INFORMAZIONIScenari Immobiliari Ricerche di Mercato e Sondaggi Ruolo: Direttore Marketing Area: Marketing Management Laura Cecconello |
INFORMAZIONIScenari Immobiliari Ricerche di Mercato e Sondaggi Ruolo: Direttore Marketing Area: Marketing Management Laura Cecconello |
(Adnkronos) - E' morto all'età di 114 anni, travolto da un'auto pirata nel suo villaggio natale nel Punjab in India, quello che era considerato il maratoneta più anziano del mondo, Fauja Singh. Lo rende noto la polizia. Singh, doppia nazionalità indiana e britannica, era diventato un'icona mondiale. Ha stabilito record correndo maratone in diverse categorie di età, anche quando aveva più di 100 anni. Ha iniziato a correre tardi, all'età di 89 anni, e ha corso nove maratone complete tra il 2000 e il 2013, anno del suo ritiro. Era stato tedoforo delle Olimpiadi di Londra del 2012. L'incidente è avvenuto mentre il centenario stava passeggiando nel suo villaggio natale, Beas Pind, vicino a Jalandhar. "Sono in corso le ricerche e l'imputato verrà catturato presto", ha affermato Harvinder Singh, un alto ufficiale di polizia distrettuale. Il primo ministro indiano Narendra Modi ha definito Fauja Singh un "atleta eccezionale con una determinazione incredibile". Harmander Singh, allenatore di Fauja Singh presso Sikhs In The City, ha confermato la sua morte: "E' con grande tristezza che possiamo confermare che la nostra icona di umanità e concentrato di positività, Fauja Singh, è scomparsa in India''. Il suo club e l'organizzazione benefica Sikhs In The City dedicheranno tutti i loro eventi fino alla Fauja Singh Birthday Challenge di domenica 29 marzo 2026 a celebrare la sua vita di successi e traguardi. "Raddoppieremo gli sforzi per raccogliere fondi per costruire la Fauja Singh Clubhouse sul percorso di Ilford dove era solito allenarsi'', ha detto l'allenatore. Tedoforo delle Olimpiadi di Londra del 2012, Singh ha raggiunto diversi traguardi nel corso della sua carriera di podista, tra cui quello di essere diventato il primo centenario a completare una maratona nel 2011 a Toronto. Prima di compiere 40 anni, Singh, un agricoltore, aveva vissuto entrambe le guerre mondiali e sperimentato il trauma della Partizione. "Da ragazzo non sapevo nemmeno che esistesse la parola 'maratona'", ha raccontato Singh alla Bbc. "Non sono mai andato a scuola, né ho praticato alcun tipo di sport. Ero un contadino e ho trascorso gran parte della mia vita nei campi'', ha aggiunto, spiegando che aveva iniziato a correre proprio per affrontare il dolore. Dopo la morte della moglie Gian Kaur all'inizio degli anni '90, si era trasferito a Londra per vivere con il figlio maggiore Sukhjinder. Durante un viaggio in India, assistette alla morte del figlio minore Kuldeep in un incidente che lo lasciò devastato. Sopraffatto dal dolore, Singh trascorreva ore seduto vicino al luogo in cui suo figlio era stato cremato. Gli abitanti del villaggio, preoccupati, consigliarono alla sua famiglia di riportarlo nel Regno Unito. Tornato a Ilford, a Londra, Singh incontrò un gruppo di uomini anziani che andavano a correre insieme. Incontrò anche Harmander Singh, che sarebbe poi diventato il suo allenatore. "Se non avessi incontrato Harmander Singh, non avrei iniziato a correre la maratona", aveva dichiarato a giugno.
(Adnkronos) - E' stato pubblicato da Ismea il nuovo numero del report AgriMercati relativo al primo trimestre 2025, che fotografa una congiuntura complessivamente positiva per il settore agroalimentare italiano, a conferma della solidità del settore nonostante il contesto ancora segnato da incertezze economiche internazionali. Il trimestre in esame chiude con un recupero congiunturale del valore aggiunto agricolo (+1,4%) e un incremento dell'indice dei prezzi agricoli alla produzione (+2,3% rispetto allo stesso periodo del 2024), trainato soprattutto dai prodotti zootecnici. Un dato che rappresenta una buona notizia per le aziende agricole, poiché riflette un miglioramento delle condizioni di mercato.Nello stesso periodo, anche la produzione industriale alimentare ha segnato un +1,6%, a conferma del dinamismo della filiera e del rafforzamento della domanda, sia interna che internazionale. Le esportazioni agroalimentari italiane sono salite del 6% su base tendenziale, superando i 18 miliardi di euro, con una forte spinta da comparti chiave come formaggi, vino e caffè. Sul fronte dei consumi, la spesa alimentare delle famiglie italiane è aumentata del 3,8%, con un incremento dei volumi in settori strategici come carne, pesce, lattiero-caseari, frutta e verdura. Si tratta di un segnale importante: il consumatore continua a premiare la qualità e l'origine dei prodotti, nonostante il contesto inflattivo.Anche le aspettative degli operatori agricoli e dell'industria alimentare sono orientate all'ottimismo: il 21% degli agricoltori prevede un miglioramento dell'andamento aziendale nel secondo trimestre, mentre oltre la metà delle imprese dell'industria alimentare prevede un incremento delle vendite. Il direttore generale di Ismea, Sergio Marchi, ha dichiarato: "I dati del primo trimestre 2025 confermano la tenuta e la capacità di adattamento del sistema agroalimentare italiano. Ismea, attraverso il report AgriMercati, continua a offrire uno strumento aggiornato e di analisi trasparente, a supporto delle scelte strategiche di imprese e istituzioni".
