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(Adnkronos) - New Zealand batte Ineos Britannica anche nella quarta regata dell'America's Cup oggi 14 ottobre e si porta in vantaggio per 4-0 nella sfida al meglio delle 13 regate. Nonostante una partenza pari i britannici non sono riusciti a scalfire lo strapotere dei 'kiwi'. Si torna in acqua mercoledì 16 ottobre con la quinta e la sesta regata. Intanto Luna Rossa ha festeggiato, nella giornata di ieri, un traguardo storico conquistando la prima America's Cup femminile. Le ragazze del team di Luna Rossa Prada Pirelli hanno infatti battuto le britanniche del team Ineos, in questo caso rinominato Athena Pathway. L'AC40 monotipo del team italiano vedeva al timone Giulia Conti e Margherita Porro, come trimmer Giulia Fava e Maria Giubilei.
(Adnkronos) - "Questo è l'inizio di un lavoro, un lavoro importante perché al centro del lavoro di Confindustria e di Federmanager ci sono le persone e le aziende, questi sono il vero motore del Paese. Noi oggi abbiamo una vivacità su questo tema, una vivacità che porta 10.000 aziende italiane già a lavorare con l'intelligenza artificiale, però ci sono un 50% delle aziende che ancora all'interno della propria azienda non hanno fatto nemmeno un'ora di formazione sull'intelligenza artificiale, avendo anche a disposizione i fondi. E qui si crea il grande divario tra le grandi aziende che sono strutturate e le piccole e medie aziende italiane che sono la linfa di questo Paese. Bisogna aiutarle e fare capire l'importanza di questo tema, evitare un Paese a due velocità" sull'Ia. Cosi Stefano Cuzzilla, presidente di 4.Manager e di Federmanager, aprendo l'evento per la presentazione del VI rapporto dell'Osservatorio di 4.Manager 'Intelligenza Artificiale. Cambiamento culturale e organizzativo per imprese e manager: nuove traiettorie della managerialità', oggi a Roma in occasione dell'apertura dell'anno accademico della Pontificia Università Antonianum. Secondo Cuzzilla "è chiaro che il lavoro che vediamo davanti è complicato, però l'intelligenza artificiale non è un'innovazione tecnologica come altre, sarà dirompente nella gestione dell'azienda, nella governance. E noi dobbiamo cercare di formare l'intelligenza umana per governare l'intelligenza artificiale, se no rischiamo di avere problemi su cui noi di Federmanager, ma anche le aziende, sono preoccupate", ha sottolineato. Il rischio in futuro secondo Cuzzilla "è quello di avere delle persone che in azienda non sono più adeguate, e quello sarà un grande problema. Ci dobbiamo lavorare oggi, fare un reskilling di queste persone, a formarle, a prepararle. Noi dobbiamo cercare, e lo facciamo come Sistema Paese, come Federmanager insieme a Confindustria, Federmanager, parlando con le istituzioni, con il governo, per far capire che da questa grande trasformazione non può discendere il mettere all'angolo le persone più deboli in azienda, le persone più deboli all'esterno della società, glii anziani, che già hanno problemi sul digitale", ha aggiunto. Secondo Cuzzilla "noi dobbiamo far sì che queste cose siano di evoluzione e di aiuto per loro, non siano delle cose che le emarginano in una maniera non recuperabile. Abbiamo l'eccellenza dei nostri imprenditori e dei nostri manager, questa volta loro sono chiamati a fare uno sforzo importante per il nostro Paese. Quello dell'intelligenza artificiale è un cambio che se lo governiamo può far ripartire bene questo Paese", ha concluso.
(Adnkronos) - "Siamo felici di essere oggi al Salone della Csr e dell’innovazione sociale con GS1 Italy e la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa per presentare il nuovo progetto 'Sostenibilità nelle categorie'". Così Mario Galietti, Senior Director di Procter&Gamble Italia in occasione del Salone della Csr e dell'innovazione sociale, a Milano. "È un progetto a cui Procter&Gamble tiene molto, perché per primi abbiamo lavorato in questa direzione avviando nel 2020, con Scuola Superiore Sant’Anna, Sda Bocconi, Wwf ed Eiis - European Institute for Innovation and Sustainability, il 'Category Management Sostenibile' (https://it.pg.com/pg-per-l-italia/category-management-sostenibile/), il metodo, basato sul modello standard di Category Management di Ecr Italia e sull’analisi Lca, volto a sistematizzare, per la prima volta, un approccio organico al tema e fornire strumenti concreti e analisi per rendere centrale nelle azioni e nel modo di operare delle aziende la sostenibilità ambientale e sociale, coniugandola con quella economica", spiega. "Una prima esperienza concreta è stata proprio la collaborazione tra Procter&Gamble e Crai per la gestione operativa e sostenibile della categoria 'detergenti per il bucato' con i prodotti del nostro marchio 'Dash' fondata su 3 pilastri: l’approccio scientifico alla sostenibilità, la coniugazione di obiettivi di business e sostenibilità, l’educazione degli stakeholders per la promozione di scelte di acquisto e consumo più consapevoli. Il Category Management, infatti, può definirsi 'sostenibile' non solo quando industria e distribuzione si impegnano per il benessere di tutta la collettività nel momento del consumo e nel lungo periodo, ma quando anche i consumatori offrono il proprio contributo compiendo scelte di acquisto e di utilizzo dei prodotti più responsabili", conclude.