(Adnkronos) - Lo psichiatra, scrittore e saggista Eugenio Borgna è morto oggi, 4 dicembre, all'età di 94 anni nella sua casa di Borgomanero (Novara), dove era nato il 22 luglio 1930. Borgna era uno dei protagonisti e maggiori autori della psichiatria italiana, indagatore dell'arcipelago delle emozioni che abitano la nostra vita interiore e autore di libri di successo. La notizia della scomparsa è stata confermata all'Adnkronos dal novarese Roberto Cicala, editore di Interlinea, a cui ha affidato uno dei suoi ultimi libri, "Apro l'anima e gli occhi" (da un verso dell'amato poeta Clemente Rebora) dedicato a coscienza interiore e comunicazione, uscito per il Festival della dignità umana di cui dirigeva il comitato scientifico. Borgna è stato tra i principali esponenti della psichiatria fenomenologica, che sposta il suo oggetto di analisi dalla malattia al paziente; è stato inoltre sostenitore di una "psichiatria dell'interiorità" in grado di ricostruire la dimensione profonda e soggettiva del disagio psichico, che ha esaminato attraversando letteratura, filosofia e arte. Laureatosi in Medicina e chirurgia nel 1954 presso l'Università di Torino e specializzatosi in Malattie nervose e mentali nel 1957, già libero docente di Clinica delle malattie nervose e mentali presso l'Università di Milano, Borgna dal 1970 al 1978 è stato direttore dell'ospedale psichiatrico di Novara, mentre dal 1978 al 2002 è stato responsabile del servizio di Psichiatria dell'ospedale Maggiore, assumendo dopo la pensione il titolo di primario emerito. Tra i suoi principali settori di studio vi sono l'indagine sulla depressione e la schizofrenia, cui ha dedicato numerosi saggi scientifici e pubblicazioni rivolte a un pubblico non specialistico. Per Einaudi ha pubblicato: "Elogio della depressione" (con Aldo Bonomi, 2011), "La fragilità che è in noi" (2014), "Parlarsi" (2015), "Responsabilità e speranza" (2016), "Le parole che ci salvano" (2017) - che raccoglie in un unico volume gli ultimi tre testi -, "L'ascolto gentile" (2017), "La nostalgia ferita" (2018), "La follia che è anche in noi" (2019), "Speranza e disperazione" (2020), "In dialogo con la solitudine" (2021), "Tenerezza" (2022), "Mitezza" (2023), "Dare voce al cuore" (2023), "In ascolto del silenzio" (2024) e "L'ora che non ha piú sorelle. Sul suicidio femminile" (2024). Con Feltrinelli ha pubblicato: "I conflitti del conoscere. Struttura del sapere ed esperienza della follia" (1988), "Malinconia" (1992), "Come se finisse il mondo. Il senso dell'esperienza schizofrenica" (1995), "Le figure dell'ansia" (1998), "Noi siamo un colloquio. Gli orizzonti della conoscenza e della cura in psichiatria" (2000), "L'arcipelago delle emozioni" (2001), "Le intermittenze del cuore" (2003), "L'attesa e la speranza" (2006), "Come in uno specchio oscuramente" (2007), "Le emozioni ferite" (Feltrinelli, 2009), "La solitudine dell'anima" (2010), "Di armonia risuona e di follia" (2012), "La dignità ferità" (2012), "Il tempo e la vita" (2015), "L'indicibile tenerezza. In cammino con Simone Weil" (2016), "Le passioni fragili" (2017). Tra gli altri suoi libri: "L'arcobaleno sul ruscello. Figure della speranza" (Raffaello Cortina Editore, 2018) e "Saggezza" (Il Mulino, 2019). Avverso a ogni forma di schematismo e riduzionismo biologico dei processi mentali, Eugenio Borgna come esponenti della psichiatria fenomenologica ha spostato il suo oggetto di analisi dalla malattia al paziente, e si è affermato come strenuo sostenitore di una "psichiatria dell'interiorità" nel tentativo di enuclearne la dimensione plurima e complessa restituendo un significato condiviso alla dimensione esistenziale del dolore: da qui le indagini sulla nostalgia e i sentimenti di colpa, l'inquietudine e la disperazione, l'ansia e i rimpianti, le attese e le speranze, la gioia e la solitudine. Borgna ha contestato l'interpretazione naturalistica in voga delle malattie mentali, che ricerca le cause della psicosi nel malfunzionamento dei centri cerebrali e le sue cure nei farmaci e nell'elettroshock. Egli, pur dichiarando indispensabile l'ausilio dei farmaci nel caso di psicosi, difende la necessità di porsi in relazione con il paziente e di penetrarne il mondo. Nel 2018 Borgna era stato insignito del titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Da sempre impegnato nell'attività politica e civile, negli anni '70 è stato anche sindaco e consigliere comunale a Borgomanero. (di Paolo Martini)