(Adnkronos) - Nuovo record per gli energy manager, l'esperto in gestione dell'energia, nel 2024: sono 2571 le nomine totali (+19% tra il 2014-2020 e +4% 2020-2024) di cui 1752 da soggetti obbligati (+17% 2014-2020 e +3% 2020-2024). Questi i dati del Rapporto ufficiale sugli energy manager nominati in Italia, predisposto da Fire e presentato in occasione del webinar 'Presentazione del Rapporto Gli Energy Manager in Italia 2025'. "C'è stato un trend tendenzialmente crescente che si è interrotto solo fra il 2021 e il 2022 a causa della pandemia e della forte riduzione dei consumi registrata in quel periodo - spiega Dario Di Santo, direttore Fire - Appena c'è stata una ripresa, le statistiche sono tornate a salire raggiungendo nuovi record". "Complessivamente abbiamo 1869 energy manager che sono meno delle nomine perché per le realtà medio-piccole spesso un consulente opera per più soggetti, quindi ovviamente non c'è un'equivalenza fra nomine ed energy manager", osserva. Da segnalare "una continua crescita della parte femminile che è arrivata al 12%, era al 10% l'anno scorso, al 7% 3-4 anni fa" e che "un terzo delle nomine viene da soggetti non obbligati che quindi ritengono un energy manager comunque fondamentale per le loro attività". Dal punto di vista dell'inquadramento, "se parliamo dei soggetti che scelgono di nominare un proprio dipendente, vediamo che per il 28% sono dirigenti, per il 34% quadri, per il 38% hanno altre posizioni all'interno dell'azienda. Dopodiché un 33% circa delle nomine riguarda consulenti esterni. L'energia gestita è pari a 95 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio". Di Santo sottolinea nel suo intervento che "usare meglio l'energia conviene non solo in termini di bolletta: c'è la riduzione delle emissioni, sia climalteranti sia nocive, c'è il tema del miglioramento della sostenibilità, che ovviamente è importante per imprese che magari sono sottoposte agli obblighi di reportistica, e c'è il tema del miglioramento dell'uso delle risorse economiche perché chiaramente se uso meglio l'energia riduco i rischi sugli approvvigionamenti, riduco i costi, libero risorse per poter fare altro. D'altra parte in termini sistemici usare meglio l'energia mi consente di ridurre gli investimenti in nuova potenza di generazione, riduce la domanda e la dipendenza dall'estero per gli approvvigionamenti energetici e riduce anche la necessità di intervenire sulle reti di trasporto e distribuzione". Il tutto con una serie di ricadute in termini di "valore degli asset, sicurezza, continuità produttiva, produttività, conformità legislativa o ambiente". Durante il webinar è stata presentata, tra le altre, un'indagine realizzata da Fire sull'uso dell’Ia per l’energy management. Il campione contattato da Fire coinvolge fornitori di tecnologie, esperti del settore e aziende utilizzatrici di media-grande dimensione. "Il 38% delle aziende di taglia medio-grande ha implementato l'Ia nel proprio lavoro. Invece, il 56% sta valutando come può implementarla nei prossimi anni", spiega Yasaman Meschenchi di Fire. Quanto alle aree di applicazione, l'Ia viene impiegata per lo più "per monitoraggio, ottimizzazione dei consumi, manutenzione predittiva, automazione dei processi e gestione delle rete". Tra i benefici indicati, "riduzione dei costi, aumento dell'efficienza energetica, riduzione degli sprechi, riduzione del tempo necessario per fare analisi". Non mancano le sfide come la "mancanza di risorse umane con formazione adeguata e macchinari adatti, e a volte ci sono scetticismo e diffidenza verso l'Ia". In conclusione "i risultati della nostra indagine confermano che l'intelligenza artificiale è una leva strategica per migliorare l'efficienza energetica, per ridurre i costi, accelerare la transizione verso un futuro più sostenibile. Se usiamo bene l'intelligenza artificiale, possiamo sfruttare molto bene l'Ia nel nostro lavoro", conclude Meschenchi.