(Adnkronos) - "Era già finito il mio matrimonio. Con DiCaprio c’è stato un incontro, simpatico, dai…". Risponde così Eva Herzigova, ospite di 'Belve' nella puntata in onda domani 18 novembre alla domanda di Francesca Fagnani ("Ora può dirlo, c'è stato un amore?") su un presunto flirt della ex modella con Leonardo DiCaprio, che secondo i tabloid sarebbe stato causa della fine del suo matrimonio con il batterista di Bon Jovi, Tico Torres. E ancora: sulle foto, esplicite, del marito con una ragazza, Fagnani domanda: “Ha saputo superare e anche perdonare?”. “Trovo che, soprattutto se ci sono dei figli, uno deve combattere. Per foto così non vale la pena rompere qualcosa di più importante” risponde Herzigova. “Certo, più delle foto era quello che raccontavano. Il tradimento è un’ipotesi che lei contempla in una relazione?” aggiunge Fagnani. “È la donna che sceglie sempre di stuzzicare e l’uomo in quel momento è debole” dice Herzigova. “Però - interviene subito Fagnani - la donna tentatrice e l’uomo vittima della tentazione non corrisponde” alla realtà! Fagnani ricorda poi che lei è stata protagonista di una stagione straordinaria e di un gruppo di modelle ancora oggi riconoscibili anche solo dal nome “Cindy, Linda, Naomi, Claudia, Kate e lei. Top model insuperate?” chiede la giornalista. “Le modelle di oggi non sono modelle di Instagram” la risposta netta di Herzigova. Quanto alla nota pubblicità di un reggiseno che l’ha resa famosa in tutto il mondo, Fagnani chiede se all'epoca aveva capito il grande successo che le stava arrivando addosso, ed Herzigova ammette: “Non ti rendi conto quando sta succedendo. Però mi sono resa conto che quell’immagine sarebbe stato difficile toglierla di dosso”. “E questo le dispiace?” insiste Fagnani. “Era difficile uscire da questo aspetto molto commerciale” rivela la modella. La puntata andrà in onda alle 21,25 su Rai2 e on demand su RaiPlay domani, martedì 18 novembre.
(Adnkronos) - "Oggi, alla luce dell’attuale formulazione del comma 7 dell’articolo 33 della Costituzione, si impone la necessità di radicare la disciplina dello sport nel tessuto sociale ed economico del Paese. Tale orientamento richiede un approccio non più meramente settoriale, ma assiologico, sistemico e multidisciplinare, capace di cogliere la complessità e la trasversalità del fenomeno sportivo". A dirlo all'Adnkronos/Labitalia, Lilla Laperuta, esperta di Diritto del lavoro e contratti pubblici, parlando del suo libro 'La gestione dell’impianto sportivo. Guida all’amministrazione e management dello sport' (Editoriale Scientifica). "In questo contesto - spiega - assume una rilevanza strategica il settore degli impianti sportivi, rilevanza peraltro già in passato sottolineata in più punti dalla Carta europea dello sport e, più di recente, avvalorata dal Piano nazionale di ripresa e resilienza , che alla Missione numero 5 'Inclusione e coesione' ha previsto l’investimento numero 3.1 'Sport e inclusione sociale'. Gli impianti sportivi non devono essere intesi soltanto come infrastrutture fisiche, ma leve strategiche di 'valore pubblico', funzionali al perseguimento di obiettivi sociali, educativi, sanitari ed economici. Nella bidimensionale prospettiva di creare spazi civici per la comunità e assecondare il neocodificato paradigma dell’amministrazione di risultato (D.Lgs. 36/2023), diventa quindi fondamentale apprendere l’iter procedurale per la sostenibile gestione degli impianti sportivi e relativo ammodernamento (D.Lgs. 38/2021)". "Di qui - continua - la redazione di un manuale concepito come strumento guida e come riferimento per operatori del settore, enti pubblici, federazioni, gestori privati e professionisti. In particolare il manuale, redatto con taglio multidisciplinare e improntato all’operatività, si propone di: sistematizzare i principi giuridici, gestionali e tecnici alla base della moderna governance degli impianti sportivi (D. Lgs. 36/2023, D. Lgs. 81/2008, D. Lgs. 231/2001); analizzare modelli gestionali replicabili e adattabili a diversi contesti (pubblico, privato, misto), con un focus specifico sull’istituto del partenariato quale operazione economica; fornire le competenze necessarie per amministrare la gestione di strutture sportive di diversa tipologia e dimensione garantendo efficienza operativa e sostenibilità economica. L’analisi degli istituti è fluida e schematica e l’utilizzo di accorgimenti grafici agevola il percorso di apprendimento. Il volume è aggiornato al dl 30 giugno 2025, n. 96 (Decreto Sport)".
