(Adnkronos) - Milan e Roma in campo oggi, domenica 2 novembre, nel posticipo della decima giornata della Serie A. I giallorossi, dopo il pareggio tra Napoli e Como, con una vittoria conquisterebbero il primo posto solitario in classifica. Con un successo, il Milan aggancerebbe la Roma. MILAN (3-5-1-1): Maignan; De Winter, Gabbia, Pavlovic; Saelemaekers, Fofana, Modric, Loftus-Cheek, Estupinan; Nkunku, Leao. All. Allegri. ROMA (3-4-1-2): Svilar; Hermoso, Mancini, Ndicka; Celik, El Aynaoui, Koné, Wesley; Cristante; Soulé, Dybala. All. Gasperini. Milan-Roma sarà trasmessa in diretta e in esclusiva su Dazn alle 20.45. Il match sarà disponibile anche sull'app di Dazn in streaming. La sfida tra rossoneri e giallorossi è la prima sfida del campionato 2025/2026 che sarà trasmessa in chiaro da Dazn e sarà visibile gratis per circa 2 milioni di utenti.
(Adnkronos) - I dati del report Insight Lab di Webidoo lo dimostrano con chiarezza: in Italia solo il 6,9% delle pmi e il 14,7% delle medie imprese utilizza soluzioni di intelligenza artificiale, ma si stima che la loro introduzione possa generare un aumento della produttività superiore al 40%. Le aziende che adottano l’Ai crescono più velocemente, innovano prima e rispondono meglio al cambiamento. "Sono dati eloquenti eppure dobbiamo constatare che l’uso dell’Ai è ancora troppo spesso tattico, frammentato, non sempre consapevole”, commenta Giovanni Farese, Ceo di Webidoo Spa, tech company che sviluppa piattaforme Ai based per la trasformazione digitale e che, con la propria divisione Webidoo Insight Lab, pubblica il report 'Intelligenza Artificiale e produttività nelle pmi' . "Perché la tecnologia diventi davvero un motore di competitività, serve costruire una cultura dell’Ai 'umana' e pragmatica: occorre aiutare le imprese a costruire modelli di adozione sostenibili, accessibili e orientati al risultato, capaci di trasformare la semplice automazione in vero cambiamento organizzativo. L’Ai oggi è un’opportunità concreta che genera valore tangibile per le imprese e muoversi prima degli altri è strategico per guadagnare un vantaggio competitivo reale. Perché in un contesto come quello attuale, non vince chi osserva ma chi sperimenta", spiega. Il report evidenzia che, nelle pmi che già utilizzano l’Ai, gli ambiti prevalenti sono marketing e vendite (36%), ricerca e sviluppo(24,2%) e processi produttivi (21%). Un segnale chiaro: l’Ai non è futuro, ma presente. E giustifica la necessità di un quadro normativo che parli anche alle imprese, non solo ai big tech. Michela Pancaldi, Ceo di Tecnocupole Pancaldi, realtà italiana di riferimento nel settore delle strutture e macchine industriali, sottolinea il valore concreto di questa evoluzione: “L’automazione basata su Ai ha rivoluzionato il modo in cui le macchine dialogano con l’operatore. Le nuove interfacce sono intuitive, guidano l’utente passo dopo passo e riducono drasticamente i tempi di formazione e persino la necessità di operai iperspecializzati. Questo si traduce in maggiore produttività, meno errori e una gestione più sostenibile delle risorse in fabbrica: al punto che stiamo pensando di trasformare il nostro stabilimento in un polo in cui ospitare anche una parte di produzione altrui, di settori e parti completamente diverse dai nostri, ma adatti alla linea intelligente di Industria 4.0 in cui abbiamo investito". Le imprese che utilizzano l’Ai possono beneficiare di un incremento della produttività oltre il 40%. Le attività ripetitive, come l’inserimento dati o l’elaborazione documentale, possono essere svolte fino al 40% più velocemente; il supporto clienti può essere automatizzato fino all’80%, riducendo i tempi di risposta; l’automazione dei processi può migliorare l’efficienza fino al 65%. L’Ai va regolamentata, quindi, ma anche incentivata, perché il suo impatto sulla competitività è tangibile. Anche nel procurement il cambiamento è già realtà. Come spiega Daniele Civini, Head of Sales Jaggaer Italia, player globale in soluzioni source-to-pay e di collaborazione con i fornitori: “Sistemi come gli Ai agents possono aiutare i team di acquisto a ottimizzare i processi grazie a funzionalità di Q&A, rilevamento delle anomalie delle fatture Po e generazione e sintesi di contenuti tramite Gen Ai. Una tecnologia che offre agli utenti