(Adnkronos) - Il mondiale Costruttori si deciderà all'ultima gara. La Formula 1, per l'ultimo Gran Premio della stagione, fa tappa ad Abu Dhabi con McLaren e Ferrari separate da soli 21 punti, con il vantaggio inglese che si è assottigliato dopo il Gran Premio del Qatar, vinto da Verstappen, e dove Charles Leclerc è riuscito a conquistare il secondo posto proprio davanti alla McLaren di Oscar Piastri. Sesto Carlo Sainz, mentre Lando Norris ha chiuso in decima posizione. Domenica 8 dicembre si deciderà quindi chi potrà festeggiare il titolo, ma non è la prima volta che il mondiale Costruttori viene deciso, tra McLaren e Ferrari, all'ultima curva della stagione. I precedenti tra le due scuderie sono sette, con la Ferrari in vantaggio con quattro trionfi contro i tre degli inglesi. La prima sfida decisa all'ultimo Gp risale al 1974, con la McLaren che ne uscì vittoriosa e festeggiò anche il mondiale Piloti con Emerson Fittipaldi. Otto anni dopo, nel 1982, fu la Rossa invece a festeggiare, mentre gli inglesi uscirono vincitori nel 1985, celebrando un'altra doppietta grazie al titolo Piloti di Alain Prost. Oltre dieci anni dopo un altro duello Ferrari-McLaren infiammò la Formula 1. Nel 1998 Mika Hakkinen portò a Woking il titolo Piloti, e l'ultima gara a Suzuka regalò quello costruttori agli inglesi. La rivincita della Rossa arrivò la stagione seguente e il bis in quella successiva. Nel 2000 Michael Schumacher consegnò a Maranello sia il mondiale Piloti, che mancava da 21 anni, sia quello Costruttori. L'ultimo scontro per il titolo tra Ferrari e McLaren risale al 2008, con il trionfo del Cavallino che è anche il suo ultimo successo nel Costruttori.
(Adnkronos) - “Per noi è una giornata molto importante, che dedichiamo alla memoria di Antonio Maglio, dirigente dell’Inail, un medico che capì l’importanza dello sport, di un'attività di recupero, di reinserimento vita vera, come lui la chiamava, di coloro che avevano avuto, purtroppo, un incidente sul lavoro o anche semplicemente un evento che li aveva resi disabili. Con questo intento, aprì Villa Marina, il primo centro di recupero attraverso lo sport, e da lì nacque l'intuizione che lo sport potesse diventare anche un'attività che permettesse alle persone di reinserirsi completamente nella società. E proprio da questa esperienza si sviluppò il progetto delle prime Paralimpiadi. Oggi, quindi, celebriamo la memoria, l'importanza, l'intuizione di questo medico visionario che ruppe gli schemi della società dell'epoca in cui coloro che avevano una disabilità venivano drammaticamente emarginati”. Sono le parole di Marcello Fiori, direttore generale dell’Inail, alla cerimonia di intitolazione dell'Auditorium Inail al Professor Antonio Maglio.
(Adnkronos) - Giovani e sostenibilità sociale, cosa pensano e come si comportano a casa e sul posto di lavoro? "L'85% ritiene fondamentale un lavoro che tenga conto della vita personale, è per loro importante essere ascoltati e coinvolti (84%) in azienda e giudicano importante la coerenza tra ciò che vogliono essere e il lavoro che vanno a scegliere (80%)". Così Paola Aragno, VP Eikon Strategic Consulting Italia, illustrando i risultati della ricerca dal titolo ‘Giovani e sostenibilità sociale’, presentata all’evento di apertura della Social Sustainability Week ‘I giovani e la sostenibilità, talenti da valorizzare’, questa mattina al Palazzo dell’Informazione a Roma. "I giovani under 35 intervistati non sono disposti a scendere a compromessi sugli aspetti contrattuali pur di lavorare (72%), il 62% pensa che sia giusto intervenire nel caso in cui si assista a comportamenti inopportuni in azienda, dato che sale al 66% per le donne ed è al 56% per gli uomini e sono contrari (61%) al gender cap in ambito professionale", spiega. "Il 76% non consuma cibi pronti e non approva l'uso di delivery. Solamente il 60% pratica attività fisica con continuità, soprattutto gli uomini laureati, il 58% ritiene centrali le pari opportunità, il 53% non viene guidato nelle scelte d'acquisto dalla sostenibilità ma si concentra sul prezzo. Il 47%, e questo è un dato che ci deve far riflettere, ritiene che le donne siano più portate alla cura della casa e della persona, dato che per fortuna scende al 38% tra i più giovani", conclude.