(Adnkronos) - Fiorello colpisce ancora. Questa volta nel suo mirino è finita Giorgia, vittima di uno scherzo telefonico. Durante l'ultima puntata de 'La Pennicanza', il programma di Rai Radio2 condotto insieme a Fabrizio Biggio e andato in onda ieri, venerdì 6 giugno, lo showman ha sorpreso in diretta la cantante, facendo ascoltare agli ascoltatori un estratto del suo prossimo inedito, dal titolo 'L’unica'. La reazione della cantante, colta completamente alla sprovvista, è stata immortalata in un video che ha rapidamente fatto il giro dei social. "Pronto, che succede? Stavo facendo la pipì", ha risposto ironicamente Giorgia, che si trovava negli studi di X Factor al momento della chiamata. Ma il vero colpo di scena è arrivato quando Fiorello ha fatto partire una piccola parte del nuovo brano: “Oddio Fiore, ma sei matto, come hai fatto? Neanche io ce l’ho finito questo brano, come fai ad averlo?”, ha esclamato la cantante 54enne. Lo scherzo si è concluso tra le risate, con Giorgia che, divertita, ha commentato: “Tu puoi fare tutto per me, è bello, bellissimo”.
(Adnkronos) - "Viviamo tempi densi, segnati da grandi trasformazioni e forti contraddizioni. La crisi geopolitica, le guerre, i dazi introdotti dagli Stati Uniti, le spinte protezionistiche che rallentano investimenti e crescita. In Italia, la pressione fiscale resta elevata e colpisce in modo particolare la classe media, di cui siamo parte viva e attiva. I salari reali, come ha recentemente ricordato anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, hanno perso potere d’acquisto: secondo l’Istat, quasi l’11% tra il 2019 e il 2024. E i giovani, talentuosi, competenti, continuano a cercare altrove le opportunità che qui non trovano. Ma il tema più urgente, più profondo, è un altro: la bassa produttività della nostra economia. Una condizione strutturale che frena la crescita, deprime i salari e impoverisce il lavoro, anche quello qualificato". Lo ha detto Marco Ballarè, presidente di Manageritalia, nella sua relazione che ha aperto a Milano i lavori della 105ma assemblea della Federazione nazionale dei dirigenti, quadri ed executive professional del commercio, trasporti, turismo, servizi, terziario avanzato. "Perché la produttività -ha continuato Ballarè- dipende da due fattori chiave: la qualità del capitale umano e la capacità delle imprese di investire e innovare. E invece, negli ultimi anni, abbiamo assistito a un progressivo disinvestimento proprio in queste direzioni". Secondo il presidente di Manageritalia, "sono venute meno le misure capaci di stimolare l’aumento di capitale, di premiare chi assume, chi forma, chi cresce". "E il paradosso è che crescono i settori meno strategici, a basso valore aggiunto, mentre arretrano quelli che potrebbero generare sviluppo, competenze, futuro. Ed è da qui che dobbiamo ripartire: dai dati giusti, dalle scelte giuste". "Abbiamo chiesto con forza: equità fiscale, rispetto per le pensioni, attenzione per la classe media. Siamo chiamati ad accompagnare una nuova generazione di dirigenti. A dare strumenti, servizi, rappresentanza a quadri e alte professionalità che vogliono essere parte attiva del futuro. Con una proposta concreta. Un’identità chiara. Una voce netta". "Quest’anno abbiamo dimostrato che un’altra Manageritalia è possibile. Più unita, più aperta, più capace di agire e incidere. Ma il percorso è appena iniziato. Oggi vi chiedo di continuare a costruirlo insieme. Con coraggio, con spirito di squadra, con visione. Rappresentare non significa amministrare, significa ispirare. Abbiamo una missione: rafforzare il nostro ruolo nel Paese. Abbiamo una responsabilità: dare voce e valore a chi guida il cambiamento ogni giorno. Abbiamo un’occasione: fare di questa assemblea il luogo in cui ogni idea diventa impegno, ogni impegno diventa progetto, ogni progetto diventa realtà. Oggi più che mai, il Paese ha