(Adnkronos) - Ultimo appuntamento questa sera, sabato 1 marzo con 'Ora o mai più', il programma musicale con Marco Liorni in onda su Rai 1. L’attesa è per le performance dei brani inediti dei concorrenti, che saranno votati sia dai tutor che dal pubblico e che renderanno la gara sempre più avvincente fino alla proclamazione del vincitore. Questi gli abbinamenti degli otto concorrenti che per sei settimane si sono messi in gioco e soltanto uno di loro si aggiudicherà il titolo: Valerio Scanu con Rita Pavone, Matteo Amantia con Alex Britti, Pago con Patty Pravo, Pierdavide Carone con Gigliola Cinquetti, Carlotta con Donatella Rettore, Loredana Errore con Marco Masini, Antonella Bucci con Raf, Anonimo Italiano con Riccardo Fogli. Alla valutazione degli otto Maestri si aggiungerà anche il voto di cento persone del pubblico in sala che potrà attribuire le sue preferenze ai propri beniamini. Saranno presenti in studio anche Gino Castaldo ed Ema Stockholma, i padroni di casa di 'Back2back', il programma serale di Rai Radio 2, che commenteranno e assegneranno un bonus da dieci punti a uno solo dei concorrenti. Infine, i voti della serata si sommeranno a quelli della classifica generale e i primi due disputeranno la finalissima con il cavallo di battaglia insieme al tutor di riferimento. I protagonisti del programma, quindi, si sfideranno per l’ultima volta tra interpretazioni e duetti, tutti rigorosamente dal vivo, supportati dall'orchestra diretta dal Maestro Leonardo De Amicis. Ogni puntata ha visto protagonisti duetti sorprendenti, interpretazioni uniche e momenti di puro spettacolo, ma anche il coraggio di mettersi in gioco e la voglia di superare se stessi. 'Ora o Mai Più' si è rivelato non solo un programma di musica, ma un'occasione per riscoprire il potere della musica e delle emozioni, grazie alla forza e alla determinazione dei suoi protagonisti. Una serata che promette di regalare emozioni uniche, con la musica italiana protagonista assoluta, pronta a chiudere questa edizione in grande stile.
(Adnkronos) - “Il grido d’allarme lanciato dal presidente di Confindustria Emanuele Orsini e gli interventi dei colleghi durante il Consiglio Generale di oggi, rappresentano la voce di tutta l’industria italiana a cui ci uniamo convintamente. Non è più pensabile rimanere indifferenti e silenti di fronte a eventi che rischiano di scardinare il nostro sistema produttivo che, ricordiamolo, rappresenta anche l’architrave su cui si poggia il sistema di welfare. Dal presidente Trump arrivano decisioni che se applicate metterebbero nel giro di 24 ore in ginocchio imprese, lavoratori e a cascata tutta l’economia italiana". Lo dichiara Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo. "Urge un’azione forte, chiara e che veda il sistema Paese compatto anche nel chiedere all’Europa di battere un colpo, difendere se stessa e smettere di suicidarsi con misure e regole che spesso fanno esclusivamente il gioco di chi, con un colpo di spugna, mira ad annientare la nostra forza produttiva. Se non difendiamo da soli le nostre produzioni che rappresentano anche la nostra storia e i nostri valori, chi pensiamo possa farlo per noi?", conclude.
(Adnkronos) - Alla vigilia dell’apertura della Conferenza delle Parti sulla Biodiversità (Cop16Bis) di Roma, questa mattina Greenpeace è entrata in azione davanti alla sede della Fao per mandare un messaggio ai delegati dei governi che, da domani e fino al 27 febbraio, si riuniranno al summit organizzato dalle Nazioni Unite. Sei grandi tessere da domino alte da tre a quattro metri ciascuna, raffiguranti alcune specie viventi, esseri umani inclusi, e una banconota di dollari statunitensi, sono state disposte nel prato antistante l’edificio, accompagnate da alcuni striscioni per chiedere il rispetto degli impegni finanziari sulla protezione della natura. Tra i messaggi in italiano esposti dagli attivisti di Greenpeace: “Se cade la natura, casca il mondo” e “Mantenete le promesse, salvate la natura”. "L’installazione del domino fuori dalla sede dei negoziati simboleggia ciò che accade alla biodiversità quando i governi non agiscono: la distruzione a cascata degli ecosistemi naturali da cui dipende la nostra stessa sopravvivenza - dichiara Martina Borghi, campaigner Foreste di Greenpeace Italia - I leader mondiali devono fermare la perdita di biodiversità trasformando le promesse in azioni. È il momento di mettere sul tavolo finanziamenti adeguati e immediati: senza azioni concrete, la natura continuerà a scomparire. I leader globali devono arginare e invertire questa tendenza e mettere sul tavolo soldi veri, perché le sole promesse non valgono a niente".