(Adnkronos) - Bandiere ucraine, italiane ed europee sventolano oggi sotto il consolato americano di Milano, dove alcune decine di persone si sono riunite in presidio, per manifestare contro "l'assurdo show portato avanti dal presidente Trump" ieri alla Casa Bianca, durante l'incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. La manifestazione "spontanea e non autorizzata, è stata organizzata questa notte dalla nostra associazione e da altri gruppi di ucraini milanesi", spiega Fabio Prevedello, presidente dell'associazione Italia-Ucraina Maidan. "Non possiamo rimanere in silenzio mentre stanno violando i diritti europei. La nostra voce è per il popolo ucraino e per i valori europei", dice in un video pubblicato sui social l'attivista ucraina Tetyana Bezruchenko, invitando "chi vuole sostenere i valori europei a raggiungerci". "Noi manifestiamo contro quello che è successo ieri alla Casa Bianca, non contro il popolo americano, ma a sostegno del popolo americano, a cui chiediamo di prendere una posizione chiara e netta a sostegno del popolo ucraino e contro quello show assurdo portato avanti dal presidente Usa", precisa Prevedello. "Vogliamo mostrare il nostro sostegno al popolo ucraino. Consideriamo il popolo americano un popolo fraterno e vogliamo fare in modo che si possa riuscire ad arrivare alla pace, ma non a delle condizioni veramente inique per la popolazione ucraina", aggiunge il presidente dell'associazione Italia-Ucraina Maidan, osservando, rispetto alla questione delle terre rare, che "vendere l'Ucraina, regalando le terre rare agli americani, senza avere nessuna assicurazione che domani la Federazione russa non decida di proseguire la sua avanzata, sarebbe stato assurdo. E bene ha fatto il presidente Zelensky a dire 'a queste condizioni è improponibile'". Domani nuovo appuntamento a sostegno dell'Ucraina, con la manifestazione organizzata in collaborazione con Azione in piazza Mercanti.
(Adnkronos) - "Per la prima volta Inps si dota di un'accademia per le competenze, che va oltre l'aggiornamento delle capacità professionali. E' stata fatta una scelta di futuro per affrontare le sfide che ci attendono. Essere preparati oggi per le organizzazioni non è scelta ma necessità". Così il presidente dell'Inps, Gabriele Fava, intervenendo all'inaugurazione dell'Accademia Inps a Palazzo Mazzoni a Roma, polo di formazione e di promozione della cultura previdenziale. "Partiamo da una sede storica verso il futuro, proiettati al futuro, proiettati soprattutto a realizzare le future generazioni che serviranno al Paese. Da qui nascerà un'alta formazione verso questa preparazione, contestualizzata, che servirà oggi per domani. L'obiettivo è guardare al futuro, attraverso una preparazione che oggi non è più una scelta, la preparazione oggi è una necessità, è fondamentale per poter realizzare i sogni di tutti, ma soprattutto per raggiungere gli obiettivi che ci stiamo prefiggendo noi come Istituto, che oggi ho l'onore di presiedere, e soprattutto a favore del Paese".
(Adnkronos) - "Se dovessimo tutti attenerci a quelle che sono le regole del Coni, per quanto riguarda il calcio, il 90% degli impianti li dovremmo chiudere. Dobbiamo trovare la via di mezzo e quelle che possono essere le modalità migliori per dare la sicurezza dell'omologazione dell'impianto di gioco e dare, senza dover strozzare le società, quelle che possono gli adempimenti per mettere il più possibile in sicurezza le strutture". Lo sostiene Giacomo Pompili, di Lnd Impianti e Federcalcio servizi, intervenendo al panel 'Sicurezza e impianti sportivi: un confronto tra federazioni, enti e progettisti' che si è svolto durante la prima giornata di lavori della IX edizione di Myplant & Garden, il Salone internazionale del Verde. Un incontro che si configura tra i numerosi appuntamenti che riempiono il variegato palinsesto della manifestazione, a Fiera Milano Rho fino al 21 febbraio 2025. L'attività di controllo sull’impiantistica è nata nel 2020 sulla base della raccomandazione del Coni, diffusa con una circolare, di omologare gli impianti sportivi. "Oggi credo che ogni federazione si stia muovendo con un suo regolamento, che però non è esattamente preso da quello che il Coni ci chiede -spiega Pompili-. E' importante confrontarsi anche con gli amici delle altre Federazioni sulle problematiche da affrontare", dice.