Laura AmbrosoneChi è: Consulente aziendale di marketing e comunicazione (libero professionista). Marketing politico/elettorale. |
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(Adnkronos) - Passo falso della Fiorentina al Franchi contro il Como. Nella 25esima giornata di Serie A, la squadra di Palladino perde 2-0 con la formazione guidata da Fabregas grazie al gol, sul finire della prima frazione, di Diao, alla quarta rete campionato da quando è arrivato nel mercato di gennaio, e alla rete di Nico Paz nella ripresa. Con questo ko i viola mancano il sorpasso alla Juventus e restano sesti a 42 punti, mentre i lombardi si portano a 25 in classifica. Partenza sprint della Fiorentina che ha subito due occasioni con Zaniolo e Gosens, e poi un'altra ancora con Zaniolo al quarto d'ora. Poi la squadra di Palladino rallenta, mentre il Como si rende pericoloso e passa in vantaggio al 41' con la rete di Assane Diao: dopo una punizione della Fiorentina respinta, il Como parte in ripartenza con Caqueret che lancia in profondità Diao. L'attaccante brucia in velocità sia Ranieri che Cataldi e poi supera De Gea in uscita per lo 0-1. A inizio ripresa la Fiorentina si presenta subito aggressiva, ma senza riuscire a scalfire la retroguardia del Como, sempre ben posizionata. Al 62' Da Cunha se ne va dopo aver rubato palla a Gudmundsson, ma arriva la superlativa chiusura di Fagioli che salva tutto. Con la Viola sbilanciata il Como ne approfitta e raddoppia al 66' con un fantastico gol di Nico Paz che si porta la palla sul sinistro e fa partire una conclusione dove de Gea non può arrivare per lo 0-2, sesto centro del giovane talento argentino in Serie A. Al 72' Como vicino al tris: Caqueret serve in profondità Diao che si accentra sul destro e va con la conclusione ma c'è un grande intervento di de Gea. La Fiorentina prova a spingere fino alla fine, ma senza trovare lo spunto giusto dei suoi attaccanti. Termina quindi 0-2 al Franchi.
(Adnkronos) - "La presentazione alle Camere della proposta di legge a cura di Alberto Gusmeroli, presidente della Commissione attività produttive e componente della Commissione finanze della Camera, e responsabile unità fisco della Lega, trova la condivisione dell’Istituto nazionale tributaristi (Int). La possibilità di pagare le cartelle in 10 anni con 120 rate mensili, di uguale importo, senza sanzioni e interessi, nonché la previsione di decadenza dalla rottamazione solo dopo il mancato pagamento di 8 rate, sono misure che rimuovono gli ostacoli contenuti nella rottamazione quater come la maxi rata e le rate mensili troppo onerose, che hanno portato alla decadenza del beneficio diversi contribuenti". E' quanto si legge in una nota dell'Int. "Quindi ben venga una rottamazione che consenta al contribuente non in regola di assolvere al pagamento di quanto dovuto”, dichiara il presidente dell’Int, Riccardo Alemanno, che puntualizza: "è evidente che i contribuenti che hanno pagato quanto dovuto alla scadenza prevista, possono, a ragione, esprimere giudizi negativi sulla rottamazione, ma sussiste un problema che va affrontato, peraltro ulteriormente gravato anche dalla necessità di rispettare gli equilibri di bilancio. Ricordo che sono anni che si cerca di ridurre il cosiddetto magazzino di crediti dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, ma rottamazioni con piani di rientro troppo elevati, hanno richiesto sempre ulteriori interventi legislativi, mi auguro che la rottamazione quinquies venga approvata con le caratteristiche annunciate e che i contribuenti interessati possano così gestire la chiusura del debito con lo Stato e contemporaneamente gestire gli impegni correnti, gravati, nonostante vari interventi in tema di imposte e contributi, da un peso eccessivo proprio di imposte e contributi". "Circa l’equità tra contribuenti in difficoltà che non hanno potuto versare il dovuto e contribuenti che non hanno voluto pagare il dovuto, ricercarla in sede di rottamazione rischia di creare problemi di tempo e di complesse verifiche, l’equità deve essere ricercata a monte dell’ iscrizione a ruolo con interventi il più possibile a ridosso del mancato pagamento, la tempestività è fondamentale per recuperare quanto dovuto, i risultati positivi delle lettere di compliance dell’ Amministrazione finanziaria ne sono la dimostrazione", conclude. Il presidente Alemanno e il consigliere nazionale Salvatore Cuomo, della commissione fiscalità dell’Int, predisporranno una memoria, in cui approfondiranno le problematiche del sistema, che presenteranno ai presidenti delle commissioni finanze di Camera e Senato, Marco Osnato e Massimo Garavaglia.
(Adnkronos) - "Abbiamo raccolto più di 400 tesi: se pensate che l'altro anno erano meno di 130 è evidente il grande interesse da parte degli studenti alle tematiche Esg". Così Luca Dal Fabbro, presidente del Gruppo Iren, in occasione della terza edizione del Premio Esg Challenge Iren, ospitato a Palazzo Madama a Torino. "Oggi premiamo le 10 tesi migliori che arrivano da tutta Italia, a ciascun tesista daremo 1.000 euro - dice - certamente è una cifra simbolica, ma attesta il fatto che vi siano stati ben 430 studenti che hanno lavorato, si sono impegnati su di un tema molto importante per Iren, ma ritengo per tutta l'economia, che è appunto il fattore Esg, quindi ambiente, sociale, buona governance". "Oggi abbiamo chiamato esperti a parlare del tema Esg, abbiamo esperti che si occupano di scienze naturali, di finanza, di economia, di sociale, per dibattere su quale sia il futuro dei fattori Esg e in generale quale sia il futuro del capitalismo italiano, tra industria, profitto, ma anche giuste esigenze di sviluppo e giustizia sociale, di attenzione a coloro che possono rimanere indietro - prosegue il presidente Dal Fabbro - Crediamo che fare impresa significhi avere una responsabilità sociale importante e non preoccuparsi solo del business. Dobbiamo riuscire a fare proprio questo: coniugare business, società, ambiente, e impatto sul territorio in modo tale da proiettarsi nel futuro e prosperare con business, da una parte, e salvaguardia dell'ambiente e buona governance dall'altra". "E' inutile fare catastrofismi, dobbiamo guardare al futuro, con ottimismo e con sano realismo - ribadisce a proposito di alcune questioni sollevate nell'ambito delle varie tavole rotonde - Il sano realismo è quello che ci impone di coniugare, quando si parla di energia e di ambiente, tre fattori: la sicurezza energetica, la competitività, quindi il costo per famiglie e imprese dell'energia, che non deve mai essere eccessivamente gravoso. E infine l'ambiente, ultimo ma non meno importante. Questi tre fattori insieme rappresentano e rappresenteranno i pilastri su cui ogni azienda che si occupa di energia e di ambiente deve lavorare per il futuro".