per pastori, ovvero la volontà di ricollegare la mia vita all’allevamento e alla natura, contro lo spopolamento delle campagne e delle montagne e per dare voce a queste tradizioni”. Marta, 32 anni, della provincia di Bologna, lavora già in un allevamento di ovini e ha scelto la scuola per avere una preparazione più completa e adeguata alle esigenze delle aziende moderne collegando il tutto anche alla conservazione dell’ambiente. Arianna Faccini, 26 anni di Rocca San Casciano Cesena, ha finito il socio-sanitario oggi vive in un’azienda agricola e la scuola per pastori per lei significa apprendere di più per sostenere i suoi animali e ampliare le sue opportunità di vita e di lavoro. Roberta Bernardi, 26 anni, dall’Aquila, Abruzzo. Laurea triennale in scienze Politiche a Bologna, poi laurea magistrale in geografia. La sua famiglia ha delle attività ristorative in montagna. Il suo sogno è quello di aprire una propria attività agrituristica anche gli animali e un piccolo gregge. Il fatto che spesso si sia sentita dire “lascia perdere, è troppo difficile”, l’ha spinta a iscriversi a un percorso di scuola per pastori professionale per avere maggiori competenze anche sul fronte della sostenibilità ambientale. Matteo Chimenti 33 anni, ha fatto la scuola alberghiera e viene dal Mugello, dove la sua famiglia ha un’attività di ristorazione. La sua passione per gli ovini nasce da piccolo grazie a un amico del Mugello che aveva un gregge. Lui è cresciuto in questo contesto e oggi, grazie alla scuola, vorrebbe portare avanti questa attività in modo equilibrato con l’ambiente. Il suo sogno è quello di aprire una piccola attività agrituristica dove unire le sue anime di ristoratore e amante del pascolo.
(Adnkronos) - Entra nel vivo in questi giorni la nuova edizione del progetto di sensibilizzazione Acea Scuola, quest’anno dedicato all’educazione idrica e destinato agli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado di Lazio, Campania, Umbria, Toscana, Molise e Valle d’Aosta. L’iniziativa fa parte del protocollo triennale firmato qualche mese fa dall’amministratore delegato di Acea, Fabrizio Palermo, e dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, per promuovere nel mondo scolastico attività di informazione e formazione sul ciclo idrico integrato e sull’uso consapevole dell’acqua. In una prima fase, già 11mila studenti hanno potuto approfondire questi temi con un percorso formativo fruibile online, attraverso una piattaforma dedicata. Gli educational, con un approccio ludico-scientifico, hanno consentito un vero e proprio viaggio nel mondo dell’acqua, partendo dall’analisi del contesto mondiale fino ad arrivare ai consigli e alle buone pratiche per un uso consapevole della risorsa e per risparmiare e riciclare l’acqua nella vita quotidiana. Proprio in questi giorni sta entrando nel vivo la seconda parte del progetto che ha consentito alle scuole che hanno aderito al progetto di visitare gli impianti nelle regioni in cui il Gruppo è presente: oltre 1200 studenti si sono iscritti per visitare depuratori, sorgenti e centri idrici. Oggi è la volta della Capitale: qui i ragazzi, accompagnati dai tecnici di Acea Ato 2, hanno visitato la camera di manovra della Fontana di Trevi, una delle monumentali fontane di Roma gestite da Acea, e hanno potuto scoprire un antico acquedotto romano, l’acquedotto Vergine, in funzione ininterrottamente dal 19 a.C., le cui acque sono oggi utilizzate per l’irrigazione di alcuni parchi di Roma. Qualche giorno fa, invece, i ragazzi avevano visitato il depuratore di Fregene (Fiumicino). Nelle prossime settimane, infine, Acea Scuola farà tappa nelle altre regioni coinvolte nel progetto. È in corso in queste settimane, infine, sempre rivolto agli studenti, il contest nazionale 'Alla ricerca della goccia perduta: riuso e risparmio dell’acqua' che prevede la realizzazione, da parte dei ragazzi, di un cortometraggio sulla risorsa idrica. In palio ci sono voucher per l’acquisto di materiale didattico e la partecipazione dei ragazzi al campus 'Acea Acqua Edu-Camp', pensato per coniugare educazione idrica e sport acquatici, che si svolgerà nella regione della classe vincitrice.