un’esperienza intuitiva ed efficiente su tutta la piattaforma di procurement, mantenendo ‘l’uomo al centro’, ma liberando tempo per attività strategiche ad alto valore". Il report evidenzia che le principali difficoltà nell’adozione dell’Ai riguardano la mancanza di competenze interne (55%) e la scarsa chiarezza normativa (41%). Due ostacoli che rallentano l’innovazione e confermano quanto una legge, se ben scritta, possa educare oltre che regolare. Le Pmi chiedono chiarezza, strumenti e orientamento, non solo vincoli. Sul fronte della gestione dei rischi e della sostenibilità, interviene Azzurra Gollotta, Sales Manager per Italia e Spagna di Achilles, leader globale nella gestione del rischio e delle performance della catena di fornitura che propone soluzioni basate su Ai per aiutare le aziende a comprendere e anticipare le proprie vulnerabilità Esg: “Il nostro sistema, per esempio, basa la propria analisi su dati strutturati e disponibili pubblicamente piuttosto che su input diretti forniti dai fornitori. Raccoglie e monitora informazioni provenienti da database normativi e di conformità, notizie e resoconti dei media, documenti societari e informative sulla sostenibilità, database Esg e di rischio di terze parti, nonché dati sui rischi geopolitici o a livello nazionale. Aggregando queste fonti, l'intelligenza artificiale è in grado di identificare modelli, anomalie e rischi emergenti, fornendo informazioni tempestive sulle potenziali vulnerabilità Esg lungo tutta la catena di fornitura, anche per i fornitori che non hanno inviato direttamente alcun dato”. La diffusione dell’Ai passa anche dalle persone. Perché non esiste trasformazione digitale senza trasformazione delle competenze. Come sottolinea Laura Basili, fondatrice di Women at Business, la piattaforma italiana che mette in rete donne e imprese: “Le skill legate all’intelligenza artificiale sono eterogenee, ovviamente per tantissimi aspetti sono legate ad ambiti tecnico informatici, ma non solo. Con l’evolversi delle tecnologie devono evolvere anche le competenze che si possono acquisire in itinere, anche partendo da carriere lontane dal mondo tech. Nella nostra piattaforma offriamo corsi gratuiti per svilupparle e inserirle nel proprio cv, perché oggi conoscere l’AI è una chiave di accesso al lavoro di domani”. Il quadro che emerge è chiaro: l’Ai non è più una prospettiva, ma una condizione competitiva. Perché generi vero valore, però, deve diventare parte integrante della cultura d’impresa: una cultura che unisca tecnologia, formazione e responsabilità. Solo così l’intelligenza artificiale potrà smettere di essere una promessa e diventare un motore reale di crescita per le pmi italiane.
(Adnkronos) - Ecomondo continua ad accrescere il proprio respiro internazionale. Giunta alla 28esima edizione, la manifestazione organizzata da Italian Exhibition Group (Ieg) dal 4 al 7 novembre 2025 alla Fiera di Rimini, compie un ulteriore passo avanti consolidando la sua dimensione globale e affermandosi come un importante hub per professionisti, imprese e istituzioni impegnati nei settori della green, blue e circular economy. Ad Ecomondo 2025 sono attesi oltre 350 hosted buyer internazionali provenienti da 66 Paesi, in rappresentanza di tutti i continenti. Tra i primi mercati figurano Egitto, Algeria, Spagna, Bulgaria, Iraq, Tunisia, Senegal, Canada, Turchia, Serbia, Bosnia ed Erzegovina e Giordania. Il 31% dei buyer arriva dall’Est Europa, Balcani e Asia centrale, il 15% dal Medio Oriente e Asia, un ulteriore 15% dal Nord Africa, mentre il 13% proviene sia dall’Africa centrale e subsahariana sia dall’Europa occidentale. Seguono l’America Latina (6%), il Nord America e l’Australia (5%) e l’Estremo Oriente (2%). A completare il quadro, circa 90 associazioni internazionali coinvolte e oltre 30 delegazioni ufficiali in arrivo da 30 Paesi. Grazie alla sinergia con l’Agenzia Ice e con il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (Maeci), Ecomondo si attesta come luogo di ritrovo da non mancare per gli stakeholder internazionali della transizione ecologica. Le delegazioni, infatti, coprono quasi l’intero planisfero: dall’Europa all’Asia, dall’America Latina all’Africa. Il programma convegnistico si conferma un vero e proprio 'Think Tank internazionale', con più di 200 convegni e