(Adnkronos) - Quello che esce dal Tavolo che si è tenuto oggi al Mimit è un 'Piano Italia' che "pone il Paese al centro delle strategie di Stellantis, attraverso l’aumento dei modelli in produzione, elettrici e ibridi, e la salvaguardia dei livelli occupazionali, in linea con gli investimenti produttivi e avviando processi di inserimento, aggiornamento e riqualificazione delle persone del Gruppo". Presentando il nuovo piano industriale del Gruppo per l’Italia, al ministro Adolfo Urso affiancato dal Ministro dell'Economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, da quello del Lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone, Stellantis - si legge in una nota - "ha ribadito la centralità dell’Italia, mantenendo in attività tutti i siti nel Paese e confermando gli investimenti che Stellantis effettuerà in Italia: per il 2025 sono previsti circa 2 miliardi di euro di investimenti negli stabilimenti e 6 miliardi di euro nello stesso periodo in acquisti da fornitori operanti in Italia". Il Gruppo, "pur in un momento di crescenti difficoltà del settore automotive nel mondo, ha ribadito di voler portare avanti il proprio piano industriale in Italia con risorse proprie, senza qualsiasi forma di incentivo pubblico alla produzione. Sarà data priorità alla competitività della filiera produttiva, per la cui valorizzazione, diversificazione e riconversione l’azienda si è detta disponibile a collaborare costruttivamente assieme ad ANFIA e alle istituzioni". Il 'Piano Italia' prevede l’incremento dell’impegno di Stellantis in ciascun impianto e al tavolo sono state diverse le novità rivelate da Jean Philippe Imparato, Responsabile europeo di Stellantis: dai due nuovi modelli compatti per Pomigliano (che vedrà l'estensione della produzione della Panda fino al 2030, seguita dall’introduzione della nuova generazione dello stesso modello) al potenziamento della produzione dei cambi eDCT a Mirafiori, ma anche una ammiraglia per Cassino e versioni ibride per Melfi con un forte aumento della produzione. Evidenziato poi il ruolo centrale di Torino che sarà, dal primo gennaio 2025, la sede della Regione Europa di Stellantis e il quartier generale della divisione Veicoli Commerciali del Gruppo. Il capoluogo piemontese sarà inoltre la sede di SUSTAINera, centro di sperimentazione e di riciclo del Gruppo, riaffermando così la propria leadership nell’economia circolare, e consoliderà il Battery Technology Center, attuale sede dell’unico centro al mondo del Gruppo per i test e per lo sviluppo delle batterie.
(Adnkronos) - “Noi cerchiamo sempre di prendere i migliori studenti e i migliori professori. A questo punto si tratta di far apprendere a tutti e due i gruppi le nuove tecnologie, tra questi l'AI è la sfida più importante. Nei 47 anni della Luiss abbiamo visto innovazioni straordinarie, abbiamo visto cose che non conoscevamo come il telefonino, il personal computer e adesso l'AI rappresenta la nuova sfida che diventerà pervasiva. Il mondo sta cambiando, la nostra idea è ispirare l'idea del futuro”. E' quanto ha commentato Luigi Gubitosi, presidente della Luiss, durante la cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico 2024-2025 dell'’università Luiss Guido Carli.
(Adnkronos) - Dopo il sì delle assemblee dei soci, è arrivato anche quello dei Consigli di Amministrazione: il percorso per l’aggregazione Brianza Energia Ambiente-BrianzAcque in un unico gruppo è ora partito ufficialmente. Il 2025 sarà quindi un punto di svolta per giungere a una multiutility pubblica su base provinciale per la gestione integrata del servizio idrico con quello di igiene ambientale. I due CdA, riuniti in seduta congiunta lo scorso 28 novembre, a Desio, presso la sede di Brianza Energia Ambiente, hanno preso atto della valutazione positiva degli uffici legali cui era stata affidata una perizia sulla fattibilità del processo e, come passaggio successivo, hanno stilato un cronoprogramma di massima, che entro il 2025 vedrà nascere la nuova realtà. A darne notizia Mario Carlo Novara ed Enrico Boerci, presidenti delle due realtà, nel corso di un incontro con la stampa tenutosi venerdì 13 dicembre a Monza. "Il risultato che oggi festeggiamo è frutto di un lavoro attento e silenzioso che va avanti da mesi - hanno spiegato Novara e Boerci - I comuni soci delle due aziende e la Provincia hanno incoraggiato a lungo un’operazione di questo genere, ma per raggiungere l’obiettivo abbiamo preferito optare per un percorso ponderato, facendo tesoro delle esperienze passate e valutando con attenzione tutte le criticità tecniche che avrebbero potuto inficiare le buone intenzioni. Possiamo dire di aver concluso le verifiche preliminari del progetto: ora, ci aspetta una fase tecnica che si esaurirà a fine febbraio, lasciando campo aperto alla nascita di una nuova realtà territoriale ancora più solida, efficiente, funzionale". Il progetto di aggregazione tra le due società risponde a un preciso mandato dell’Assemblea dei soci di BrianzAcque del maggio 2024 e dal mandato conferito dall’Assemblea dei soci di Bea al CdA al momento del suo insediamento, nel 2022. In entrambi i casi, la volontà dei soci punta a integrare la gestione del servizio di igiene ambientale con quello dell’idrico in capo a un unico soggetto interamente pubblico. Sulla scorta di quest’indicazione e di interlocuzioni già in corso è stata posta in essere un’attività di due diligence sfociata nel CdA congiunto e nella decisione di dare avvio al percorso aggregativo, "inteso - spiega una nota congiunta - come strutturazione di un percorso orientato verso la crescita e il saper fare di cui ciascuna azienda è dotata per una progressiva e sostenibile creazione di valore. "La necessità di realizzare l’aggregazione muove dall'esigenza di conseguire economie di scala e di scopo nonché di ottimizzare servizi locali di pubblica utilità, articolati ed essenziali, dove l’efficienza è da sempre decisiva - si legge - L’unificazione delle due aziende rappresenta un percorso virtuoso di economia circolare che si inserisce nell’ambito della transizione verde intrapresa da tempo, e con risultati tangibili, da entrambe le società. A livello industriale, più azioni sinergiche potranno scaturire dalla connessione tra impianti di depurazione delle acque e di trattamento rifiuti, con un utilizzo circolare in grado di valorizzare l’energia prodotta". Complessivamente, le due società vantano un patrimonio di 265 milioni di euro, un Ebitda di 47 milioni e più di 400 dipendenti. Insieme, potranno semplificare il panorama delle utility di Monza e Brianza, razionalizzare ed efficientare la gestione del servizio pubblico, migliorare le logistiche, sviluppare nuove operatività. Il tutto con una ricaduta positiva sul versante sociale.