INFORMAZIONILeonardo Cecchi Paone |
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(Adnkronos) - Gianluca Vago, direttore del Dipartimento di Oncologia ed emato-oncologia (Dipo) dell'università degli Studi di Milano e presidente del Cnao (Centro nazionale di adroterapia oncologica) di Pavia, è stato eletto presidente del Cluster lombardo scienze della vita per il triennio 2025-2028. Il cluster è la comunità regionale dedicata alle scienze della vita, che riunisce realtà pubbliche e private - dal mondo della ricerca, dell'industria e della sanità - attive in ogni ambito delle Life Science: diagnostica, terapie avanzate, farmaceutica, dispositivi medici e tecnologie applicate alla salute, ricorda una nota. Al cluster, espressione della collaborazione pubblico-privato che rende la Lombardia un polo di eccellenza per la ricerca e l'innovazione, aderiscono oltre 100 organizzazioni dei settori Salute, Life Science, High Tech. In Lombardia operano oltre 7mila ricercatori distribuiti in 40 centri di ricerca (19 Irccs). A questi si aggiungono 332.171 studenti (il 17,4% del totale nazionale) all'interno di una rete formativa di più di 15 università. "La specializzazione della Lombardia nelle scienze della vita - sottolinea Vago - è sostenuta da un sistema formativo e di ricerca competitivo a livello globale, grazie a università, Ets specializzati, centri di ricerca e centri di formazione biomedica. La regione vanta una forte competitività, garantita dalla capacità del sistema di sviluppare progetti di avanguardia, come ad esempio nell'area della genetica e della genomica. Qui sono nate alcune delle ricerche e delle terapie d'avanguardia come la prima terapia genica approvata in Europa e la prima terapia a base di cellule staminali". Sul territorio lombardo - ricorda ancora la nota - sono attive 262 aziende di produzione farmaceutica (pari al 34% del totale nazionale) che contribuiscono a rendere la Lombardia il primo polo farmaceutico in Italia per concentrazione di imprese. Sul territorio si concentrano più di 25.830 addetti (circa 36,9% del totale nazionale nel settore). Inoltre, se si considerano gli investimenti delle imprese farmaceutiche sul fronte della ricerca e dello sviluppo, la Lombardia è prima in Italia per risorse investite, pari a 560 milioni di euro nel 2023. Sul piano produttivo e commerciale, l'industria farmaceutica lombarda genera il 20% dell'export di farmaci registrato nel nostro Paese, per un valore di 9,8 miliardi di euro. L'attività d'impresa genera un valore aggiunto di poco più del 2,5% del Pil nazionale. "E' necessario potenziare ancora di più una filiera già strategica per lo sviluppo regionale e nazionale, rafforzando il più possibile i progetti di rete, ad alto contenuto di innovazione, pur tenendo conto delle specificità delle singole istituzioni e imprese - evidenzia Vago - Il cluster può rappresentare uno strumento utile in questa direzione, in particolare per la valorizzazione dei prodotti della ricerca scientifica e perché ambiti diversi dialoghino quotidianamente tra loro, creando occasioni di crescita e di investimento per le migliori idee, sottraendole da normative e procedure a volte ancora bizantine e inutilmente ridondanti. In questo momento storico - aggiunge - serve uno sforzo ancora maggiore di collaborazione con tutte le realtà, regionali e nazionali, che agiscono in questa stessa direzione. Semplicemente, non abbiamo alternative per restare competitivi sul mercato internazionale". Gianluca Vago, già vicepresidente nel precedente mandato, succede a Gabriele Pelissero, che ha guidato l'associazione negli ultimi 6 anni. Il Consiglio direttivo del Cluster lombardo scienze della vita ha eletto come vicepresidente Enrico Felice Gherlone (rettore università Vita-Salute San Raffaele di Milano), rappresentante per gli Irccs privati, che contribuirà al raccordo tra ecosistema regionale e nazionale, dalla salute alla ricerca, fino alle politiche per la filiera. Il presidente e il vicepresidente saranno accompagnati nel mandato 2025-2028 da una squadra di ulteriori 11 consiglieri, espressione di tutte le categorie rappresentate dall'organizzazione.