bisogno di rappresentanza. Di corpi intermedi forti, credibili, presenti. E noi possiamo esserlo. Se sapremo unire visione e concretezza. Se saremo interlocutori affidabili per le istituzioni. Se terremo insieme la nostra storia e il nostro futuro". "Il nostro compito -ha continuato Ballarè- è chiaro: difendere il valore del lavoro qualificato. Chiedere riforme eque, proporre soluzioni, non solo rivendicazioni. E allora voglio chiudere con un invito. Un invito che è anche un appello. A voi, dirigenti, consiglieri, presidenti. A voi, che rappresentate i territori. Facciamo uno sforzo in più, facciamolo insieme. Perché la nostra forza è: la coerenza, la compattezza, la determinazione". Secondo Ballarè, "in un tempo in cui tutto cambia, Manageritalia deve essere un punto fermo". "Un luogo che accoglie, una voce che si fa sentire, un progetto che guarda avanti. Grazie a tutti per l’impegno, grazie per la vostra presenza, grazie per essere parte di questa storia, che oggi compie 80 anni, ma che ha ancora moltissimo da scrivere". "Crediamo in una Cida rafforzata, ma non centralizzata. Una Cida che non entri nelle competenze delle singole Federazioni, ma che lavori su temi strategici comuni: fisco, previdenza, ceto medio, sostenibilità, welfare. Con un approccio graduale, inclusivo e rispettoso delle autonomie. Solo così la Cida potrà essere ciò che serve al Paese: una voce forte, credibile, capace di rappresentare la dirigenza nelle sedi istituzionali. È stata inoltre confermata, nel dibattito confederale, la linea che abbiamo sostenuto con coerenza e determinazione. Le Cida regionali continueranno ad esistere e agiranno come strumento di supporto alle priorità nazionali". "Questo è il nostro modello di rappresentanza: forte nei valori, concreto nelle azioni, coerente nella visione. Un modello che tiene insieme: sindacato, fondazione, confederazione, in una strategia comune per il futuro".
(Adnkronos) - I poli di Volvo Trucks non portano più rifiuti in discarica: raggiunto il traguardo zero waste to landfill nei 16 stabilimenti di proprietà Volvo Truck Center Italia presenti sul territorio nazionale. Un risultato reso possibile da un lavoro strutturato e sinergico condotto insieme a Omnisyst, partner strategico e tecnico dell’azienda da oltre sei anni. ( VIDEO ) Grazie a un approccio integrato, digitale e capillarmente monitorato, Volvo Trucks ha centrato l’obiettivo richiesto da casa madre in Svezia di zero rifiuti conferiti in discarica. In Italia, la rete produttiva è articolata e distribuita, elemento che ha rappresentato una delle principali sfide operative nel percorso verso tale obiettivo. Il risultato è stato conseguito anche grazie a Omnisyst, realtà specializzata nella gestione circolare dei residui industriali, che opera sin dal principio con un approccio orientato a semplificare la complessità normativa e organizzativa. Attraverso un modello operativo che coniuga digitalizzazione, monitoraggio continuo e prossimità logistica, Omnisyst ha messo a disposizione di Volvo Trucks un software proprietario che consente una completa digitalizzazione del processo di gestione ambientale, garantendo tracciabilità, standardizzazione e reportistica immediata. La capillarità dell’intervento è stata assicurata anche da una rete di fornitori altamente qualificati e distribuiti in modo omogeneo sul territorio, selezionati secondo un processo strutturato di qualifica e audit continuo, con logiche di multisourcing per minimizzare i rischi e garantire continuità di servizio e conformità normativa, anche nei contesti più complessi. L’evoluzione della gestione dei rifiuti nei siti Volvo Truck Center Italia mostra risultati concreti e tracciabili. Diversi stabilimenti hanno già raggiunto il 100% di rifiuti avviati a recupero, mentre negli altri la quota residua viene gestita attraverso trattamenti in D8 e D9, ovvero depurazione