(Adnkronos) - Jannik Sinner batte Alex De Minaur per 6-3, 6-4 oggi 23 novembre, regala all'Italia il punto del 2-0 contro l'Australia nella semifinale di Coppa Davis e porta gli azzurri in finale, in programma domani a Malaga contro l'Olanda. Sinner, al nono successo in altrettanti confronti diretti contro De Minaur, chiude i conti in semifinale dopo il successo ottenuto da Matteo Berrettini contro Thanasi Kokkinakis nel primo singolare. Domani, l'Italia cerca il secondo titolo consecutivo dopo quello conquistato un anno fa e il terzo complessivo. "E' sempre dura, non c'è nulla di scontato. Oggi ha dato una mano importante Berrettini vincendo il suo singolare. Tutti noi proviamo a dare il massimo ma non possiamo controllare tutto. Sono molto contento di giocare così, anche se è una situazione non semplice, mi piace. Sono questi i momenti per cui mi alleno", dice Sinner dopo la vittoria decisiva per la qualificazione alla finale. "Oggi era una partita molto difficile e molto dura ma siamo tutti molto contenti di essere di nuovo in finale. "Non ci siamo solo io e Berrettini, c'è tutta la squadra e un grandissimo staff dietro che dà il 100% -sottolinea il 23enne altoatesino-, abbiamo davvero un ottimo doppio e abbiamo Musetti che ha giocato una stagione molto importante, le giornate storte possono capitare, due giorni fa ci siamo tirati fuori in qualche modo, oggi è andata in un altro modo ancora, domani nessuno sa cosa capiterà. La cosa certa è che non vediamo l'ora di scendere di nuovo in campo e dare il 100%". Partenza sprint dell'azzurro che tiene la battuta nel game d'apertura concedendo solo un 15 all'australiano e poi piazza subito il break a 30 con un dritto vincente all'incrocio delle righe. Nel terzo gioco contro break di De Minaur che rompe il ghiaccio strappando il servizio a 15 all'altoatesino che paga tre errori gratuiti. Il 25enne di Sydney riporta il match on serve, con un game a 30, complice qualche errore di troppo di Sinner: 2-2. L'azzurro torna a muovere il punteggio con un turno di battuta a 15. Il numero 1 al mondo che perde un punto con un dritto lungo, ma va due volte a segno con la volée. Al sesto game nuovo break per Sinner, sul 30-30 l'azzurro conquista una palla break con un dritto largo dell'avversario, poi la converte con una palla corta chirurgica. Nel settimo gioco Sinner consolida il break di vantaggio. De Minaur recupera da 40-15 e trascina il game ai vantaggi, ma il 23enne di Sesto Pusteria sfrutta un errore di dritto dell'avversario e chiude con una prima vincente dell'azzurro. De Minaur accorcia sul 3-5 con un turno di battuta a 30. L'azzurro va a servire per il primo parziale e non fallisce chiudendo a 30 al primo set point. Nel secondo set parte bene De Minaur che concede solo un 15 all'avversario. Sinner risponde anche lui tenendo la battuta senza correre rischi. La partita prosegue senza break e senza palle break fino al 4-4. Nel nono game Sinner alza il livello, De Minaur annulla due palle break, poi sulla terza il pusterese va a segno: prima il passante da fondo, poi il lungolinea vincente dopo la volée dell'australiano. Sinner va sotto 15-30 ma conquista gli ultimi tre punti e riporta l'Italia in finale di Davis. Berrettini ha aperto la giornata con la vittoria in rimonta contro Kokkinakis. Matteo ha perso il primo set al tie break (7-6), sciupando 3 set point. Poi, si è ripreso nel secondo, riportando tutto in parità con un 6-3. Riducendo al minimo gli errori e tenendo il servizio, anche con un po’ di fortuna mancata a inizio partita. Nel terzo set il capolavoro, quello che potrebbe essere a conti fatti decisivo per il passaggio in finale. Matteo, sempre solidissimo al servizio, strappa il break sul 5-5. Un colpo pesante, da cui Kokkinakis non si riprende più, con l'ultimo game vinto in scioltezza da Matteo per il 7-5 finale. In 2h43', l'Italia ha gettato le basi per agguantare la finale. Con cuore e sofferenza.
(Adnkronos) - “L'intelligenza artificiale sta impattando molto nel mercato del lavoro, sta generando nuovi lavori, nuovi modi di lavorare ma anche un po' di sfiducia nelle persone che pensano di poter perdere il posto di lavoro”. Sono le parole di Andrea Cafà, presidente Cifa, intervenuto a Bologna al convegno organizzato da Confsal 'Presentazione rapporto Salute e sicurezza sul lavoro nella contrattazione collettiva' che si è tenuto all'interno della fiera ‘Ambiente e Lavoro’. “Questo genera stress, stress da lavoro correlato e quindi la prima risposta è fare formazione continua, una formazione che dia la possibilità alle persona di acquisire quelle competenze che gli permettano di gestire e governare questo processo. L' intelligenza artificiale non deve sopraffare l'uomo, ma è a servizio dell'uomo - ha continuato Cafà - per evitare fatica fisica, per evitare fatica mentale, ma deve essere a servizio dell'uomo ed è vero che una volta fatta la formazione, poi la persona è più tranquilla e più serena perché riesce a raggiungere i propri obiettivi addirittura con più facilità”. Non solo, Cifa chiede che alla formazione vengano accompagnate misure di welfare che devono aiutare la persona a conciliare e integrare la vita personale con la vita professionale. “Tutto questo non solo è narrato e scritto nella nostra contrattazione collettiva di qualità, ma soprattutto è sostenuto da una bilateralità; c'è Fonarcom che finanzia tantissima formazione continua in materia di sicurezza, in materia di innovazione o adesso anche di intelligenza artificiale, abbiamo Epar che adesso è diventato organismo paritetico e svilupperà tantissima formazione, in maniera particolare abbiamo generato una piattaforma si chiama Valida, piattaforma che aiuterà gli operatori che si accrediteranno a progettare meglio, gestire, monitorare e addirittura asseverare la formazione, questo diventa importante perché diventa un elemento di garanzia per non solo l'entità di formazione, ma soprattutto per l'azienda e il lavoratore che finalmente rischia meno infortuni sul lavoro", ha concluso il presidente del Cifa.
(Adnkronos) - "Una filosofia importante è quella della vita sostenibile, che ci ha portato a partecipare a questo premio" così Pierluigi Peracchini Sindaco di La Spezia, tra i comuni premiati alla 9a edizione di Cresco Award - Città Sostenibili. "Il nostro progetto rientra nella filosofia di un progetto più grande che si chiama Spezia Green e tocca vari settori della vita, come quello dei rifiuti: abbiamo raggiunto l'81% di raccolta differenziata e in più andiamo a chiudere il ciclo con un biodigestore per produrre gas naturale e concime. Abbiamo poi realizzato altri progetti, come quello della mobilità porterà la città a essere servita esclusivamente da filobus, quindi senza emissioni, e l'accordo Blue Flag con le navi da crociera affinché utilizzino un carburante cinque volte più pulito quando entrano nel nostro golfo. Abbiamo chiuso la centrale a carbone Enel e imposto il dimezzamento delle emissioni al rigassificatore di Panigaglia. Ma non solo questo, perché noi abbiamo un mare da proteggere, quindi 14 chilometri di fognature, un nuovo impianto di depurazione per far sì che nell'insieme riusciamo a vivere una città più moderna, più sostenibile, con un'attenzione maggiore alla qualità della vita e delle persone".