(Adnkronos) - E' partita poco prima delle 9 la manifestazione dei lavoratori ex Ilva di Cornigliano, a Genova. Dopo l'assemblea davanti ai cancelli della fabbrica, gli operai si sono diretti verso le vie del quartiere con mezzi da cantiere. Poco dopo le 9 è stato montato un gazebo. Via Cornigliano e piazza Savio sono totalmente chiuse al traffico, mentre la strada Guido Rossa è chiusa in direzione ponente. La protesta è scattata contro il piano del governo che secondo Armando Palombo storico delegato Fiom Cgil della ex Ilva di Cornigliano e Stefano Bonazzi Segretario Generale Fiom Cgil Genova "porta alla chiusura della fabbrica con la conseguenza che a Genova abbiamo mille posti di lavoro a rischio, mille famiglie che rischiano di perdere il loro sostentamento e la fine della siderurgia nella nostra città e nel Paese". "Dal primo gennaio saranno in 6 mila a livello nazionale a trovarsi in cassa integrazione e dal primo di marzo chiuderanno tutti gli impianti. Chiediamo alle istituzioni locali di non stare in silenzio e di adoperarsi per contrastare la decisione del Governo e impedire la chiusura di Cornigliano", concludono i sindacalisti. Rispetto a quanto riportato dai sindacati ieri dopo il confronto con il governo sull’ex Ilva, "non c’è alcun aumento di cassa integrazione. Riteniamo invece che ci sia maggiore necessità di formazione", ha intanto detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. "Coloro che saranno chiamati a svolgere la formazione matureranno tutti i diritti contrattualmente previsti per coloro che sono a lavoro. Quindi, non c’è alcun aumento di cassa integrazione ma c’è un forte e significativo investimento sulla formazione con l’intenzione di concentrare le risorse sulla manutenzione degli impianti al fine di maggiore tutela dei nostri lavoratori", ha concluso Urso. "In merito ad alcune ricostruzioni diffuse da rappresentanti sindacali e da organi di stampa, i commissari straordinari di Acciaierie d’Italia intendono fornire un chiarimento definitivo. Come comunicato nel corso dell’incontro tenutosi ieri a Palazzo Chigi, alla presenza dei commissari e dei rappresentanti del Governo, non è previsto alcun aumento del numero di lavoratori in cassa integrazione rispetto alle attuali 4.450 unità. Qualsiasi affermazione relativa a un’estensione della cassa di ulteriori 1.550 lavoratori è priva di fondamento". Lo fa intanto sapere Adi in As in una nota. La posizione, continua Adi, "è stata ribadita più volte durante la riunione e riportata nel comunicato ufficiale diffuso ieri da Palazzo Chigi, nel quale si conferma che 'non ci sarà un’estensione ulteriore della Cassa integrazione, accogliendo così la principale richiesta avanzata dagli stessi sindacati nel corso del precedente tavolo'. I 1.550 lavoratori citati in alcune ricostruzioni saranno coinvolti esclusivamente in un programma di formazione e riqualificazione, previsto in concomitanza con gli interventi di manutenzione programmati sugli impianti". Il percorso formativo prevede almeno 60 giorni di attività per ciascun lavoratore, per un totale complessivo di 93.000 ore di formazione, e riguarderà l’intero comparto aziendale. Si precisa inoltre che il periodo di formazione "è equiparato a tutti gli effetti alla presenza in servizio, inclusa la maturazione di tutti gli istituti contrattuali, ferie comprese. I commissari straordinari desiderano pertanto rassicurare tutto il personale del gruppo, che qualsiasi diversa ricostruzione relativa a un ulteriore ricorso alla Cassa Integrazione non rispecchia quanto comunicato ufficialmente nel corso dell’incontro di ieri".
