(Adnkronos) - Potrebbe essere il principe William a rappresentare la famiglia reale britannica ai funerali di Papa Francesco, che si svolgeranno sabato 26 aprile nella Basilica di San Pietro. Lo ha dichiarato l'esperto reale Ian Pelham Turner a Fox News Digital. Lo stesso re Carlo III partecipò ai funerali di papa Giovanni Paolo II l'8 aprile 2005, quando era ancora principe e primo in linea di successione al trono. In onore del Pontefice, morto ieri mattina lunedì 21 aprile a 88 anni, le bandiere dell'Unione sono state esposte a mezz'asta nelle residenze reali dove non soggiornava re Carlo. In seguito alla notizia della morte di Bergoglio, Charles - che insieme alla regina Camilla aveva avuto un breve incontro in Vaticano due settimane fa - ha espresso la sua "profonda solidarietà" alla Chiesa cattolica e a tutti coloro che piangono questa grave perdita. "Mia moglie ed io siamo profondamente addolorati nell'apprendere della morte di Papa Francesco", ha detto Sua Maestà in una dichiarazione a nome suo e della regina Camilla. "Tuttavia, i nostri cuori oppressi sono stati in qualche modo alleviati sapendo che Sua Santità ha potuto condividere un augurio pasquale con la Chiesa e il mondo che ha servito con tanta devozione durante tutta la sua vita e il suo ministero". "Sua Santità sarà ricordato per la sua compassione, la sua preoccupazione per l'unità della Chiesa e per il suo instancabile impegno per le cause comuni di tutti gli uomini di fede e di coloro che, per buona volontà, operano per il bene degli altri", ha proseguito re Carlo. "La sua convinzione che la cura del Creato sia un'espressione esistenziale della fede in Dio ha trovato eco in tantissime persone in tutto il mondo. Attraverso il suo lavoro e la sua cura per le persone e per il pianeta, ha toccato profondamente la vita di tantissime persone". "La Regina e io - prosegue il sovrano - ricordiamo con particolare affetto i nostri incontri con Sua Santità nel corso degli anni, e siamo stati profondamente commossi di aver potuto fargli visita all'inizio del mese. Inviamo le nostre più sentite condoglianze e la nostra più profonda solidarietà alla Chiesa che ha servito con tanta determinazione e alle innumerevoli persone in tutto il mondo che, ispirate dalla sua vita, piangeranno la devastante perdita di questo fedele seguace di Gesù Cristo".
(Adnkronos) - E' stata presentata oggi a Roma la Rete Politecnica di Alta Competenza, promossa da Terna in collaborazione con il Politecnico di Torino, il Politecnico di Milano e il Politecnico di Bari. All’evento, organizzato presso la sede del Gruppo, ha partecipato Stefano Paolo Corgnati, Rettore del Politecnico di Torino, Donatella Sciuto, Rettrice del Politecnico di Milano, Francesco Cupertino, Rettore del Politecnico di Bari, e Daniele Amati, Direttore Risorse Umane di Terna. Con la Rete Politecnica di Alta Competenza è stata avviata una stretta sinergia tra le competenze del gestore della rete elettrica nazionale e dei singoli Politecnici, finalizzata alla ricerca, all’innovazione e all’alta formazione a beneficio della sicurezza e della resilienza della rete e del sistema elettrico. "La transizione energetica va affrontata in termini sia strategici che tattici, richiedendo investimenti sia infrastrutturali che di formazione di competenze, poiché include svariati aspetti di tipo scientifico, tecnologico e normativo", commenta Stefano Paolo Corgnati, Rettore del Politecnico di Torino. "Le università tecnologiche come i Politecnici possono, e devono, quindi mettersi a disposizione della comunità per creare, attraverso reti sinergiche, competenze specifiche trasversali in modo da catalizzarle per arrivare a raggiungere più rapidamente questa transizione. Si tratta dunque per noi di una straordinaria occasione di collaborazione, altamente qualificata, che mette al centro l’alta formazione, per il nostro Ateneo legata strettamente all’attività di ricerca, in questo caso al servizio del sistema elettrico del Paese", aggiunge. "Questa iniziativa rafforza un rapporto consolidato tra il Politecnico di Milano e Terna, impegnati in diversi ambiti di ricerca, come la gestione dei sistemi elettrici con grandi apporti da fonti rinnovabili e la stabilità delle reti elettriche di potenza", sottolinea Donatella Sciuto, Rettrice del Politecnico di Milano. "Di fronte al cambiamento epocale che investirà il settore energetico e il mercato del lavoro nei prossimi decenni, la formazione rappresenta un elemento centrale per garantire la competitività del settore industriale e richiede azioni congiunte capaci di incidere in profondità. Ecco perché l’iniziativa di Terna che unisce i tre politecnici, al centro dell’accordo, apre la strada a un nuovo modello di collaborazione in cui il Politecnico di Milano crede