INFORMAZIONIKosta N. Kartsotis |
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(Adnkronos) - Tutto rinviato. Nel giorno del quarto compleanno di Diana Pifferi, la madre Alessia - già condannata all’ergastolo per l’omicidio della piccola di soli 18 mesi lasciata morire di stenti - non si presenta nell’aula della corte d’Assise d’Appello di Milano. L’avvocata Alessia Pontenani presenta un certificato medico e per legittimo impedimento alla corte non resta altro che rinviare. L'udienza si terrà il prossimo 10 febbraio e i giudici dovranno stabilire se concedere una seconda perizia psichiatrica oppure rinviare ad altra data per discussione e sentenza. La 38enne, detenuta nel carcere di Vigevano (Pavia), ritenuta capace di intendere e di volere dalla perizia disposta dal tribunale, per la difesa è "pericolosa per se stessa. L’aver 'accettato' una proposta di matrimonio, di uno sconosciuto che le ha scritto, dimostra che è fuori di testa, dimostra ancora una volta il bisogno di ricevere attenzioni e quindi la pericolosità per sé" dice l'avvocata fuori dall'aula. Per i giudici di primo grado Alessia Pifferi, che ha abbandonato nella calda estate del 2022 la figlia per ben sei giorni, è una donna mossa dal "futile ed egoistico movente di ricercare e vivere dei propri spazi di autonomia", in questo caso un lungo fine settimana con il proprio compagno, "rispetto al prioritario diritto-dovere di accudimento della propria figlia". Lasciando sola la figlia con accanto solo dell'acqua e due biberon di latte, "aveva certamente coscienza e volontà del disvalore della propria condotta" tanto da mentire alla madre e al compagno su dove si trovasse la bambina: alla prima dice di averla con sé e al compagno che la piccola si trova al mare dalla sorella. Una bugia che è costata la vita a Diana.
(Adnkronos) - Engineering, azienda leader nei processi di digitalizzazione per imprese e Pubblica amministrazione, ha accolto oggi presso il proprio data center di Pont Saint Martin una delegazione della commissione Trasporti della Camera dei Deputati, composta dal presidente Salvatore Deidda e dall’On. di maggioranza Enzo Amich della XI Commissione (firmatario di una proposta di legge sui data center). Con loro il vice presidente della Regione Val d’Aosta Luigi Bertschy. La visita è stata l’occasione per far conoscere le soluzioni tecnologiche d'avanguardia impiegate nella gestione, protezione e archiviazione dei dati del Data Center, asset strategico del Gruppo Engineering guidato da Maximo Ibarra. La struttura di Pont Saint Martin, che impiega oltre 300 lavoratori della Val d’Aosta, garantisce i più alti livelli di certificazione del settore, sostenibilità e sicurezza, permettendo, insieme con gli altri due Data Center del Gruppo situati a Torino e Vicenza, la gestione di circa 25.000 server, 250.000 postazioni di lavoro, una rete di 18.000 device, oltre 2 milioni di ticket all'anno (richieste di servizio dagli utenti) e uno spazio su disco di oltre 10 peta-byte. Rappresentata da Marco Valentini, group public affairs director e Alessandro Spigaroli, executive director cloud, Engineering ha presentato le caratteristiche del proprio data center, tra le strutture italiane più all’avanguardia, evidenziando come negli anni grazie a continui investimenti si sia puntato su qualità, sicurezza e sostenibilità per rispondere alle esigenze dei clienti e dei partner. A conferma dell’eccellente livello di efficienza energetica, raggiunto grazie a importanti interventi di efficientamento dei sistemi di refrigerazione effettuati negli ultimi anni, nel 2023 il data center di Pont Saint Martin ha registrato una importante riduzione del proprio pue (power usage effectiveness), il parametro che misura la sostenibilità energetica della struttura. Tra i benefici ottenuti dai nuovi assetti impiantistici del Data Center va anche ricordato l’azzeramento dei consumi di metano nel corso dell’anno: una parte del calore dell'acqua del circuito di ritorno viene infatti recuperata ed impiegata per il riscaldamento degli uffici, portando al completo spegnimento dell’impianto di riscaldamento a gas. Il vice presidente della Regione Bertschy ha enfatizzato come la collaborazione con il Gruppo Engineering costituisca da anni un punto di riferimento per lo sviluppo del territorio. Fabio Momola, executive vice president Engineering, dichiara: “Ringraziamo il presidente Deidda, Amich ed il vice presidente Bertshcy per la loro visita presso il Data Center di Pont-Saint-Martin, che, insieme agli altri due data center di Vicenza e Torino, rappresentano il cuore pulsante dell’evoluzione digitale dei nostri clienti e sono fondamentali per la gestione sicura ed efficiente dei dati, sia per il settore pubblico che per quello privato. Questa visita conferma l’importanza di un dialogo costante tra il mondo industriale e quello politico per costruire insieme un futuro digitale più sostenibile e inclusivo”.
