(Adnkronos) - Mattinata di tensione oggi, 1 marzo, in centro a Bologna, tra polizia e un corteo non autorizzato di manifestanti che si è radunato sotto l'Università dove era in corso la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico. Ci sono state alcune cariche della polizia per impedire l'irruzione dei manifestanti all'interno dell'ateneo, soprattutto - riferisce la Questura - nei confronti di alcuni collettivi universitari conosciuti con i nomi di Cambiare Rotta, Cua, Luna e Giovani Palestinesi, che si sono presentati mascherati parlando di un 'Carnevale Precario'. Diversi sono stati i tentativi di forzare il cordone dei poliziotti utilizzando ombrelli, bastoni e bombolette spray. Il tutto si è svolto secondo le indicazioni fornite ai manifestanti da quella che si è autoproclamata come Assemblea Precaria Universitaria, composta da dipendenti, ricercatori e studenti del polo universitario meneghino, schierati in protesta e poi accolti alla cerimonia con una delegazione di cinque persone. Intervenendo alla presenza dei vertici universitari, del rettore Molari e di Koen Lenaerts, presidente della Corte di Giustizia dell’Unione europea, premiato per l’occasione con il sigillo dell’Alma Mater. Presente alla cerimonia anche la ministra Annamaria Bernini, tra i bersagli della protesta. "Non so perché questi professionisti della protesta stiano protestando. Noi abbiamo messo soldi in più per l'università, un fondo record, stiamo investendo nelle borse di studio e diamo loro una marea di studentati”. Queste le parole pronunciate da Anna Maria Bernini, ministro dell’Università, a commento del corteo organizzato da alcuni antagonisti universitari e tenutosi stamattina a Bologna in concomitanza della cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico dell’Università cittadina. Bernini, riferendosi alla manifestazione in maschera 'Carnevale Precario' e sfociata in diversi scontri con la polizia, ha detto: “Ho visto che è Carnevale, si sono mascherati... L'importante è che non facciano male a nessuno. Io rispetto ogni forma di protesta in quanto legittima purché democratica e non violenta”. Durante la cerimonia, cinque persone sono state accolte nell’aula magna dove si svolgeva l’evento come segnale di apertura da parte dell’ateneo. "Siamo i lavoratori e le lavoratrici precari, quella di stamattina (riferendosi agli scontri con la polizia) è la forma di accoglienza che la città e la ministra Bernini ci riservano" ha detto una portavoce davanti all'aula. "Noi siamo quelli e quelle che mandano avanti questo ateneo - ha proseguito - con un lavoro invisibile, poco pagato e incerto. Senza di noi non ci sarebbero corsi, tesi di laurea, esami. Siamo precari da sfruttare e senza contratti stabili. Da mesi ci stiamo organizzando e mobilitando in tutta Italia, vogliamo che l'università cambi nel profondo e l'unico modo per farlo è lottare insieme”.
