(Adnkronos) - Nick Kyrgios ancora contro Jannik Sinner. Dopo aver assistito a Wimbledon 2025 al trionfo dell'azzurro, che ha battuto in finale Carlos Alcaraz in quattro set oggi, domenica 13 luglio, l'australiano è tornato a far parlare di sé con riferimento a uno dei suoi argomenti preferiti: il caso Clostebol che ha riguardo Sinner. Nei mesi scorsi Kyrgios ha infatti intrapreso una vera e propria crociata contro Sinner, soprattutto tramite social, e anche stavolta si è esposto rigorosamente su X. Sul proprio profilo ufficiale il tennista ha pubblicato infatti un tweet semplice ma emblematico: "*". Un semplice asterisco che nasconde però un significato diverso. L'asterisco infatti appare al fianco dei trionfi di quegli sportivi 'sospetti', magari risultati positivi al doping. Secondo Kyrgios quindi anche al fianco del nome di Sinner, scolpito per sempre nella storia di Wimbledon, andrebbe aggiunto un asterisco, in chiaro riferimento alla positività al Clostebol dello scorso anno, caso concluso nei mesi scorsi con i tre mesi di sospensione comminati dalla Wada a Sinner. Per mesi Kyrgios, da tempo quasi ex giocatore per i tanti problemi fisici, ha invocato sanzioni esemplari contro Sinner, dimostrando a più riprese di non aver capito sostanzialmente nulla del caso che ha coinvolto il numero 1 del mondo. Recentemente, intervenendo al podcast del coach Patrick Mourtatoglou, l'australiano aveva almeno azzeccato un pronostico: tra Sinner e Alcaraz, aveva puntato sull'azzurro.
(Adnkronos) - E' stato pubblicato da Ismea il nuovo numero del report AgriMercati relativo al primo trimestre 2025, che fotografa una congiuntura complessivamente positiva per il settore agroalimentare italiano, a conferma della solidità del settore nonostante il contesto ancora segnato da incertezze economiche internazionali. Il trimestre in esame chiude con un recupero congiunturale del valore aggiunto agricolo (+1,4%) e un incremento dell'indice dei prezzi agricoli alla produzione (+2,3% rispetto allo stesso periodo del 2024), trainato soprattutto dai prodotti zootecnici. Un dato che rappresenta una buona notizia per le aziende agricole, poiché riflette un miglioramento delle condizioni di mercato.Nello stesso periodo, anche la produzione industriale alimentare ha segnato un +1,6%, a conferma del dinamismo della filiera e del rafforzamento della domanda, sia interna che internazionale. Le esportazioni agroalimentari italiane sono salite del 6% su base tendenziale, superando i 18 miliardi di euro, con una forte spinta da comparti chiave come formaggi, vino e caffè. Sul fronte dei consumi, la spesa alimentare delle famiglie italiane è aumentata del 3,8%, con un incremento dei volumi in settori strategici come carne, pesce, lattiero-caseari, frutta e verdura. Si tratta di un segnale importante: il consumatore continua a premiare la qualità e l'origine dei prodotti, nonostante il contesto inflattivo.Anche le aspettative degli operatori agricoli e dell'industria alimentare sono orientate all'ottimismo: il 21% degli agricoltori prevede un miglioramento dell'andamento aziendale nel secondo trimestre, mentre oltre la metà delle imprese dell'industria alimentare prevede un incremento delle vendite. Il direttore generale di Ismea, Sergio Marchi, ha dichiarato: "I dati del primo trimestre 2025 confermano la tenuta e la capacità di adattamento del sistema agroalimentare italiano. Ismea, attraverso il report AgriMercati, continua a offrire uno strumento aggiornato e di analisi trasparente, a supporto delle scelte strategiche di imprese e istituzioni".
(Adnkronos) - “Gli italiani hanno una percezione distorta della filiera degli oli minerali usati: pensano che siano in parte bruciati, in parte smaltiti impropriamente o raccolti in modo spontaneo dalle officine, ma la realtà è un’altra. L’Italia è un’eccellenza in Europa: raccoglie e rigenera la quasi totalità (98%) dell’olio usato mentre la media dell’Unione si ferma intorno al 60%. Al centro di questo sistema c’è il modello consortile del Conou, che organizza in modo efficiente tutta la filiera. È un peccato che i cittadini non conoscano questi risultati: la consapevolezza dell’efficacia dell’economia circolare italiana può rafforzarne il successo, anche grazie al ruolo attivo dei cittadini”. Queste le parole di Riccardo Piunti, presidente Conou, in occasione dell’Ecoforum 2025, organizzato a Roma da Legambiente, Nuova Ecologia e Kyoto Club.