workshop che vedono la partecipazione di oltre 800 esperti. I dibattiti toccheranno temi cruciali e trasversali come i finanziamenti green, la digitalizzazione, la mitigazione climatica e la rigenerazione ambientale. Si discuterà anche di eco-design, pratiche di prevenzione dei rifiuti e comunicazione ambientale, offrendo un'agenda completa e aggiornata per chiunque voglia comprendere e guidare la transizione ecologica. Fra gli eventi internazionali più rilevanti curati dal Comitato Tecnico Scientifico di Ecomondo, il 4 novembre nel convegno 'Technological solutions for resources recovery from end-of-life products and materials in the Mediterranean landscape' saranno esaminate le nuove tecnologie che potrebbero aumentare la circolarità delle risorse e i benefici ambientali in diversi settori economici. Sempre nella giornata inaugurale, il panel 'European and Mediterranean nature-based, digital and cyber-physical initiatives projects to innovate water management', pone il focus sulle iniziative che integrano soluzioni basate sulla natura, digitali e/o cyber-fisiche per migliorare la gestione delle risorse idriche. Da segnalare anche 'BlueMissionMed: Strengthening the Eu Mission Ocean and Waters in the Mediterranean' a cura del Comitato Tecnico Scientifico di Ecomondo, Consorzio BlueMissionMed Csa e Commissione Europea. L'evento segna il lancio ufficiale dell'iniziativa annuale Mediterranean Lighthouse della missione Ue 'Ripristinare il nostro Oceano e le nostre Acque entro il 2030', con particolare attenzione alle azioni intraprese nell'attuale contesto politico del Mediterraneo e che prevede convegni e workshop di approfondimento durante i quattro giorni di Ecomondo. Gli sviluppi per bioeconomia e l’Osservazione e Monitoraggio della Terra saranno approcciati dai convegni, in programma mercoledì 5 novembre, 'What bioeconomy for the next generation? Education, innovation and entrepreneurship opportunities across the Mediterranean and Africa' e 'From sky to ground: Earth observation for sustainable critical raw materials management' promossi dal Comitato Tecnico Scientifico di Ecomondo e, rispettivamente, il Cluster Italiano della Bioeconomia Circolare ed il Politecnico di Torino con il Cineca. Lo stesso giorno è in agenda l’evento 'Waste Shipment Regulation and its impact on the global market for post consumer textiles' a cura di Ecomondo e Unirau, con un panel in cui si discute l’attuazione del regolamento, in particolare, per quanto riguarda la promozione della circolarità nel mercato tessile globale e la garanzia di pratiche di esportazione trasparenti e conformi. Il 6 novembre è in programma invece “Reuse, repair and eco-design. The ‘magic’ circles of Circular Economy” a cura del Comitato Tecnico Scientifico di Ecomondo. Si tratta di un convegno, suddiviso in due sessioni, che intende mettere in evidenza gli approcci più 'nobili' dell’economia circolare: riuso, durabilità, riparabilità ed eco-design, con testimonianze e casi studio che ne mostrano la fattibilità all’interno dell’industria manifatturiera. Come ogni anno, sono in programma gli Stati Generali della Green Economy, organizzati dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile in collaborazione con il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase) e promossi dal Consiglio Nazionale della Green Economy, formato da 66 organizzazioni di imprese. Nella Sessione Plenaria internazionale, che si svolgerà il 5 novembre mattina, verranno analizzate le prospettive, le strategie e policy della green economy all'interno del dibatto globale. Uno spazio speciale è riservato al continente africano con la quinta edizione dell’Africa Green Growth Forum, organizzato da Ecomondo con la partecipazione della Struttura di Missione per l'attuazione del Piano Mattei della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, il ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Confindustria Assafrica Mediterraneo e Res4Africa. La nuova edizione del Forum metterà in luce le iniziative per l'accesso all'energia pulita e sostenibile in Africa promosse nell'ambito del Piano Mattei e del Programma 'Missione 300' , esplorando il ruolo strategico degli investimenti coordinati pubblici e privati nel perseguimento di obiettivi di crescita e resilienza climatica nel continente.