(Adnkronos) - Dai piccoli borghi alle grandi città: premiati Comuni, Città Metropolitane e Province, Unioni o Raggruppamenti di Comuni, Comunità Montane che hanno realizzato progetti innovativi e concreti per migliorare la qualità della vita delle proprie comunità. Si è svolta oggi a Bologna la cerimonia di premiazione della decima edizione di Cresco Award - Città Sostenibili, l’iniziativa promossa da Fondazione Sodalitas in collaborazione con Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) che valorizza l’impegno degli enti locali italiani per uno sviluppo sostenibile dei territori, in linea con gli Obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu. Cinque riconoscimenti sono stati attribuiti direttamente da Fondazione Sodalitas, su selezione di una Giuria multistakeholder indipendente presieduta dalla rettrice del Politecnico di Milano, Donatella Sciuto, ai Comuni di Bergolo (CN), Fossacesia (CH), Vimodrone (MI), Portici (NA) e Milano. Ventisei i premi conferiti dalle imprese associate a Fondazione Sodalitas impegnate a promuovere una cultura d’impresa orientata alla sostenibilità e alla collaborazione con i territori. Quest’anno sono 21 le aziende partner dell’iniziativa: Alstom, Bureau Veritas Italia, Cellnex, Certiquality, Confida, Consulnet, FedEx, Industree Hub, Intesa Sanpaolo, Italgas, Kpmg, Let’s Donation, Lexmark, Mapei, Pirelli, Poste Italiane, Sias, STMicroelectronics, Ubs, Up2You, Wise Engineering. Infine, in occasione della decima edizione del contest, sono stati assegnati anche premi speciali ai Comuni di Milano e Vione (BS), nonché alle aziende Mapei e Pirelli. L’edizione 2025 ha registrato la partecipazione di 99 enti locali, con 124 progetti candidati, a conferma del crescente interesse verso la sostenibilità territoriale. Nel corso di questi dieci anni, Cresco Award ha raccolto quasi 1.200 progetti, diventando un punto di riferimento per le amministrazioni pubbliche italiane e un osservatorio privilegiato sulle buone pratiche di sostenibilità locale. Tutti i progetti sono consultabili nella Biblioteca Cresco, una banca dati online che rappresenta un patrimonio di conoscenze e testimonia il ruolo chiave dei Comuni nel guidare lo sviluppo dei territori verso un futuro più equo e sostenibile. "Promuovere uno sviluppo dei territori che sappia integrare crescita economica, rigenerazione ambientale e inclusione sociale è una sfida che vede i Comuni italiani tra i principali attori protagonisti - ha dichiarato Alberto Pirelli, presidente di Fondazione Sodalitas - Nel corso delle dieci edizioni di Cresco Award, Fondazione Sodalitas ha raccolto quasi 1.200 progetti presentati da circa 900 Enti locali, raccontando un’Italia che innova, sperimenta e crea valore, capace di trasformare la sostenibilità in una leva strategica. Oggi, di fronte a sfide decisive come la transizione ambientale e digitale, l’aumento delle disuguaglianze, l'impatto del cambiamento demografico sulle persone e sul lavoro, diventa ancora più importante unire competenze, risorse e visioni di Enti pubblici e imprese private, per generare soluzioni concrete e durature capaci di generare crescita e benessere diffuso”.