(Adnkronos) - Lorenzo Musetti sconfitto da Carlos Alcaraz e eliminato dalle Atp finals. L'azzurro oggi 13 novembre cede allo spagnolo, numero 1 del mondo, che si impone per 6-4, 6-1 e chiude il Gruppo Connors al comando con 3 vittorie in altrettanti match. Musetti, alla seconda sconfitta in 3 partite, non riesce a conquistare il secondo posto e la qualificazione alle semifinali. Con Alcaraz, che conserva il primo posto nel ranking Atp a prescindere dall'esito finale del torneo, avanza Alex De Minaur: l'australiano, con la vittoria sullo statunitense Taylor Fritz, passa per il quoziente set. Il pubblico della Inalpi Arena è tutto per Musetti, ma gli applausi arrivano anche per il numero uno al mondo. Questione di sportività. Il primo set scorre on serve fino al 4-4. Alcaraz è come al solito solido al servizio e nei suoi turni di battuta si gioca poco. Lorenzo si difende e tiene botta, ma è costretto a cedere nel decimo game. Quello decisivo. Lo spagnolo chiude il primo parziale sul 6-4 in tre quarti d’ora. Musetti accusa il colpo e perde brillantezza all’inizio del secondo set. Dopo un primo turno di battuta tenuto a fatica, l’azzurro subisce il break nel quarto game e lo spagnolo lo consolida subito con il game del 4-1, chiuso annullando due palle break. Poi un altro break, che chiude il match sul 6-4 6-1. Per Alcaraz è un successo che vale doppio, accompagnato dalla coppa del numero uno. Per le Atp Finals si tornerà in campo domani, venerdì 14 novembre. Intorno alle 14, Sinner sfiderà Shelton. In serata, Zverev-Auger Aliassime vale le semifinali.
(Adnkronos) - Roma, cuore antico di memorie millenarie, respira oggi una nuova promessa di qualità nel Rione Campitelli, territorio simbolo dove la storia ha scritto le sue pagine più nobili tra il Campidoglio e il Palatino. È qui che tre amici cresciuti nella ristorazione romana hanno scelto di scrivere un nuovo capitolo della ristorazione capitolina con 'Tribuna Campitelli'. Francesco Brandini e Roberto Bonifazi, chef entrambi classe 1992, e Daniele Gizzi, maître e sommelier del 1989, si conoscono da sempre. La loro amicizia, nata tra i banchi di scuola e cementata nelle cucine e nelle sale dei ristoranti romani, è cresciuta alimentandosi di un sogno comune: restituire al centro di Roma qualità autentica, cura artigianale e umanità. Dopo anni di gavetta e di esperienze formative in giro per l'Europa, hanno trasformato una promessa reciproca in un ecosistema che, da Bottega Tredici (2018) e dal Tartarughe Bar e Bottega (2023), approda oggi a Tribuna Campitelli, il loro progetto più maturo. I tre soci hanno accolto la sfida più ambiziosa: aprire un ristorante in un palazzo storico del 1585, nel quadrante più centrale della Capitale. Qui hanno costruito un 'salotto' contemporaneo dove ogni dettaglio promette coerenza tra ciò che si vede e ciò che si vive , dove il classicismo e la memoria dialogano con l’eleganza. Aperto ufficialmente a settembre 2025, Tribuna Campitelli nasce come sintesi coerente di tradizione e contemporaneità, con circa 80 coperti tra il dehor sulla piazzetta e l’interno, dove si aprono piccole sale pensate per garantire intimità e un servizio sartoriale. Il progetto di interior dello spazio è firmato da Square Architects e si inserisce nel tessuto del Rione Campitelli, trasformando vincoli storici in un racconto d’insieme che unisce estetica, funzione e un forte impianto narrativo. Tribuna Campitelli è l’evoluzione matura dell’ecosistema dei tre soci, che coniuga cucina contemporanea, cocktail e distillati serviti al tavolo, una carta vini importante (composta da 500 referenze, di cui 60 solo di champagne) e sale privatizzabili in un “salotto” contemporaneo dal carattere internazionale. La promessa al pubblico è di una coerenza completa: ciò che l’esterno lascia intuire si ritrova nei piatti, nei drink e nel servizio, puntando su comfort e cura del dettaglio.
(Adnkronos) - "Il Cresco Award Città Sostenibili è un riconoscimento che da dieci anni valorizza l’impegno dei Comuni italiani nello sviluppo sostenibile dei territori, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite". Così Giorgio Germani, Consigliere Delegato di Fondazione Sodalitas, intervenendo alla premiazione del Cresco Award 2025 – Comuni sostenibili e Agenda 2030. Ogni anno, ha spiegato Germani, partecipano "circa 90 Comuni, spesso con più progetti, e vengono consegnati complessivamente 120 premi". I riconoscimenti sono assegnati sia dalla giuria di esperti – composta da accademici e personalità del mondo della sostenibilità – sia dalle imprese partner dell’iniziativa, che scelgono di sostenere direttamente progetti virtuosi. "Questo legame tra mondo privato e pubblico è un valore aggiunto fondamentale – ha sottolineato Germani – perché consente di creare sinergie concrete tra aziende e istituzioni locali". Dopo dieci anni, ha concluso, "registriamo una partecipazione stabile e convinta: i Comuni italiani mostrano una crescente consapevolezza ambientale e sociale. Certo, si può fare sempre di più, ma il percorso è tracciato e i risultati sono evidenti".