(Adnkronos) - Bitget, società Web3 e tra i principali exchange di criptovalute al mondo, annuncia il suo primo graduate program, un'iniziativa concepita per reclutare e sviluppare la prossima generazione di talenti della blockchain e del Web3, provenienti dalle migliori università mondiali. Nell'ambito dell'iniziativa di responsabilità sociale d'impresa Blockchain4youth di Bitget, questo programma si allinea ai piani dell'azienda che mirano a promuovere la formazione, l'innovazione e la crescita a lungo termine del settore blockchain. Parla dell’iniziativa all’Adnkronos/Labitalia Vugar Usi Zade, chief operating officer di Bitget “il graduate program di Bitget seleziona laureati meritevoli con un approccio globale, una passione per l'innovazione e una forte propensione a esplorare il futuro del Web3. Il programma offre opportunità di carriera in vari campi, tra cui: operations, gestione dei prodotti, marketing, rischio e compliance, gestione dei dati e progettazione, consentendo ai partecipanti di fare esperienza pratica in uno dei settori in più rapida crescita”. Le candidature sono disponibili sul sito ufficiale di Bitget e rimarranno aperte fino al 15 marzo 2025. I candidati selezionati riceveranno una lettera di offerta per entrare a far parte di Bitget, con una data di inizio non antecedente al 1º aprile. Grazie a questo programma, Bitget intende assumere circa 30 laureati meritevoli, offrendo loro un programma di sviluppo strutturato, una formazione trasversale e la mentorship diretta di esperti del settore. I partecipanti avranno l'opportunità di lavorare su progetti blockchain all'avanguardia e di contribuire all'espansione delle applicazioni Web3. "In Bitget - prosegue Vugar Usi Zade - crediamo che il futuro del Web3 sia nelle mani della prossima generazione. Il graduate program è stato concepito per colmare il divario tra ambizione e opportunità, fornendo ai giovani professionisti una via diretta per entrare nel settore della blockchain. Con la progressiva accelerazione dell'adozione del Web3, ci impegniamo a fornire ai futuri leader le competenze e le esperienze necessarie per plasmare il mondo decentralizzato". “Bitget offre un ambiente di lavoro dinamico e inclusivo, con oltre 1.800 dipendenti provenienti da oltre 60 Paesi e una cultura che valorizza l'efficienza, l'innovazione e la collaborazione. Il programma offre una retribuzione competitiva, chiari percorsi di sviluppo professionale e opportunità di crescita all'interno di Bitget”, spiega Vugar Usi Zade. Lanciato nel maggio 2023, Blockchain4youth si allinea all'impegno di Bitget nell'ispirare la prossima generazione ad adottare la blockchain. Con un investimento di 10 milioni di dollari in cinque anni, l'iniziativa offre corsi, hackathon e borse di studio. “Alla fine del 2024, Bitget era presente in oltre 60 università, tra cui il Massachusetts institute of technology (Mit), l'University College London (Ucl), l'Hong Kong university of science and technology, la National technological university in Argentina, la National Taiwan University e l'Rmit university, organizzando quasi 100 conferenze e coinvolgendo oltre 13,000 studenti”, conclude Vugar Usi Zade, chief operating officer di Bitget.
(Adnkronos) - "Abbiamo interpretato la possibilità di usare i fondi europei partendo dal nostro parco più iconico che è il parco del Valentino. Oltre ai 555 nuovi alberi messa a dimora andiamo a depavimentare 55mila metri quadri di asfalto, circa 15 campi da calcio, per creare una condizione ottimale per i nuovi alberi. Recuperiamo così molto di una fascia verde su cui possiamo piantumare". E' quanto riportato da Francesco Tresso, assessore con delega al Verde pubblico, viali alberati, parchi e sponde fluviali del Comune di Torino, al panel 'Il Paesaggio e la bellezza delle città - Piantare gli Alberi è facile e giusto?', uno degli incontri in programma alla IX edizione di Myplant & Garden, il Salone internazionale del Verde, in svolgimento a Fiera Milano Rho fino al 21 febbraio 2025. "Abbiamo un piano strategico dell'infrastruttura verde e un piano di resilienza climatica -dichiara l’assessore-. A livello più diffuso, nella città, abbiamo un progetto chiamato 'I quartieri resilienti'. Attraverso strategie mirate abbiamo voluto creare una sorta di rifugio climatico soprattutto nell'area pericentrale di Torino, frutto di una sviluppo urbanistico industriale, all'inizio del Novecento, in cui si è costruito molto con sempre meno attenzione al verde. Abbiamo voluto così dare una percezione di maggiore vivibilità in queste aree tipicamente molto grigie", dice. Poi l’assessore si focalizza sugli interventi messi in atto dal Comune di Torino per ripristinare il verde perduto nel 2024 a causa degli eventi climatici: "A causa della siccità abbiamo perso circa 3mila alberi in pochi mesi. Abbiamo attivato un programma per cui ne sostituiremo 7mila", le sue parole.