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(Adnkronos) - E' una famiglia di 400 persone quella che si è sefuta tavoli allestiti nella basilica di Santa Maria in Trastevere per il pranzo di Natale della comunità di Sant'Egidio. Qui, dove 42 anni fa si era appena in venti, tra bisognosi e volontari, si ripete come da tradizione un banchetto che non ha confini, al quale partecipano senza fissa dimora ed ex senza fissa dimora che hanno trovato una sistemazione grazie alle opere della comunità, anziani, famiglie in difficoltà, ma anche rifugiati venuti coi corridoi umanitari e oggi perfettamente integrati nel tessuto sociali, in una tavolata in cui si confonde chi aiuta e chi è aiutato. All’inizio del Giubileo sono 80mila le persone a pranzo in Italia e 250mila in tutto il mondo per un forte messaggio di pace e solidarietà. E' un Natale che supera la rassegnazione e la solitudine, fanno sapere dalla Comunità di Sant'Egidio, una grande festa che, a partire da Santa Maria in Trastevere dove nel 1982 si tenne il primo pranzo di Natale con i poveri, si svolger in tanti altri quartieri della capitale e in un centinaio di città italiane. Lo stesso appuntamento, nel giorno di Natale, viene vissuto in una settantina di paesi del mondo, con 250mila invitati. Per il banchetto della festa, in cui le persone della Comunità si siedono a pranzo con gli invitati, previsto il menù tradizionale: lasagne, polpettone, lenticchie, dolci natalizi. Una tavola in cui si confonde chi serve e chi è servito e in cui ciascuno riceverà un dono personalizzato, come avviene in ogni famiglia. Tutte le iniziative previste sono possibili grazie al sostegno di numerosi volontari e al numero solidale 45586 (attivo fino al 29 dicembre), per lanciare un forte messaggio di speranza non solo a chi vive difficoltà personali e familiari, ma a tutti in un tempo segnato da profonde crisi in diverse parti del mondo e da troppe guerre. Numerose le iniziative solidali che si stanno organizzando, per tutto il periodo natalizio, con distribuzione di pasti e regali, anche nelle carceri italiane, come a Roma, il 26 dicembre, a Rebibbia e a Regina Coeli, dove verranno portate lasagne e regali.
(Adnkronos) - Si chiude l'anno del decennale e si apre un 2025 denso di novità con nuove aperture in programma, in Europa e negli Stati Uniti, per Moxy Hotels, parte del portfolio di oltre 30 brand Marriott Bonvoy. Un brand innovativo, che combina stile e design tipici dei boutique hotel, a prezzi abbordabili, lanciato a settembre 2014 con l’apertura di Moxy Milan. In dieci anni, Moxy Hotels ha ridefinito l'esperienza di ospitalità e le regole del soggiorno alberghiero convenzionale, guardando alla prossima generazione di viaggiatori, con il suo design industriale, spazi comuni animati e una programmazione sempre viva. L'esperienza non convenzionale inizia con il check-in e prende vita in spazi pubblici sociali, per proseguire nelle camere da letto smart. Oggi il brand si è affermato nel segmento upper-midscale lifestyle, con 89 alberghi operativi in 18 destinazioni europee, che rappresentano il 60% del suo portfolio globale. Nel mondo sono oltre 135 le proprietà aperte in 25 Paesi e, per celebrare questo importante anniversario, ha annunciato che sta per raggiungere il traguardo dei 100 hotel in Europa entro la fine del 2025, con l'aggiunta prevista di 17 strutture, tra cui le nuove aperture in mercati inediti quali Spagna, Turchia e Lussemburgo. Fresco di inaugurazione il Moxy Barcelona, nel vivace quartiere di Sants, che segna l'ingresso del brand in Spagna: con 414 camere, il design fonde i tradizionali mosaici di ceramica catalani trencadís con lo stile industrial chic di Moxy, creando un ambiente colorato e contemporaneo che incarna lo spirito del luogo. Altro debutto la Turchia, con l'apertura di Moxy Istanbul Beyoğlu (nello storico edificio Afrikahan, a pochi passi da Piazza Taksim), seguito dal Moxy Izmir. Il brand è sbarcato anche in Lussemburgo, con l'inagurazione del Moxy Luxembourg Airport, dotato di 130 camere, all'interno dello Skypark Business Center presso l'aeroporto e direttamente collegato al terminal tramite una passerella interna. Il brand prevede, inoltre, di espandere la propria presenza in Francia, Italia, Portogallo, Irlanda, Belgio, Polonia, Serbia e Germania entro la fine del 2025. Grande attesa per le aperture previste in Italia con Moxy