fortemente", spiega. "Oggi facciamo un importante passo in avanti nella cooperazione tra università - commenta Francesco Cupertino, Rettore del Politecnico di Bari - per offrire una nuova formazione d’eccellenza agli studenti italiani, ma soprattutto rafforziamo l’ecosistema dell’innovazione, nel settore chiave dell’energia. Sui nuovi sistemi di approvvigionamento energetico - aggiunge - si gioca infatti una partita decisiva, per la competitività del Paese nei prossimi anni. Come Politecnico del centrosud Italia, vogliamo cogliere tutte le opportunità per uno sviluppo sostenibile dell’industria e per l’occupazione qualificata dei laureati". "La collaborazione che abbiamo oggi annunciato è la conferma della volontà del Gruppo di continuare a investire nella formazione di nuove competenze e capacità in grado di contribuire alla realizzazione della Duplice Transizione, Energetica e Digitale. La Rete Politecnica di Alta Competenza realizza una sinergia d’eccellenza e rappresenta una importante opportunità formativa per i giovani, grazie al contributo scientifico dei Politecnici di Torino, Milano e Bari", sottolinea Daniele Amati, Direttore Risorse Umane di Terna. Nell’Anno Accademico 2025-2026 verrà inaugurata la prima edizione del Master Universitario di II livello “Innovazione nei Sistemi Elettrici per l’Energia”, istituito al fine di ricercare competenze specialistiche per il settore elettrico, formando figure professionali qualificate che potranno essere inserite nei processi di selezione e recruiting di Terna. In particolare, grazie al Master saranno creati profili altamente specialistici nel settore ingegneristico per le seguenti qualifiche professionali: esperti in impianti e tecnologie, esperti in asset management, esperti in sistemi elettrici di potenza ed esperti in mercato e regolazione. Il Master, che avrà la durata di 12 mesi, prevede, per ogni studente, un impegno complessivo di 1.500 ore e l’acquisizione di 60 Crediti Formativi Universitari (Cfu). Le attività didattiche saranno articolate in corsi su tematiche specialistiche dell’Ateneo, in corsi di indirizzo curati da Terna e in esperienze pratiche. La Rete Politecnica di Alta Competenza, sotto il coordinamento del Comitato di Indirizzo, prevede la realizzazione di singoli progetti di collaborazione nelle aree Ricerca e sviluppo, Open innovation, Educazione e formazione, Social Impact, declinati, in particolare, nei seguenti ambiti: Gestione di sistemi elettrici zero-carbon a bassa inerzia; Tecnologie applicate all’esercizio, alla pianificazione e strategie di sistema; Protezione, automazione e controllo dei sistemi elettrici; Interazione del sistema con il mercato elettrico; Nuove tecnologie per applicazioni in contesto operativo; Competenze It e di programmazione; Operational improvement e asset optimization per la resilienza ed efficienza della rete; Digitalizzazione e sostenibilità. Nell’ambito dei progetti formativi per lo sviluppo di nuove competenze nel settore dell’energia, Terna ha anche prorogato il Master “Digitalizzazione del sistema elettrico per la transizione energetica”, promosso dal Gruppo in collaborazione con le Università degli Studi di Cagliari, Palermo e Salerno, nell’ambito del progetto Tyrrhenian Lab. Il Master, che nelle tre prime edizioni ha visto la partecipazione di oltre 150 giovani, potrà contare su ulteriori due edizioni, fino al 2027. Il progetto ha un impatto positivo anche in termini di efficacia occupazionale e valorizzazione dei territori.
(Adnkronos) - “Venezia è una capitale del mondo dentro una laguna, un caso unico, in un ambiente transeunte e mutevole. È l’opera dell’intelligenza di una comunità di pescatori e commercianti che hanno prodotto resilienza, cultura e potere proiettando questa città nel mondo. Oggi Venezia è anche la città costiera più sicura rispetto al fenomeno globale dell’innalzamento del medio mare, grazie al Mose, opera eccezionale frutto dell’intelligenza e dei saperi emersi da questo territorio che ora si pone come esempio per tutto il mondo”. Così Renato Brunetta, presidente della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità - Venice Sustainability Foundation (Vsf) intervenendo oggi a Ca’ Giustinian, sede veneziana della Biennale, nel corso della presentazione del progetto speciale 'Intelligent Venice: la più antica città del futuro' per la Biennale Architettura 2025. “Nella Biennale di Architettura quest’anno raccontiamo la storia di Venezia e dunque della più grande opera architettonica del mondo con un progetto espositivo costituito da ore e ore di filmati, centinaia di cartografie, simulazioni e prodotti interattivi. Tutto ospitato all’interno di cinque absidi nella Tesa dell’Isolotto sulla Darsena Grande dell’Arsenale e visitabile a partire dal prossimo 10 maggio”, spiega.