(Adnkronos) - Sono oltre 6.000 i visitatori che hanno varcato la sede dello stabilimento di Pedrignano (PR), il più grande e sostenibile pastificio del mondo. Lo fa sapere il Gruppo Barilla, che conferma il proprio impegno come azienda aperta, trasparente e vicina alle persone, proprio in occasione Settimana della cultura d’impresa (da 14 al 28 novembre). Le visite guidate rientrano nel progetto 'Porte aperte', un’iniziativa che promuove la conoscenza diretta della tradizione, della qualità e dell’innovazione che da quasi 150 anni rendono Barilla un’eccellenza italiana nel mondo. Consumatori, associazioni, enti, istituzioni e scolaresche hanno potuto scoprire da vicino il percorso che unisce cultura, storia e tecnologia: dalla Collezione Barilla d’Arte Moderna all’Archivio storico Barilla, fino all’esplorazione dello Stabilimento di Pedrignano. Il 2025 ha registrato più di 260 gruppi partecipanti, con un indice di gradimento prossimo al 100%: un segnale forte dell’interesse e dell’apprezzamento del pubblico per un’iniziativa che valorizza l’apertura e la trasparenza come principi fondanti della cultura d’impresa Barilla. Barilla ha inoltre aderito al programma Imprese aperte Parma, offrendo sessioni di visita dedicate sia ai privati sia agli studenti dell’Its tech & food academy e dell’Università di Parma, con l’obiettivo di avvicinare le nuove generazioni alle professioni e alle competenze della filiera alimentare. Il successo di 'Porte aperte' si conferma anche per il 2026, con oltre 90 gruppi già prenotati. Per chi non riuscisse a partecipare alle visite, è sempre possibile conoscere da vicino la storia del marchio al Museo della Pasta, realizzato con il contributo del Gruppo Barilla nella corte agricola di Giarola (PR), insieme al Museo del Pomodoro-info su www.museidelcibo.it. Infine, nel cuore di Parma, la storica Bottega Barilla accoglie i visitatori con un percorso immersivo che unisce passato e futuro, tradizione e innovazione. I programmi delle prossime visite e degli eventi Imprese aperte Parma 2026 saranno disponibili da maggio su www.impreseaperteparma.com/barilla.
(Adnkronos) - “Con l’aggiornamento del nostro Piano Strategico, rinnoviamo con determinazione l’impegno di A2A verso una crescita industriale solida e sostenibile, orientata alla creazione di valore per tutti gli stakeholder''. Lo dice Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A. ''Abbiamo incrementato gli investimenti complessivi, portandoli a 23 miliardi di euro entro il 2035, per accelerare il percorso di sviluppo del Gruppo e aprire nuove direttrici di business innovative. La presenza storica di A2A in Lombardia – area che oggi rappresenta un polo strategico per i data center – unita all'importante acquisizione delle reti elettriche nelle province di Milano e Brescia, ci offre una posizione privilegiata per contribuire in modo concreto alla diffusione di queste infrastrutture digitali, cogliendone al contempo le opportunità industriali ed economiche. Il nostro obiettivo è chiaro: vogliamo evolvere dal ruolo di partner energetico a piattaforma di sviluppo integrata, mettendo a valore i nostri asset, il nostro know-how e la capacità di innovazione”, co. “Per sostenere l’aumento della domanda di energia e il processo di elettrificazione dei consumi, continueremo a investire in infrastrutture “future-fit”, potenziando le reti, la generazione e le attività legate all’economia circolare''. Mazzoncini sottolinea poi che la società intende ''consolidare la leadership di A2A in Italia e, al tempo stesso, proiettare il nostro modello di business anche a livello internazionale, valorizzando le competenze distintive maturate nei settori dell’ambiente e delle energie rinnovabili. Il motore di questo Piano restano le nostre persone: sono loro che, con professionalità e dedizione, trasformano ogni giorno gli obiettivi in risultati. La sostenibilità rimane centrale nella nostra strategia. Confermiamo il target del Net Zero al 2050 e la riduzione del fattore emissivo entro il 2030, coerentemente con la visione di un futuro energetico responsabile, nel rispetto delle nuove generazioni e delle risorse del Pianeta''