(Adnkronos) - Le agenzie per il lavoro sono partner strategici per gli istituti scolastici nella progettazione e realizzazione di percorsi di orientamento basati su dati, risorse e testimonianze. Le agenzie possono rappresentare anche un valido supporto nella formazione dei 'docenti tutor', mettendo a disposizione competenze tecniche per interpretare correttamente le dinamiche del mercato del lavoro a livello territoriale e offrendo percorsi di rafforzamento delle skill orientative dei docenti stessi. Per meglio garantire il raccordo tra scuola e lavoro, a maggio 2024 Assolavoro ha sottoscritto con il ministero dell’Istruzione e del Merito un protocollo d’intesa per sostenere e accompagnare le istituzioni scolastiche nella realizzazione di percorsi di orientamento all’occupabilità. A tal proposito, Assolavoro ha realizzato la piattaforma 'Spazio orientamento', ideata per supportare presidi e docenti nella creazione di percorsi di orientamento efficaci e offrire agli studenti analisi sempre aggiornate sul mercato del lavoro. Le agenzie per il lavoro sono partner strategici per la creazione degli Istituti tecnologici superiori (Its). Gli Its, costituiti in fondazioni, realizzano percorsi formativi solitamente biennali, a volte triennali, sulla base di piani predisposti dalle programmazioni regionali, riconosciuti dal Mim. Assolavoro promuove e partecipa attivamente agli Its avendo creato I-Crea academy assieme ad Afol metropolitana, Istituto Kandinski, Città Metropolitana di Milano, Comune di Pieve Emanuele, Triennale di Milano, Istituto Besta, Università Carlo Cattaneo e Laba. I-Crea nasce per formare professionisti capaci che sappiano combinare tecniche tradizionali con abilità e conoscenze innovative legate alla digitalizzazione.
(Adnkronos) - "Questo festival ci porta a parlare e ad approfondire i temi della sostenibilità ambientale e lo facciamo con grande piacere, guardando soprattutto all’aspetto delle norme europee che, talvolta, per ottimizzare la sostenibilità sacrificano quella economica e quella sociale. In questo contesto, il trasporto intermodale, cioè il trasporto dell’ultimo miglio, attraverso un sistema di rottura di carico - che prevede il passaggio della merce da un deposito ad un camion e poi dal camion ad una banchina portuale o ferroviaria - significa sicuramente valorizzare il trasporto, rendendolo meno caro e più sicuro”. Lo ha detto Marcello Di Caterina, vicepresidente e direttore generale di Alis, l’Associazione logistica dell’intermodalità sostenibile, alla presentazione della terza edizione di ‘Eco Festival della mobilità sostenibile e delle città intelligenti’ che si svolgerà il 16 e 17 settembre 2025 nel Centro Congressi di Piazza di Spagna. L’appuntamento è pensato per fare il punto sullo stato dell’arte della transizione ecologica nella mobilità delle persone e delle merci nel nostro Paese. L’Associazione logistica dell’intermodalità sostenibile oggi non si occupa solo di trasporto, come spiega Di Caterina: “Attraverso una serie di attività legate ai servizi, abbiamo voluto fare un focus molto importante sulla digitalizzazione e sull’intelligenza artificiale, ambiti fortemente interessati dai contributi del Pnrr per la costruzione della piattaforma logistica nazionale che” grazie ad un importante e strategico utilizzo dei dati “offrirà informazioni che serviranno ad avere una maggiore capacità di conoscenza dei ‘tappi di bottiglia’, ossia le difficoltà di trasporto inutili e i nodi da evitare, piuttosto che quelli da utilizzare”. “Siamo di fronte ad un’epoca di trasformazione totale dove, al di là degli scenari mondiali legati ai dazi da una parte e alle guerre dall’altra, i mercati sono sempre pronti ad adeguarsi alle difficoltà - conclude - ma occorre che ci sia la capacità di alimentare gli sforzi reciproci”.