(Adnkronos) - Nick Reiner, in stato di arresto per l'omicidio di Rob e Michele Reiner, intorno alle 4 di domenica mattina, si era registrato in un hotel dall'altra parte della città, rispetto alla casa dei genitori, il The Pierside Santa Monica, utilizzando la sua carta di credito. Secondo quanto riportato si da 'Tmz', il suo check-in sarebbe avvenuto poche ore dopo un'accesa discussione con il padre alla festa di Natale di Conan O'Brien. Alcuni testimoni oculari parlano di Nick 'sotto choc' mentre si registrava nell'albergo, mentre il personale di servizio ha detto di aver trovato una doccia "piena di sangue" e una scia che partiva dal suo letto, oltre a una finestra coperta da lenzuola. Il Daily Mail pubblica invece le drammatiche immagini che mostrano l'arresto di Nick, costretto a terra e ammanettato in una stazione della metropolitana di Los Angeles a Exposition Park, a 24 km dalla villa dei suoi genitori a Brentwood, dopo la sua incriminazione per l'omicidio dei genitori, Rob Reiner e Michele Singer Reiner. Nick, noto per i suoi trascorsi di tossicodipendenza e per i suoi problemi di salute mentale, ora deve affrontare l'accusa di omicidio. La cauzione, inizialmente fissata a 4 milioni di dollari, è stata revocata dal giudice. Nel 2015 aveva co-scritto il film 'Being Charlie', diretto dal padre, basato in parte sulle sue esperienze personali.
(Adnkronos) - È Magis il nuovo brand che prenderà il posto di Agsm Aim. Nasce dalla ricombinazione delle lettere del vecchio nome. L’ambizione: essere un brand capace di posizionare l’azienda tra i leader nazionali. Il nuovo brand è stato presentato ufficialmente durante la festa di Natale del Gruppo, che ha riunito oltre settecento collaboratrici e collaboratori. Erano presenti il consigliere delegato Alessandro Russo, il presidente Federico Testa, il vicepresidente Stefano Fracasso, il Consiglio di amministrazione della capogruppo e delle sei Business Unit. A condividere il momento del reveal anche i sindaci dei Comuni di Verona e Vicenza, soci del Gruppo, Damiano Tommasi e Giacomo Possamai. Nato da un lavoro complesso e durato più di un anno, il nuovo brand porta a compimento una riflessione sull’identità dell’azienda che ha ridefinito mission, vision e purpose. L’obiettivo è quello di accompagnare il nuovo piano industriale con l’ambizione di posizionare l’azienda tra i principali player nazionali. Magis, che nasce dalla ricombinazione delle lettere del vecchio nome Agsm Aim, in latino significa “di più”, ma anche “oltre”, “verso il meglio”, e parla di progresso, ambizione e trasformazione. Prende per mano e accompagna dentro una nuova storia di marca che nasce sulle fondamenta di oltre un secolo di storia. Come sottolinea il presidente Federico Testa, "oggi inizia il nostro futuro. Abbiamo scelto di fare un passo importante, che non è solo di immagine ma strategico. Il nuovo nome rappresenta quello che oggi siamo realmente: un’azienda pubblica solida, moderna, capace di costruire valore per i territori che la hanno generata e per quelli in cui opererà domani. Con il nuovo brand rafforziamo la nostra identità, rendendo più chiaro il nostro ruolo in un settore che richiede visione, responsabilità e capacità di innovare senza perdere di vista il legame con le comunità. Magis interpreta bene questa direzione: custodisce un’eredità lunga più di un secolo e la apre a nuove possibilità”. Per Alessandro Russo, consigliere delegato “Magis è il brand giusto per la nuova storia che l’azienda vuole raccontare sia sui suoi territori di riferimento sia a livello nazionale. Abbiamo lanciato un nuovo piano industriale ambizioso e abbiamo fatto emergere il nostro purpose: il ruolo che vogliamo avere come azienda. Vogliamo dare al cambiamento il passo dei cittadini, dei territori. Accompagnare i nostri clienti, le comunità, le imprese nella complessità di questa transizione. Per questo accanto a Magis, abbiamo voluto scrivere Benvenuta Transizione. E la prima transizione è quella che parte da noi, dalle nostre persone e da nostro piano industriale. Una sfida tutta al futuro e che parte proprio dal Veneto e da Vicenza e da Verona. E non è un caso perché in questa parte di Italia il futuro è qualcosa che sappiamo fare da sempre.” Il nuovo brand - si sottolinea - è frutto di uno studio approfondito sul riposizionamento identitario del Gruppo e della scrittura di Paolo Iabichino, scrittore pubblicitario, direttore creativo e fondatore dell'Osservatorio Civic Brands con Ipsos, che ha trasformato l’eredità dei due acronimi Agsm e Aim in un sistema narrativo e visivo coerente con i valori del Gruppo. Il reveal nelle città di Verona e Vicenza è accompagnato da una campagna teaser e di lancio con una presenza integrata su canali digitali, OOH e televisivi.
(Adnkronos) - "Il valore più grande di Return è ciò che resta: aver creato una comunità ampia, omogenea e collaudata che prima non esisteva". Lo afferma Andrea Prota, presidente della Fondazione Return, nel corso del meeting finale del progetto, finanziato dal PNRR nell’ambito del programma NextGenerationEU, e in corso a Napoli. Tre giorni dedicati alla scienza del multi-rischio per comunità e territori resilienti in un clima che cambia, che hanno riunito ricercatori, istituzioni e imprese attorno ai risultati maturati in tre anni di lavoro. Per Prota, l’elemento centrale del progetto è la contaminazione tra discipline: “Abbiamo messo insieme chi studia i rischi naturali, ambientali e antropici e chi lavora nelle scienze sociali, economiche e umane. Questo approccio integrato è fondamentale per arrivare ai cittadini: capire come percepiscono i rischi, coinvolgerli nella coprogettazione e nelle azioni di mitigazione e adattamento climatico necessarie per ridurre impatti e rischi legati a fenomeni che cambiano rapidamente”. Il presidente sottolinea i risultati concreti: “Li distinguerei in due categorie: metodologie e tecnologie per supportare le decisioni di chi tutela i cittadini, e strumenti per valutare la situazione dei rischi e l’efficacia delle azioni messe in campo”. Tra questi, Return Ville, la città virtuale sviluppata dal progetto: “Abbiamo creato Return Land, un simulatore per mostrare scenari e interventi. Con il Dipartimento della Protezione Civile, nostro partner fin dall’inizio, porteremo questi strumenti a Regioni, Comuni, enti locali e imprese”. Prota evidenzia anche l’approccio multirischio come elemento distintivo: “Solo così possiamo avvicinarci alla complessità reale dei problemi”. E cita la Return Academy: “In aula hanno lavorato ingegneri, architetti, giuristi e filosofi, che hanno appreso direttamente dai ricercatori cosa emergeva dal progetto. Porteranno queste competenze nel loro lavoro quotidiano, pubblico o privato”. Ampio spazio è dedicato ai giovani: “Abbiamo superato i target previsti per RTDA, dottorati e assegni di ricerca, con una partecipazione femminile spontanea superiore al 40%. Il nostro obiettivo è dare continuità a queste professionalità, evitando che restino nel precariato”. Infine, il presidente sottolinea il rapporto con l’Anci: “All’inizio dell’anno nuovo ospiteremo un incontro a Napoli con i sindaci per chiudere il cerchio e penso che potremo anche sottoscrivere un accordo affinché i Comuni possano beneficiare pienamente dei risultati di Return".