biologica e chimico-fisica. Si tratta di operazioni per rifiuti che non possono essere destinati direttamente al recupero, ma che consistono nella depurazione delle acque e nella stabilizzazione dei fanghi. L’alternativa a queste soluzioni, da valutare caso per caso, sarebbe la termovalorizzazione, una pratica che però comporterebbe impatti ambientali ed economici significativamente più alti. Il volume totale di rifiuti gestito dal 2019 a fine 2024 ammonta a 3.851 tonnellate. Sul fronte delle emissioni, l’impegno di Volvo Trucks è andato ben oltre la sola compensazione. Dal 2020 al 2024, sono state compensate oltre 38 tonnellate di CO2 equivalenti residuali, ma la vera sfida è stata ridurre queste emissioni alla fonte. Grazie all’ottimizzazione dei carichi di trasporto e alla selezione di impianti in prossimità, si è resa possibile una significativa riduzione delle distanze percorse e, quindi, delle emissioni. La CO2 compensata rappresenta infatti la quota residua e costantemente decrescente, calcolata grazie a un algoritmo sviluppato internamente da Omnisyst e compensata attraverso crediti certificati. Infine, uno degli elementi di maggiore complessità è rappresentato proprio dalla geografia industriale della rete Volvo Truck Center Italia, distribuita su 16 siti diversi, ciascuno con specificità operative, produttive e logistiche. In questo contesto, Omnisyst ha svolto un ruolo abilitante, promuovendo la standardizzazione delle best practice e trasferendo il know-how operativo nei vari siti per assicurare uniformità, tracciabilità e conformità normativa. La partnership operativa ha consentito di: ridurre la complessità della gestione dei rifiuti industriali; abbattere i costi indiretti, grazie alla migrazione delle attività organizzative e di monitoraggio dalla struttura Volvo Trucks alla piattaforma integrata di Omnisyst; trasformare la gestione ambientale in un asset strategico. “Questo risultato è sia un traguardo che un nuovo punto di partenza. Abbiamo costruito insieme a Volvo Trucks un modello replicabile di gestione ambientale industriale, fondato sulla digitalizzazione e sulla prossimità. Il nostro software proprietario, insieme alla rete di fornitori qualificati, ci ha permesso di garantire continuità di servizio e controllo delle performance. È la prova che sostenibilità e industria possono, e devono, procedere nella stessa direzione”, dichiara Stefano Ceresoli, District Manager Alta Lombardia Omnisyst. “Il Volvo Truck Center è una grande e complessa organizzazione con 16 sedi e circa 300 persone. Ci focalizziamo sulla soddisfazione dei clienti Vt e per questo lavoriamo costantemente al miglioramento dei nostri processi. La sicurezza dei nostri dipendenti e la sostenibilità del nostro operato sono alla base della nostra offerta. Grazie alla partnership con Omnisyst, abbiamo standardizzato la gestione dei rifiuti, ridotto le spese operative e valorizzato il nostro impegno per la tutela dell’ambiente, distinguendoci dalla concorrenza e rendendo il Volvo Truck Center un’azienda più attrattiva per chi cerca una valida opportunità di lavoro”, afferma Gabriele Nencioni, Service Director di Volvo Truck Center Italia. Infine, ogni sede può contare su una figura dedicata e strategica: l’Agente della Sostenibilità. “Questo ruolo incarna il nostro impegno concreto verso la responsabilità ambientale. Gli Agenti della Sostenibilità sono i custodi locali della nostra visione: si occupano non solo di implementare le linee guida e le indicazioni di Casa Madre, ma anche di proporre spunti di miglioramento che possano tradursi in azioni tangibili e di impatto. La loro presenza capillare garantisce un presidio costante e consapevole, rendendo la sostenibilità non un concetto astratto, ma un valore vissuto quotidianamente in ogni contesto operativo”, afferma Camilla Ridolfi, Hseq Manager di Volvo Trucks Italia