(Adnkronos) - Gli Houthi nello Yemen subiranno la stessa sorte di Hamas e Hezbollah, gli altri nemici di Israele colpiti duramente. E' il messaggio che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha inviato nella cerimonia dell'accensione delle candele di Hanukkah per i dipendenti dell'ufficio del Primo Ministro a Gerusalemme. "Accendiamo la prima candela di Hanukkah per commemorare la vittoria dei Maccabei di allora e la vittoria dei Maccabei di oggi", ha detto il premier. "Come abbiamo fatto allora, colpiamo gli oppressori e coloro che pensavano di tagliare il filo della nostra vita qui, e questo varrà per tutti. Anche gli Houthi impareranno ciò che Hamas, Hezbollah, il regime di Assad e altri hanno imparato, e anche se ci vorrà del tempo, questa lezione sarà appresa in tutto il Medio Oriente", ha aggiunto. Il messaggio di Netanyahu è arrivato alla fine di una giornata in cui le forze israeliane (Idf) hanno intercettato un missile lanciato dallo Yemen prima che entrasse nello spazio aereo israeliano. Si tratta, denunciano le Idf, del quinto attacco del genere in una settimana. E le sirene dell'allarme antiaereo sono tornate a suonare in aree del centro e del sud di Israele. Non sono state segnalate conseguenze per la caduta di frammenti del missile intercettore, mentre i soccorritori hanno riferito di nove persone rimaste ferite mentre correvano nei rifugi. Il portavoce degli Houthi dello Yemen, Yahya Saree, ha rivendicato una risposta "all'aggressione israeliana a Gaza", un'azione - descritta via X come "un'operazione di successo" - a "sostegno del popolo palestinese". Gli Houthi minacciano altri attacchi "fin quando continuerà l'aggressione israeliana a Gaza" e fin quando "non finirà l'assedio a Gaza". Più tardi, un drone lanciato dallo Yemen è caduto in territorio israeliano, in una zona aperta vicina al confine con la Striscia. "Abbiamo attaccato tre volte gli Houthi in Yemen. Continueremo ad aumentare l'intensità e il ritmo degli attacchi finché necessario". Lo ha detto il capo dell'Aeronautica israeliana, Tomer Bar, come riporta il sito di notizie israeliano Ynet che in precedenza rilanciava notizie di Asharq Al-Awsat secondo cui gli Houthi dello Yemen si aspetterebbero un attacco israeliano "diverso dai precedenti".
(Adnkronos) - "Ringrazio di cuore il Ministro Tajani per questo incontro che sancisce l’avvio di un progetto di collaborazione tra Ministero degli Esteri e Fondazione Bracco per la promozione della lingua e della cultura scientifica nelle nostre scuole italiane all’estero. E ringrazio, in particolare, l’Ufficio V della Direzione Generale per la diplomazia pubblica del Ministero per l’aiuto concreto che ci sta dando. Il nostro obiettivo è diffondere la cultura scientifica e la parità di genere nelle scuole italiane all'estero. È bello che il lancio di questo progetto rivolto a studenti e studentesse giovanissimi avvenga nell’ambito della seconda edizione della Conferenza Nazionale dell’export e dell’internazionalizzazione delle imprese che il Ministro ha voluto organizzare a Milano per rafforzare il rapporto diretto tra la nostra rete diplomatica e le aziende. Con queste dichiarazioni la presidente della Fondazione Bracco, Diana Bracco è intervenuta a margine della firma dell’accordo con il ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale Antonio Tajani grazie al quale il "progettoDiventerò nel mondo", ideato dalla Fondazione per sostenere la formazione di giovani studenti, varcherà i confini italiani ed arriverà nel 2025 nelle scuole italiane statali di Zurigo, Parigi, Barcellona, Madrid, Atene, Istanbul, Addis Abeba e, a seguire, in più di 40 scuole paritarie diffuse nei cinque continenti. La dottoressa Bracco, poi, spiega: "Il Gruppo Bracco è leader globale nel settore dell'imaging diagnostico e conosce bene l'importanza di fare Sistema per avere successo all'estero. Il “ProgettoDiventerò nel mondo” di Fondazione Bracco amplifica l’impegno per la formazione dei giovani con anche l'obiettivo di stimolare la riflessione sull’importanza delle materie STEM e favorire i percorsi scientifici al femminile".
(Adnkronos) - “La Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità nasce per attrarre investimenti sostenibili a Venezia. È l’unica maniera per salvare una città, salvata dalle acque grazie al Mose, ma che va salvata anche dal punto di vista economico. Per far questo occorrono investimenti nel futuro che abbiano come obiettivo l’energia, l’ambiente, la sostenibilità urbana. Abbiamo messo insieme 47 soci, le più grandi istituzioni scientifiche della città, le accademie, le università, il Cnr e le più grandi aziende e multinazionali italiane e straniere. Va salvata la città della gente, bisogna tenere e attrarre a Venezia i giovani attraverso campus universitari e laboratori”. Sono le parole di Renato Brunetta, presidente della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità/ Venice Sustainability Foundation - Vsf, in occasione dell’incontro con i media per fare il punto sulle attività svolte da Vsf nel 2024 e sulle progettualità future. “Questa è la nostra missione - conclude Brunetta - Ci stiamo riuscendo ed è un lavoro fondamentale che durerà decenni. Possiamo raccontarlo al mondo affinché il mondo lo possa riprodurre. È una grande soddisfazione avere dentro la fondazione il meglio delle industrie e delle istituzioni italiane”.