(Adnkronos) - L'olio di palma sostenibile coniuga innovazione tecnologica, qualità, sicurezza alimentare, sostenibilità ambientale e sociale. E' quanto emerso dal talk 'Olio di palma sostenibile: oltre i falsi miti, la soluzione che garantisce qualità, sicurezza e rispetto per le foreste e le persone', organizzato da Assitol e Unione Italiana per l’Olio di palma sostenibile al Sigep di Rimini, il Salone Internazionale Gelateria, Pasticceria, Panificazione artigianali. “Purtroppo c'è più di un falso mito sull'olio di palma ma sono tutti facilmente smantellabili - spiega Vincenzo Tapella, presidente dell'Unione italiana per l'olio di palma sostenibile - Il primo riguarda l'olio di palma certificato sostenibile che in realtà proviene da zone non deforestate. Quindi dire che l'olio di palma distrugge le foreste, attualmente è un errore. Un altro falso mito riguarda la sicurezza, secondo cui nell'olio di palma sarebbero presenti contaminanti. Non è vero, in quanto esiste una legislazione comunitaria che fissa dei limiti per tutti gli oli e grassi, per cui l'olio di palma che è in circolazione deve rispettare questi parametri. Altri discorsi sono smontabili”. In più una delle caratteristiche principali di questo olio, secondo gli esperti, è la resa per ettaro, molto superiore alle altre colture da olio. "Pensando al futuro - continua Tapella - siamo 8 miliardi di persone sulla Terra, dovremmo arrivare a 10 miliardi nei prossimi anni, per cui ci saranno nuove bocche da sfamare. L'olio di palma, grazie alla sua resa di quasi 4 tonnellate per ettaro, può permettere di non aumentare le aree deforestate, lavorando sull'incremento della resa”. Giorgio Donegani, tecnologo alimentare ed esperto di nutrizione intervenuto al talk, ricorda come "la campagna di demonizzazione contro l'olio di palma abbia avuto successo non per le verità che andava a raccontare ma per il tono con cui andava a proporre delle mezze verità, delle falsità oggettive, facendo leva su paure, anche molto forti, riguardanti la salute e la qualità del prodotto". “L'olio di palma è talmente versatile - prosegue l'esperto per cui le sue frazioni si possono utilizzare sia per realizzare ottime creme sia per prodotti da forno. Purtroppo uno degli esiti di questa demonizzazione, che ha portato a una diminuzione molto forte dell'olio di palma nell'uso industriale, è stata una minor durabilità e qualità dei prodotti senza alcun guadagno, né nutrizionale né dal punto di vista della sicurezza", conclude. Andrea Carrassi, direttore generale di Assitol (Associazione italiana industria olearia), tra i fondatori dell’Unione Italiana per l’olio di palma sostenibile, sottolinea il ruolo della sostenibilità dei prodotti oleari impiegati dall'industria nel nostro Paese. “Come associazione spingiamo molto sulla sostenibilità dei prodotti, sia l'olio di palma ma anche tutti gli altri oli e grassi, perché fanno bene anche all'ambiente oltre che ai consumatori. I nostri prodotti sono principalmente sostenibili perché crediamo in un miglioramento ambientale che è il trend che segue la Commissione europea ed è necessario continuare così. La legislazione Europea per fortuna è molto forte, in Italia ci sono numerosi controlli che permettono di vedere se il prodotto è 'compliant' con la normativa vigente e quindi il consumatore può stare sereno”, conclude Carrassi.