(Adnkronos) - "Ogni anno il 3 dicembre si celebra la Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità, un momento dedicato a valorizzare le differenze e a costruire una società che sappia accogliere ogni individuo. Questa ricorrenza rappresenta una straordinaria opportunità per riconoscere il valore di ogni persona e per promuovere azioni che mettano al centro il rispetto e l’inclusione. Celebrare questa giornata significa scegliere di guardare la diversità come una fonte di ispirazione. Ogni differenza arricchisce la comunità e offre occasioni di crescita personale e collettiva. E' un invito a tutti noi a costruire ambienti che favoriscano l’espressione piena delle potenzialità di ogni individuo". Lo dice all'Adnkronos/Labitalia Daniele Cassioli, atleta paralimpico, non vedente dalla nascita, fondatore di Real eyes sport e presidente onorario di Piramis onlus. "In ogni contesto - spiega - dalla scuola al lavoro, l’inclusione rappresenta una grande occasione per migliorare le relazioni e creare ambienti più accoglienti. Le persone portano contributi unici quando vengono valorizzate per ciò che sanno fare. Penso al mondo del lavoro: il vero valore di un ambiente inclusivo si vede nel momento in cui ogni collega si sente parte integrante del team. E' un risultato che si costruisce con la volontà di creare relazioni autentiche e un clima di fiducia reciproca". "Anche nella scuola - precisa Cassioli - dove si formano le basi della nostra società, l’inclusione offre enormi opportunità. I ragazzi che crescono in un ambiente dove le diversità vengono accolte con rispetto imparano a vedere il mondo con occhi nuovi. Gli insegnanti, quando ricevono il giusto supporto, riescono a creare percorsi capaci di valorizzare ogni studente". "Il 3 dicembre - afferma - è per me un giorno speciale. Vivo questa ricorrenza come un’occasione per celebrare le opportunità che la disabilità mi ha regalato. La mia esperienza mi ha insegnato che ogni sfida porta con sé un’opportunità di crescita. Ogni giorno imparo quanto sia importante accettarsi e costruire il proprio percorso con fiducia. Questo mi ha portato a fondare Real eyes sport, un progetto che aiuta tanti bambini con disabilità visiva a scoprire il loro potenziale attraverso lo sport. Vederli affrontare il campo, superare le proprie paure e scoprire nuove abilità è un’esperienza che riempie il cuore". "La diversità - sottolinea - rappresenta un grande valore per la società. Quando impariamo a collaborare e a rispettarci, creiamo un ambiente dove tutti possono contribuire. Ogni gesto di apertura verso gli altri rafforza la comunità e genera un senso di appartenenza. La scuola e lo sport offrono spazi straordinari per imparare questi valori. I bambini che crescono in ambienti inclusivi sviluppano una maggiore sensibilità e un approccio aperto verso il mondo. Questa capacità di accogliere l’altro diventa una competenza che li accompagna per tutta la vita". "Immagino il 3 dicembre - continua - come una grande festa, un momento di incontro per celebrare le differenze e scoprire quanto possono arricchire le nostre vite. Ogni persona ha qualcosa di unico da offrire, e la diversità rende il mondo un posto più bello e interessante. Oggi possiamo scegliere di fare un passo in più verso un futuro inclusivo. Guardiamoci intorno, impariamo dalle storie degli altri e lasciamoci ispirare. La costruzione di un mondo migliore inizia da noi, dalle nostre azioni e dalla nostra capacità di accogliere".
(Adnkronos) - “Sostenibilità sociale vuol prendersi carico della felicità delle persone, far sì che ognuno possa fiorire secondo la propria natura con pari opportunità. È fra gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu. Dal prossimo anno, circa 7.800 aziende italiane dovranno inserire indicatori sociali nel bilancio di sostenibilità. Tuttavia, a differenza di quanto accade per la sostenibilità ambientale, in quest’ambito c’è un ritardo di mezzo secolo in termini di parametri, certificazioni e requisiti". Lo ha detto Eugenia Romanelli, direttrice artistica della manifestazione, founder di rewriters.it e Ceo ReWorld, in occasione della quarta edizione del ReWriters fest, il festival europeo dedicato alla sostenibilità sociale che si è svolto a Roma presso l’Università La Sapienza. "Per queste ragioni, attraverso l’impresa sociale ReWorld, abbiamo trasformato il Manifesto Etico di Sostenibilità Sociale, che dà origine al ReWriters Fest, e alla testata di Advocacy Journalist, in un rating definito da Sapienza Università di Roma e ottimizzato da Aecom Strategic Consulting. Con il ReWriters Fest, da un lato cerchiamo di aiutare le organizzazioni a misurarsi, posizionarsi e raccontarsi sulla sostenibilità sociale, e dall’altro parliamo alla società civile, alla comunità accademica, alle imprese, alle istituzioni, di temi tanto attuali quanto divisivi, come ad esempio la violenza sulle donne, il body shaming o l’etica delle nuove tecnologie. Problematiche universali che riguardano il mondo che lasceremo a chi verrà dopo di noi”, conclude la direttrice artistica del ReWriters Fest.