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(Adnkronos) - Dieci padiglioni occupati, 770 espositori, più di 2100 marchi provenienti da 45 Paesi, oltre 330mila metri quadrati occupati nell’intero quartiere espositivo (record storico). Sono i numeri dell'edizione 81 di Eicma, quella che celebra i 110 anni di storia dell’Esposizione internazionale delle due ruote. L'evento espositivo, dal titolo 'Eicma. Lasciamo il segno da 110 anni', è previsto dal 5 al 10 novembre prossimi a Fiera Milano-Rho, è stato presentato oggi all’Adi Design Museum di Milano. (FOTO) In programma novità, anteprime mondiali, spettacoli e gare, il ritorno di tutte le case costruttrici più importanti, i campioni e le leggende del motorsport, il gaming, una mostra di moto storiche, le start up e la sicurezza su due ruote. "Da una parte - ha spiegato il presidente di Eicma, Pietro Meda - c’è la volontà di celebrare la storia dell’esposizione, la più longeva al mondo, dall’altra la convinzione dell’unicità e della centralità conquistate del nostro evento per l’industria e gli appassionati: Eicma ad ogni edizione segna obiettivamente un prima e un dopo e lo fa grazie al grande investimento organizzativo, alla risposta del pubblico e all’impegno delle aziende partecipanti”. L'ad Paolo Magri ha evidenziato come l'adesione delle aziende confermi “l’attrattività e l’attualità del modello espositivo di Eicma", sottolineando che "non solo a questa edizione il 26% degli espositori arriva per la prima volta in Eicma, il 70% sono imprese internazionali da ogni continente; occuperemo due padiglioni in più rispetto all’anno scorso, quattro rispetto al 2022. E poi segniamo importanti ritorni, che vanno a completare l’intero panorama dei costruttori: un’offerta espositiva veramente ricchissima, che si unisce a quella dell’intrattenimento, dello spettacolo e delle aree speciali che abbiamo sviluppato”. Conferma dall'anno scorso un’area dedicata al gaming e al mondo dei videogiochi motorsport, dove sarà possibile vivere in sella ad una moto vere esperienze di gioco entusiasmanti e immersive grazie alla presenza di simulatori di ultima generazione. Non mancherà poi lo spazio riservato alle start up del settore realizzato da Eicma grazie al sostegno dell’Ice, l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, che accoglierà anche le forze dell’ordine e le realtà istituzionali che concorrono alla promozione della sicurezza su due ruote. Confermato anche il Temporary Bikers Shop, lo spazio commerciale dedicato ai motociclisti dove acquistare accessori, abbigliamento, caschi, componenti e attrezzatura di ogni tipo per la moto, mentre per celebrare il 110° anniversario di Eicma (1914-2024) sarà allestita alla Porta Sud una mostra di moto storiche e moderne che più hanno lasciato il segno per l’originalità e il primato con le loro forme, le proporzioni e i materiali impiegati. E poi ci sarà 'MotoLive', l’area esterna dove il pubblico potrà assistere gratuitamente a competizioni, show, musica e spettacoli di intrattenimento, fra cui run di freestyle motocross e trial acrobatico. Completamente rivista nel layout e arricchita nell’offerta di contenuti, MotoLive ospiterà quest’anno nuove gare, nuove attrazioni e soprattutto una competizione con le più grandi leggende del motorsport.
