(Adnkronos) - Sorride l'Italia al Masters 1000 di Indian Wells. Matteo Berrettini e Lorenzo Sonego hanno fatto il loro esordio nel tabellone di doppio battendo, ai sedicesimi di finale la coppia formata dal croato Nikola Mektic e il neozelandese Michael Venus. I due azzurri si sono imposti in due set abbastanza agilmente con il punteggio di 6-4, 6-3. Al prossimo turno Berrettini e Sonego affronteranno gli statunitensi Ryan Seggerman e Patrik Trhac. Avanti anche Jasmine Paolini, che vince nel singolare il match valido per il secondo turno del tabellone Wta contro la rumena Jacqueline Cristian. La tennista azzurra ha trionfato in tre set con il punteggio di 6-4, 3-6, 6-4 e ora agli ottavi sfiderà la russa Ljudmila Samsonova. Sconfitta invece per Lucia Bronzetti, battuta da Aryna Sabalenka, numero 1 del mondo, in due set con un netto 6-1, 6-2. Perde anche Matteo Arnaldi, che dopo la bella vittoria con Rublev viene eliminato dall'americano Brandon Nakashima in due set 6-2, 6-4. Tutto facile invece per Carlos Alcaraz, campione in carica, che ha battuto il canadese Denis Shapovalov 6-2, 6-4 e ora sfiderà Grigor Dimitrov agli ottavi.
(Adnkronos) - La mappatura dei campi attraverso i droni, per sapere se, quando e in quale punto irrigare o concimare. Il controllo da remoto del benessere animale attraverso i boli ruminali. Ma anche il controllo e la semplificazione della contabilità dell'azienda fino alla gestione della certificazione Haccp. Innovazione e tecnologia digitale per un'azienda agro-zootecnica sempre a portata di smartphone con 'Tam - Total agri management', software che punta a rivoluzionare, e semplificare, la gestione aziendale in ottica sostenibile con un'unica piattaforma. "In questo momento -spiega ad Adnkronos/Labitalia Mario Grillo, ideatore e data science specialist del software che è stato presentato a Corigliano-Rossano in Calabria nel corso di un appuntamento presso la sede dell'azienda Malavolta srl- siamo proprio nella fase operativa di consegna del prodotto nelle aziende. Il software si è arricchito recentemente del modulo contabilità, è tutto integrato all'interno del sistema e bbiamo fatto delle join con i maggiori player di contabilità sul mercato italiano. Abbiamo inserito la gestione della zootecnia attraverso la lettura della banca dati nazionale, e a breve avremo l'operatività sui web services", sottolinea. L'uso delle più recenti tecnologie è centrale nel progetto di Tam. "Abbiamo introdotto l'interazione con i droni, e il controllo del benessere animale con i boli, quelli da remoto, che ci consentono di sapere se gli animali al pascolo stanno bene e quant'altro", ribadisce Grillo. E gli obiettivi per un'azienda agricola che si dota di Tam sono chiari. "Garantiamo -spiega Grillo- la gestione aziendale compresa anche la parte di fatturazione che viene anch'essa semplificata e integrata. L'utilizzo dei droni era già contemplato prima ma adesso abbiamo fatto degli upgrade. I droni servono sia a mappare i campi che a fare la gestione sostenibile dell'agricoltura perché vanno a interagire con la necessità di acqua e di concimazione localizzata. Quindi -sottolinea- non si fanno interventi massivi ma solo dove serve e quindi c'è un uso più razionale delle risorse, dei mezzi tecnici all'interno dei vari campi. Quindi c'è un notevole risparmio di tempo, di energia, di risorse andando nella direzione della migliore sostenibilità economica e ambientale", spiega Grillo. Anche perché, ricorda Grillo, "quando si alza un drone non si movimenta un trattore, non parliamo di consumo di fossili e l'impatto di un drone è quasi zero. E con essi si riesce anche a monitorare il benessere animale. Con i droni si vanno a mappare i pascoli. se la biodiversità che esiste su quel pascolo è sufficiente per alimentare quegli animali", sottolinea. Inoltre attraverso il software, aggiunge, "si monitorano gli animali al pascolo tramite dei boli ruminali che danno le pulsazioni del rumine e la temperatura. Più la posizione tramite il collare Gps, quindi degli animali sappiamo se stanno bene in salute e se stanno mangiando bene". Attraverso la tecnologia quindi, spiega Grillo, "si verifica se c'è un''usura' eccessiva di quel pascolo. Quindi per evitare che ci sia un'interferenza con la biodiversità e quindi si vada a distruggere quel pascolo si vanno a movimentare gli animali in un altro pascolo, in modo tale che gli animali stanno bene e si salvaguarda anche la qualità dei pascoli", sottolinea. Un sistema, 'Tam', che può supportare concretamente l'attività quotidiana delle aziende agricole ma non solo. "Il sistema è progettato per essere utilizzato sia dalle aziende in prima battuta, ma soprattutto dai professionisti che aiutano le piccole e anche le grandi aziende a tenere l'azienda in ordine e in efficienza", sottolinea. Tante le soluzioni previste all'interno di Tam. "C'è la gestione del quaderno di campagna che deve quadrare poi con la domanda unica, con la Pac, con i premi comunitari quindi il Caa aiuterà le aziende a gestire questo aspetto. Poi ci sono gli agronomi che si occuperanno della quadratura tra i lotti di campo e i disciplinari di produzione. Abbiamo inserito nel sistema la gestione dei fitofarmaci con il database di Mageline quindi ogni fitofarmaco presente è quello che al momento la legge consente di usare quindi non si possono fare errori perché è tutto mappato e processato", spiega ancora Grillo. Ma come è nata l'idea di realizzare Tam? "L'idea è nata circa 15 anni fa dalla necessità di passare da un'azienda