Pompei e Moxy Verona. In Francia, Moxy Annecy, seguito da Moxy Nice, e in Germania Moxy Kupferzell, Hohenlohe. E Moxy prevede di aprire il suo quinto hotel in Polonia con Moxy Warsaw City. In Irlanda arrivano Moxy Dublin Docklands e Moxy Cork. Moxy è poi pronto ad aprire il suo terzo hotel in Portogallo: Moxy Alfragide Lisbon. Moxy Brussels Airport e Moxy Antwerp ne rafforzeranno la presenza in Belgio. Il secondo hotel in Serbia sarà il Moxy Belgrade Skadarlija Downtown. Mentre in Svizzera è prevista l’apertura di Moxy Zurich, Letzigrund. "L'espansione di Moxy in tutta Europa riflette le aspirazioni e le aspettative della prossima generazione di viaggiatori. Le nostre aperture rimarranno fedeli alle origini del brand e si concentreranno su una narrazione di design local in ogni spazio comune, assicurando che ogni hotel si senta radicato nella cultura locale", ha affermato Sandra Schulze-Potgieter, vicepresident Premium & Select Brands Europe, Middle East and Africa, Marriott International. Per oltre un decennio, Moxy Hotels ha sfidato lo status quo dei soggiorni alberghieri tradizionali in Europa, dal check-in al bar con un c/mocktail omaggio all’arrivo alla valorizzazione della valenza sociale degli spazi comuni dell’hotel dalla mattina alla sera. Con ciascuno dei suoi hotel, Moxy mira a essere un punto nevralgico sociale della destinazione, innescando l'impegno della comunità locale e promuovendo la connessione tra viaggiatori d'affari e di piacere, così come con la gente del posto. "Festeggiamo il decimo anniversario di Moxy Hotels orgogliosi di come la visione audace del brand abbia trovato uno straordinario riscontro nei viaggiatori di tutta Europa. Con piacere notiamo una forte domanda di esperienze di ospitalità nella regione che siano stylish ma a tariffe ragionevoli. I nostri ambiziosi piani di espansione per Moxy non sono capillari in senso geografico ma più alla ricerca delle destinazioni che ben comprendano lo spirito giocoso tipico del brand", ha sottolineato afferma Jerome Briet, Chief Development Officer Europe, Middle East & Africa, Marriott International. Il design è un elemento di differenziazione chiave per il brand da sempre, con camere smart e spazi eclettici che offrono agli ospiti la possibilità di divertirsi durante il loro soggiorno. Il successo dietro il design di Moxy è stato l'attenzione rivolta a incoraggiare ogni hotel ad aggiungere i propri componenti di stile unici come autentici cenni local, pur rimanendo fedeli alla narrazione comune del brand. Pensato appositamente per i viaggiatori moderni, Moxy Hotels ha introdotto anche il Moxy Guestbook, diventando uno dei primi marchi a sfruttare i contenuti generati dagli utenti in una piattaforma interattiva digitale in ogni struttura nel mondo. Un format che lo rende al tempo stesso globale e si ritrova anche negli indirizzi Oltreoceano, dove pure il brand è in piena espansione. Negli Stati Uniti, infatti, nel 2025 sono previste una serie di aperture che rappresentano lo sbarco in altrettanti Stati: Moxy Charlotte Downtown (North Carolina), Moxy Allentown (Pennsylvania) e Moxy Fayetteville (Arkansas). E in Canada aprirà il Moxy Montreal (il primo in Quebec). Sempre gettonatissime le strutture di New York, a cominciare dalla prima, Moxy Times Square, cui hanno fatto seguito Moxy Chelsea e Moxy East Village, e poi Moxy Lower East Side, Moxy Downtown e, fra gli ultimi arrivati, Moxy Brooklyn Williamsburg. Ognuno dei Moxy Hotels newyorchesi riflette le caratteristiche del quartiere in cui è nato. Basta vedere, ad esempio, il Moxy East Village, situato sulla East 11th Street tra la Third e la Fourth Avenue, di fronte alla leggendaria sala da concerti Webster Hall. E' pensato come una linea del tempo verticale, che segue le diverse fasi della storia del quartiere: dai primi insediamenti fino ad oggi, passando per il periodo punk. Il design è ispirato all’archeologia urbana: i 13 piani rendono omaggio al passato e al presente dell’East Village, oltre che al suo futuro. Il design degli interni è stato curato dal Rockwell Group, mentre l’architettura da Stonehill Taylor. I desk per il check-in sono opera dell’artista locale Michael Sanzone, costruiti con materiali e oggetti di recupero, mentre l’alternarsi di graffiti e segni grafici ricorda gli strappi dei poster pubblicitari, quando vengono rimossi dalle facciate degli edifici. Come in tutti i Moxy