(Adnkronos) - Anisa (Associazione Nazionale Imprese Sorveglianza Antincendio) - aderente a Confindustria, nata nel 2009 dall’esigenza di tutelare il comparto della sorveglianza antincendio e dei servizi ad essa correlati e che riunisce le imprese di settore con migliaia di addetti operanti sull’intero territorio nazionale - e Confsal, Confederazione generali dei sindacati autonomi dei lavoratori, e Confsal-Vigili del fuoco Sindacato autonomo vigili del fuoco, evidenziano in una nota come, "anche grazie ai doverosi rilievi della Commissione di Garanzia, gli scioperi di Filt Cgil dello scorso 16 settembre e del 7 ottobre siano stati proclamati in modo indiscriminato senza tenere conto delle condizioni di sicurezza delle infrastrutture pubbliche e, soprattutto, degli utenti, per di più in assoluto spregio delle regole della rappresentatività sindacale; e ciò nonostante il vigente ccnl sottoscritto dalle suddette organizzazioni preveda agli artt. 10 e 11 la forma dello sciopero virtuale al pari di quanto previsto per i Vigili del Fuoco". "In effetti, l’unico contratto collettivo rappresentativo del comparto è quello della 'Sorveglianza Antincendio', applicato per l’appunto da tutte le imprese aderenti o meno alla citata associazione datoriale e operanti in strade e autostrade, ospedali, elisuperfici, stazione ferroviarie, depositi di idrocarburi, cantieri navali, enti fieristici, centri commerciali, ecc., ed è solo ed esclusivamente quello di cui sono firmatarie Anisa- Confindustria e Confsal e Confsal-Vv,, come più volte ribadito da tutta la giustizia amministrativa nonché dallo stesso ministero del Lavoro attraverso un decreto ministeriale e specifiche circolari", si ricorda. "In questo contesto, Filt Cgil continua a pretendere l’applicazione di un contratto collettivo, quale quello delle 'Guardie ai Fuochi', non attinente e conforme ai predetti ambiti operativi e di rischio, applicabile tra l’altro al solo ambito portuale, come tra l’altro ammesso anche dalla stessa associazione datoriale Angaf firmataria del suddetto ccnl", avverte. "Ad oggi, solo lo sciopero nel settore strade e autostrade - si precisa - ha una sua specifica regolamentazione volta a contemperare l’esercizio del diritto di sciopero con le imprescindibili e incomprimibili esigenze di sicurezza connesse alla natura di pubblica utilità dei servizi antincendio, attivati in forza di normative e/o provvedimenti amministrativi, aventi assoluta cogenza: in questo comparto, il bilanciamento si concretizza nell’individuazione di contingenti minimi preposti alla copertura pressoché integrale del servizio di 'Sorveglianza antincendio'”. "Il problema sorgerebbe, quindi, quando le astensioni collettive - si spiega - interessano gli altri settori in cui operano i sorveglianti antincendio, ad esempio quello degli ospedali e delle stazioni ferroviarie, infrastrutture nelle quali, nonostante la sorveglianza antincendio continui ad essere vitale e svolta in funzione di cogenti obblighi normativi, ad oggi manca una disciplina ad hoc che obblighi le parti sociali a stabilire analoghi contingenti minimi". "È necessario, anzi è urgente, che in aggiunta a quanto già previsto dagli art. 10 e 11 del vigente ccnl 'Sorveglianza Antincendio', siano definite nuove regole - si rimarca - volte a disciplinare, ulteriormente, come in questi settori l’esercizio del diritto di sciopero garantisca nel contempo la continuità del servizio pubblico essenziale della sorveglianza antincendio nei cantieri diversi dal comparto strade e autostrade; e quindi si ponga, presso gli ospedali, le elisuperfici, le grandi stazioni ferroviarie, etc., rimedio attraverso una specifica e autonoma regolamentazione, e tanto al preciso fine di contemperare l’esercizio del diritto di sciopero con l’esigenza di assicurare a tutti, sempre e comunque, servizi essenziali", prosegue la nota. A tal fine, Anisa Confindustria e Confsal e Confsal Vvf quali firmatarie dell’unico ccnl della sorveglianza antincendio applicabile ai suddetti settori, nel mentre sono in procinto di rinnovare tale ccnl, intavoleranno un dialogo per concertare assieme una regolamentazione generale dello sciopero nella 'Sorveglianza antincendio'. Fermo restando quanto statuito dagli artt. 10 e 11 del ccnl oggi vigente e sottoscritto dalle suddette organizzazioni. Tanto anche al fine di far cessare il prima possibile le condotte speculative di chi oggi è abituato a brandire lo sciopero come una clava contro le imprese finendo per arrecare danni soltanto ai lavoratori e a chi fruisce dei servizi pubblici essenziali, cioè a tutti noi", conclude.
(Adnkronos) - “La transizione energetica deve potersi basare su alcuni presupposti fondamentali: la leva dell’innovazione tecnologica e la consapevolezza delle persone, che sono le vere protagoniste della trasformazione in atto verso un futuro energeticamente sostenibile". Così Daniela Leotta, Chief Strategy, Sustainability&Communication Director di E.On Italia, in occasione del Salone della Csr e dell'innovazione sociale, a Milano. "E' compito delle aziende come la nostra tenere conto dell’impatto sociale di questo cambiamento e della necessità di rendere sempre più evidenti i benefici per la comunità e la società in generale. Solo così lo sviluppo decentralizzato delle Fer potrà essere fluido ed efficace e la transizione sarà concreta e accessibile a tutti”, afferma.