(Adnkronos) - Botta e risposta, tutto nel primo tempo. Torino-Juventus fa divertire e finisce 1-1 tra le scintille. Yildiz sblocca il derby della Mole dopo una manciata di minuti, Vlasic risponde a un passo dall'intervallo. Due capolavori, entrambi di sinistro, che firmano la stracittadina numero 183. La squadra di Motta sale così a 33 punti, quinta in attesa della Fiorentina. Gli uomini di Vanoli restano undicesimi a quota 22. Sotto gli occhi del ct della Nazionale Luciano Spalletti, non mancano le emozioni nel primo tempo. All’Olimpico Grande Torino, si parte dopo il minuto di silenzio per ricordare Fabio Cudicini - portiere protagonista della storia del calcio italiano con le maglie di Udinese, Roma e soprattutto Milan – e l’avvio è tutto bianconero. La Juve passa dopo 8’ con la magia di Yildiz: il numero 10 parte dalla destra, si accentra e con un gran sinistro rasoterra fulmina Milinkovic-Savic per il vantaggio. Stracittadina già sbloccata. Il Toro però reagisce e già al quarto d’ora ha la chance del pari con Linetty: sull’angolo guadagnato da Karamoh, il pallone finisce al polacco, che da due passi spara alto in maniera clamorosa. Poi, ancora Juve. Al 21’, Mbangula pesca in area Nico Gonzalez: l’argentino infila la difesa granata e batte Milinkovic-Savic, ma sul taglio è in fuorigioco e l’arbitro Fabbri annulla. La squadra di Vanoli si fa vedere dalle parti di Di Gregorio negli ultimi minuti della prima frazione. Ci prova Ricci, ma la conclusione dal limite è poco precisa. Poi, è Vlasic a tirar fuori il jolly dal cilindro: in pieno recupero, il croato riceve dal limite, si aggiusta il pallone con il destro e buca di Gregorio con un gran sinistro che bacia il palo prima di finire in rete. A inizio ripresa, l’episodio che farà discutere: l'intervento di Savona su Karamoh, al minuto 55, che porta a scintille tra le due panchine e all’espulsione degli allenatori Thiago Motta e Vanoli (ecco cos’è successo). Derby ancora più acceso. Per il brivido successivo serve aspettare il 66': Koopmeiners ci prova dal limite, Milinkovic-Savic nega il vantaggio con un bell'intervento. E dieci minuti dopo è ancora protagonista con la grande parata sul tiro ravvicinato di Nico Gonzalez, servito da Mbangula. Nel finale i bianconeri insistono, ma non incidono. Il derby della Mole lo vince l'equilibrio.
(Adnkronos) - Gruppo Cap, la green utility che gestisce il servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, raggiunge un altro importante traguardo in ambito tecnologico e organizzativo e ottiene la certificazione Iso 27001, lo standard internazionale che attesta l’eccellenza nella gestione della sicurezza delle informazioni. La digitalizzazione è da sempre uno dei pilastri strategici di Gruppo Cap, come dimostrano le iniziative descritte nel piano industriale 2024-2028 e nel bilancio di sostenibilità 2023. L’azienda, infatti, ha investito in tecnologie avanzate per il monitoraggio delle reti idriche e per la protezione dei dati, introducendo sistemi predittivi e dispositivi smart meter, tutti protetti da tecniche di cybersecurity avanzate, necessarie per far fronte alle crescenti minacce informatiche che coinvolgono anche il settore idrico. La certificazione Iso 27001 rappresenta, quindi, un ulteriore passo avanti nel percorso di Gruppo Cap verso una gestione digitale all’avanguardia, sicura e resiliente. Infatti, la green utility lombarda ha delineato una strategia chiara e articolata per implementare un sistema di gestione per la sicurezza delle informazioni efficace e conforme alle migliori pratiche riconosciute, tra cui: l’assegnazione di ruoli e responsabilità specifici sia al personale interno che ai collaboratori esterni coinvolti in attività chiave, prevedendo un programma regolare di formazione e sensibilizzazione per il personale; il monitoraggio costante dei livelli di sicurezza presenti nell’organizzazione, applicando regole chiare per l’uso delle informazioni e degli strumenti aziendali; il continuo processo di miglioramento ed evoluzione del sistema stesso, basato su un ciclo strutturato di pianificazione, esecuzione, verifica e azione, con l’obiettivo di prevenire e contrastare potenziali minacce al patrimonio informativo aziendale.
(Adnkronos) - Lavorare sulla transizione dagli ioni di litio a quelli di sodio per risparmiare e ridurre la dipendenza dai paesi in cui si estraggono e vengono lavorate le terre rare. È questa la sfida in cui si sono cimentati gli esperti del Canepa Lab e quelli del CNRS, in Francia, ottenendo buoni risultati. In tal senso, giocherebbero un ruolo chiave il fosfato di sodio e vanadio, che nei test di laboratorio hanno fatto registrare delle performance molto interessanti. I risultati della ricerca sono stati recentemente pubblicati su “Nature Materials”.