(Adnkronos) - A 23 anni Flavio Cobolli vola per la prima volta in carriera ai quarti di finale di un torneo di Slam, grazie al match contro Marin Cilic vinto a Wimbledon negli ottavi oggi 7 luglio. Subito arrivano i complimenti, sui social, da parte del collega Fabio Fognini che invece è uscito al primo turno, contro il numero due al mondo Carlos Alcaraz. "Daje pischello", 'grida' sulle storie di Instagram il tennista sanremese, 38 anni. Cobolli ha sempre guardato a Fognini come a un idolo e un modello. Alla fine degli Internazionali di Tennis, gli ultimi della carriera di Fognini, Cobolli aveva scritto: "Se ho scelto il tennis e non il calcio è merito/colpa sua. Fabio, sei stato un riferimento per me fin da bambino. Le tue battaglie al Foro Italico, le tue emozioni, il tuo talento… resteranno sempre fonte d’ispirazione. Che fortuna averti avuto così vicino nel mio percorso. Spero tu possa continuare a sostenermi, perché io continuerò a portare anche un pezzetto del tuo spirito in campo". Detto, fatto: il sostegno di Fognini non è mancato in un giorno tanto importante. Cobolli si è imposto in quattro set negli ottavi su Cilic, numero 83 Atp, con il punteggio di 6-4, 6-4, 6-7 (4-7), 7-6 (7-3), e ora attende il vincitore della sfida tra Alex de Minaur e Novak Djokovic per sapere chi affronterà ai quarti di finale. "Ho sempre sognato di essere qui a giocare questo torneo e non avrei mai immaginato di essere qui oggi. Ho iniziato a giocare a tennis per questo tipo di partite e per questi tornei. È un momento che non dimenticherò, ha detto il tennista romano.
(Adnkronos) - È stato pubblicato dalle Edizioni Frate Indovino il nuovo volume della collana Familiando, 'Rivoluzione Famiglia – Un ecosistema per il futuro', di Adriano Bordignon, presidente del Forum delle Associazioni Familiari. Si tratta di un’opera corale che affronta con profondità e visione il ruolo della famiglia nella società contemporanea, tra sfide educative, crisi relazionali e nuove prospettive di speranza. 'Rivoluzione Famiglia – Un ecosistema per il futuro' non è solo un libro, ma un manifesto culturale e sociale che invita a ripensare la famiglia come organismo vivente, soggetto sociale attivo e motore di speranza per la società. Attraverso un linguaggio accessibile, uno stile coinvolgente e profondo e una narrazione ricca di metafore naturali – dal suolo all’acqua, dal clima alla luce – Bordignon ci guida in un viaggio che intreccia scienza, spiritualità, educazione e politica. Affronta temi cruciali come la natalità, la scuola, il lavoro, la spiritualità domestica, le politiche familiari e il ruolo dell’associazionismo, offrendo proposte concrete per un cambiamento culturale e politico che metta davvero la famiglia al centro. Il testo propone una visione sistemica della famiglia, paragonandola a un ecosistema complesso, fatto di relazioni, valori, risorse e fragilità, che ha bisogno di essere nutrito, protetto e valorizzato. La famiglia è presentata come luogo generativo, capace di produrre capitale sociale, educare alla reciprocità, affrontare le crisi e contribuire al bene comune. In un tempo segnato da solitudini diffuse, crisi educative e relazioni sempre più fragili, la famiglia torna al centro del dibattito culturale e sociale grazie a queste pagine che sono insieme riflessione, proposta e visione. Per Bordignon: "attraverso la metafora dell’ecosistema ho voluto rappresentare la famiglia come un organismo vivo interconnesso ed essenziale alla vita del Paese, una realtà in continuo movimento che deve essere protetta, tutelata. Solo ripartendo dalla famiglia, recuperando speranza e fiducia nei concreti, resistenti e resilienti nuclei familiari, possiamo costruire davvero un futuro più umano, giusto e sostenibile". Il volume è disponibile sul sito ufficiale www.frateindovino.eu e in libreria.
(Adnkronos) - “Spesso si pensa che sia l’Europa a imporre scelte ai Paesi membri, ma nel caso dell’economia circolare è accaduto il contrario: l’Italia ha tracciato per prima la strada, con esperienze concrete di raccolta differenziata, impianti industriali e filiere produttive che l’Unione ha inserito nelle proprie direttive e regolamenti, e che hanno anticipato gli obiettivi europei. Abbiamo una leadership internazionale che raccontiamo ancora troppo poco: il modello italiano dell’economia circolare è un esempio straordinario, da preservare e rafforzare per il futuro”. Questo il commento di Stefano Ciafani, presidente nazionale Legambiente, in occasione dell’Ecoforum 2025, tenutosi a Roma e organizzato da Legambiente, Nuova Ecologia e Kyoto Club.