Hotels, le 286 camere sono state progettate con cura per ottimizzare gli spazi e adattarsi alle esigenze degli ospiti in maniera flessibile. Ogni stanza propone opere commissionate appositamente all’artista di New York Xan Padrón, con fotografie in time lapse di cittadini newyorkesi ripresi mentre si muovono per le strade dell’East Village. L’hotel offre spazi per il co-working, ristorante, bar e un’ampia offerta culturale. L'Alphabet Bar & Café, nella lobby, è il cuore sociale di Moxy East Village e comprende area bar, terrazza, lounge per il co-working e sale riunioni. Gli ospiti possono consultare gratuitamente i libri proposti in un carrello dell’iconico Strand Bookstore e ascoltare un vinile dalla collezione in collaborazione con la vicina Academy Records, rappresentativa della musica dell’East Village. Fiore all’occhiello di Moxy East Village è Cathédrale, il ristorante franco-mediterraneo cui si accede dalla lobby scendendo una scala che ricorda le uscite di emergenza tra gli edifici nell’East Village. La sala da pranzo è sovrastata dalla scultura teatrale in rete metallica dell’artista italiano Edoardo Tresoldi, che offre l’effetto di un grande soffitto a volta. Successivamente, all'ultimo piano, è stato aggiunto il rooftop bar, ispirato ai tipici giardini posti sul retro delle abitazioni newyorkesi, con luci pendenti, piante rampicanti, arredi colorati e un tetto retrattile che permette l'uso in ogni stagione. Dietro al bancone, le bottiglie di liquore esposte in casse di plastica per il trasporto del latte, come quelle che si vedono sui marciapiedi dell’East Village.
(Adnkronos) - Axpo ha annunciato oggi l’accordo per l’acquisizione di nuovi progetti per la produzione di biometano in Italia. Situati in Sicilia, gli impianti produrranno ciascuno circa 45 GWh di energia rinnovabile l’anno e saranno operativi nella seconda metà del 2026. La costruzione delle strutture inizierà nei primi mesi del 2025. L’annuncio conferma l’impegno di Axpo nella produzione di biometano nel Paese, dopo l’ingresso nel mercato italiano avvenuto a settembre 2024. L’accordo è stato chiuso a metà dicembre 2024, con le parti che hanno concordato di non comunicare i dettagli in merito al prezzo di vendita. Un impianto sarà costruito sulla costa occidentale della Sicilia, a Mazara del Vallo, e un altro sarà realizzato a Paternò, vicino Catania, sulla costa orientale - fa sapere Axpo - La società Atzwanger, in collaborazione con BiHcon, è già stata selezionata come partner per l’ingegnerizzazione, l’approvvigionamento e la costruzione degli impianti con l’avvio dei lavori a gennaio 2025. Gli impianti utilizzeranno principalmente scarti provenienti da aziende agricole e imprese locali, producendo gas carbon-neutral a emissioni zero che sarà immesso nella rete nazionale italiana. “Axpo sta perseguendo una strategia di crescita ambiziosa per il biogas in tutta Europa, e stiamo facendo progressi significativi - spiega l’Head of Biogas International di Axpo, Véronique Abrate - Dopo aver annunciato progetti in Portogallo, Italia e Polonia quest’anno, questi nuovi impianti, il quarto e il quinto, contribuiranno a dare ulteriore impulso alla transizione energetica”. Per il presidente di Axpo Italia, Salvatore Pinto, "le tecnologie energetiche innovative, come il biometano, rappresentano una risorsa chiave per accelerare la transizione energetica. La produzione di biometano facilita la creazione di nuove opportunità economiche a livello locale, stimolando l'occupazione e supportando le imprese agricole. Questi progetti evidenziano una strategia di crescita nel settore da parte del Gruppo Axpo che vede ancora una volta il nostro Paese giocare un ruolo da protagonista". Axpo vanta una lunga esperienza nella gestione di impianti a biomassa e biogas. In Svizzera è attivo nella fermentazione a secco dei rifiuti organici, con 15 impianti di biogas che producono energia rinnovabile e fertilizzanti naturali ricchi di sostanze nutritive. In Spagna, l’impianto di Torre Santamaría inietta attualmente 26 GWh di biometano nella rete gas ogni anno e si pianifica di quadruplicarne la produzione fino a 115 GWh. Ad aprile 2024, Axpo è entrata nel mercato del biogas in Portogallo con un progetto da 15 GWh che dovrebbe entrare in funzione entro la fine del 2025. In autunno 2024, ha inoltre avviato la sua attività nei mercati del biometano in Italia e Polonia.