(Adnkronos) - Max Verstappen si prende un'inaspettata pole position nelle qualifiche del Gp dell'Arabia Saudita, mentre la Ferrari delude ancora. Oggi, sabato 19 aprile, il pilota olandese ha fatto segnare un incredibile 1'27"294, record della pista, e partirà dalla prima posizione affiancato in prima fila da Oscar Piastri (1'27''304), secondo con la sua McLaren e beffato dal campione del mondo in carica all'ultimo tentativo. In terza posizione la Mercedes di George Russell (1'27''407). Partirà ancora una volta dalla seconda fila anche Charles Leclerc (1'27''670), che colleziona un altro quarto posto con la sua Ferrari. Terza fila con l'altra Mercedes di Kimi Antonelli (1'27''866) e Carlos Sainz (1'28''164), finalmente a suo agio con la Williams. L'ex ferrarista precede di una posizione Lewis Hamilton (1'28''201), ovvero il pilota che lo ha sostituito a Maranello, che partirà soltanto settimo con la sua rossa. La vera grande delusione di giornata però, ancora una volta, è Lando Norris, che dopo poco più di due minuti dall'inizio del Q3, e senza nemmeno completare un giro, finisce a muro dopo aver preso con troppa velocità un cordolo: il leader Mondiale partirà dalla decima posizione, in quinta fila. A completare la top ten la Red Bull di Yuki Tsunoda, ottavo (1'28''204), e l'Alpine di Pierre Gasly, nono (1'28''367). 1. Max Verstappen (Red Bull) 2. Oscar Piastri (McLaren) 3. George Russell (Mercedes) 4. Charles Leclerc (Ferrari) 5. Kimi Antonelli (Mercedes) 6. Carlos Sainz (Williams) 7. Lewis Hamilton (Ferrari) 8. Yuki Tsunoda (Red Bull) 9. Pierre Gasly (Alpine) 10. Lando Norris (McLaren) 11. Alexander Albon (Williams) 12. Liam Lawson (Racing Bulls) 13. Fernando Alonso (Aston Martin) 14. Isack Hadjar (Racing Bulls) 15. Oliver Bearman (Haas) 16. Lance Stroll (Aston Martin) 17. Jack Doohan (Alpine) 18. Nico Hulkenberg (Sauber) 19. Esteban Ocon (Haas) 20. Gabriel Bortoleto (Sauber).
(Adnkronos) - "Abbiamo condotto un sondaggio su circa 300 pmi italiane per capire quali sono le priorità dei prossimi 12 mesi nel gestire e affrontare il clima di grande incertezza che stiamo vivendo. Negli ultimi mesi c’è stato un fattore moltiplicatore dell’incertezza dovuto in primis al tema dei dazi, ma anche alle previsioni sull’andamento del pil. Dal sondaggio emergono tre elementi: il primo è quello del contenimento della base costi per frenare la spinta inflazionistica, il secondo è quello di consolidare i ricavi cercando nuovi mercati, il terzo quello di adattarsi a questo clima di enormi incertezze". Queste le parole di Pierpaolo Mamone, consumer products sector leader Deloitte, intervenendo, questa mattina a Bologna, al seminario organizzato da Ibc, l’Associazione industrie beni di consumo, 'Industria dei beni di consumo ed evoluzione del contesto competitivo. Strumenti e soluzioni per la trasformazione digitale'. L’incontro, organizzato in collaborazione con GS1 Italy e con la stessa Deloitte, si inserisce nel piano di iniziative messe a terra da Ibc per promuovere l’innovazione delle imprese associate, in particolare piccole e medie, e rafforzare la collaborazione tra i comparti produttivo e distributivo. “La digitalizzazione - prosegue Mamone - è una delle leve principali per implementare l’innovazione, ma un’azienda su due dice che non ha avviato e non intende avviare nei prossimi mesi la trasformazione digitale. Tra i motivi ci sono gli ingenti investimenti economici e la mancanza di competenze tecnologiche interne. Si tratta di miti da sfatare perché esistono soluzioni per limitare i costi e le competenze possono essere acquisite dall’esterno”. Le piccole e medie imprese italiane dovranno poi punteranno poi “sull’organizzazione dei processi. Questo significa che l’organizzazione dovrà essere rivista per avere strutture più reattive in grado di prendere decisioni più veloci anche inserendo delle figure nuove che vanno a coprire ruoli che spesso nelle piccole aziende sono scoperti”, conclude.
(Adnkronos) - Cento team di giovani innovatori che lavorano su progetti con impatto sociale riceveranno borse di studio per sviluppare competenze e soluzioni che possano migliorare la resilienza e la sostenibilità dei sistemi alimentari, con particolare attenzione alle pratiche agricole rigenerative, alla mitigazione dei cambiamenti climatici e alle innovazioni in materia di sostenibilità degli imballaggi. L'obiettivo è aiutare, direttamente o indirettamente, 500mila persone. Sulla scia del successo di un progetto pilota lanciato in America Latina nel 2023, che ha coinvolto 20 giovani leader e di cui hanno beneficiato 130mila membri della comunità, Youth Impact: Because You Matter, iniziativa di Unesco e Nestlé, mira a espandere il suo impatto a livello globale, concentrandosi sulle sfide dei sistemi alimentari. Nestlé e l'Unesco sostengono, così, i giovani di età compresa tra i 18 e i 30 anni nello sviluppo e nel lancio di idee imprenditoriali che mirano a rendere la produzione, la lavorazione, il trasporto e il consumo di cibo più resilienti e sostenibili. Contestualmente, puntano a rafforzare le economie e a garantire tassi più elevati di occupazione giovanile. “Una forza lavoro altamente qualificata e un approvvigionamento di materie prime più resiliente sono essenziali per il successo a lungo termine di Nestlé - ha dichiarato Laurent Freixe, Ceo di Nestlé - Stiamo affrontando la sfida di nutrire una popolazione in crescita, lavorando al contempo sulle cause e sugli effetti del cambiamento climatico. Si tratta di sfide cruciali che richiedono azioni decisive. Ecco perché, per risolverle, stiamo sostenendo i giovani innovatori”. Youth Impact: Because You Matter fornirà ai beneficiari corsi di formazione e programmi di mentoring personalizzati in base alle loro esigenze e priorità. Queste attività formative saranno sviluppate in parte dalla Youth Entrepreneurship Platform (Yep) di Nestlé, che fungerà anche da hub centrale del programma di rafforzamento delle competenze, che durerà sei mesi. Il progetto si inserisce nella più ampia iniziativa Nestlé Needs Youth, che negli ultimi dieci anni ha aiutato dieci milioni di giovani ad accedere a opportunità economiche. Inoltre, rafforza l'impegno a lungo termine dell'azienda nei confronti dei giovani nell'ambito della sua rinnovata strategia, che prevede il sostegno ai ragazzi e alle ragazze per sviluppare entro il 2030 competenze che guardano al futuro, al fine di far crescere la prossima generazione di dipendenti e imprenditori agricoli e alimentari.