agricola di vecchia concezione a un'azienda agricola più efficiente", spiega Grillo che ricorda come "le aziende agricole sono le aziende più controllate sul pianeta. Ogni azienda agricola è mappata nel sistema agricolo quindi l'azienda è mappata nel Sian, quindi nelle sue proprietà, nella sua conduzione del fondo quindi ogni fondo fa parte di un fascicolo aziendale, mappato dal satellite", sottolinea. E anche gli animali sono censiti uno per uno, c'è la tracciabilità del quaderno di stalla, di quello che si fa a ogni singolo capo in termini sanitari, in termini di alimentazione. Deve essere tutto gestito, farlo con la carta era già 15 anni fa un onere abbastanza pesante. Quindi grazie all'utilizzo dei fondi comunitari si è potuto prendere risorse importanti e investirle nella progettazione, nell'analisi e nello sviluppo di un software che è molto complesso e che attualmente sul mercato è l'unico ad essere 'Total', capace di gestire nella totalità l'azienda agricola e zootecnica da una sola piattaforma", sottolinea Grillo. Sì perchè le funzionalità di Tam non finiscono qui. "Partiamo dalla gestione delle risorse umane -spiega Grillo- che impattano sulla sicurezza del lavoro, sulla ricerca del personale. Possiamo tramite la piattaforma ricercare personale, tenerlo in sicurezza, quindi vedere che abbiano le viste mediche e le abilitazioni a fare quel tipo di lavoro in ordine. E ancora la formazione delle risorse umane passando poi per le attrezzature che vengono mappate nel sistema: sia quelle analogiche, che quelle digitali, quelle 5.0 che hanno tutte le caratteristiche per essere connesse e interconnesse al sistema", sottolinea. "E' previsto anche l'interfacciamento con l'Asl, gestiamo l'Haccp, gestiamo la gestione delle produzioni quindi secondo le norme dettate dai regolamenti europei", spiega Grillo che sottolinea come si arrivi poi a quella che "è la strategia 'farm to fork', quindi dalla terra alla tavola. Tramite questo software si arriva poi alla vendita di quelle che sono le produzioni e quindi con la tracciabilità, rintracciabilità, la storia di ogni prodotto che va a finire nella fatturazione, che corrisponde poi a un lotto di produzione e quindi noi abbiamo la vera verità di quello che è successo su quel prodotto dell'allevamento piuttosto che delle coltivazioni, ma in piena trasparenza e senza gravare l'agricoltore di carta e di informazioni che possono poi essere anche errate. Perché il sistema ha una logica interna attraverso un motore di calcolo e di logiche che sono stabilite a monte, in modo tale che ogni cosa sia al suo posto e abbia il senso giusto dove si trova", conclude.
(Adnkronos) - Il Gruppo Dolomiti Energia ha preso parte alla terza edizione di Key - The Energy Transition Expo (alla Fiera di Rimini, dal 5 al 7 marzo), l’evento di riferimento in Italia dedicato al presente e al futuro dell’energia, fra tecnologie e soluzioni per la transizione energetica, strategie per il clima e rinnovabili. "Noi portiamo l'esperienza di una società che è focalizzata solamente sulle rinnovabili, che ha fatto e operato una scelta particolare che continuiamo a perseguire. Siamo il primo operatore di sole rinnovabili in Italia e vogliamo continuare a crescere in questo settore e a integrare la catena del valore. Quindi vogliamo essere presenti su tutti i pezzi della catena del valore del settore energia, dalla produzione all'energy management, alla commercializzazione e a tutti i nostri clienti. E a crescere in maniera coordinata fra i vari settori in modo da avere una copertura automatica all'interno del gruppo fra la produzione e il consumo", spiega Stefano Granella, Ceo di Dolomiti Energia. In Fiera sono state presentate le soluzioni integrate che il Gruppo propone per guidare la transizione energetica di imprese, aziende energivore, pubbliche amministrazioni, enti e clienti domestici in tutta Italia. Con attenzione a efficienza energetica, forniture energetiche innovative, rinnovabili, flessibilità energetica, ottimizzazione dei consumi, uso consapevole delle risorse. Alla lunga storia di sostenibilità del Gruppo si sono aggiunte di recente tre importanti tappe. Il Gruppo è, infatti, il primo player nazionale con un portafoglio di impianti 100% rinnovabili tra i vincitori delle aste del Capacity Market 2026 di Terna, introdotto per favorire la decarbonizzazione e assicurare la stabilità del sistema elettrico italiano. Inoltre, in ottica di diversificazione ulteriore della produzione rinnovabile e per consolidare la propria posizione tra le grandi multiutility italiane (il Gruppo è quarto produttore italiano di energia idroelettrica), il Gruppo ha di recente perfezionato una partnership strategica con il Gruppo Ivpc, attivo nel settore delle energie rinnovabili in Italia, per ampliare la generazione da eolico e fotovoltaico. La prima iniziativa di successo nata da questa partnership è la recente messa in esercizio di un nuovo impianto fotovoltaico ad Apricena in Puglia. Infine, il Gruppo ha dato vita al progetto Renewability, prima community remota di prosumer in Italia. È un modello di consorzio che offre alle aziende l’opportunità di investire in impianti di produzione da fonte rinnovabile e di approvvigionarsi dell’energia prodotta dai propri impianti, svincolandosi dall’andamento dei prezzi dell’energia. In qualità di aggregatori nell’ambito del meccanismo Energy Release 2.0, Dolomiti Energia mette a disposizione una capacità produttiva di energia rinnovabile, grazie ad impianti di prossima realizzazione.