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(Adnkronos) - Cinecittà celebra Francis Ford Coppola con una strada a lui intitolata - viale Francis Ford Coppola - e la chiave onoraria degli Studi romani, dove ha preparato alcune scene de ‘Il padrino - Parte III’ tra la fine degli Anni '80 e gli inizi dei '90. "Per me tutto questo è un sogno che si avvera”, dice il regista premio Oscar durante la cerimonia, che si è svolta alla presenza della presidente di Cinecittà Chiara Sbarigia, dell’ad Manuela Cacciamani e del Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni. "Ho una fascinazione per Cinecittà da sempre. Quando ero giovane - ricorda il regista - non avevo soldi, ma sognavo di studiare nel prestigioso Centro Sperimentale di Cinematografia, che per me rappresentava il passo più vicino all’entrata di Cinecittà, che era la vera Hollywood”. L'intera giornata è stata dedicata a Francis Ford Coppola in occasione dell'anteprima della sua ultima opera 'Megalopolis', evento di pre-apertura della Festa del Cinema di Roma e di Alice nella Città, che poi arriverà nelle sale il 16 ottobre con Eagle Pictures di Tarak Ben Ammar. "'L'essere umano è un genio capace e in grado di risolvere qualsiasi problema che incontri’, diceva Pico della Mirandola. L’Italia ne è un esempio: un Paese fantastico che eccelle in tutto, dalla medicina ai telescopi, ma necessiterebbe di un governo migliore", ha riflettuto il regista. Nella sua epopea romana Coppola racconta di un potente sindaco (Giancarlo Esposito) che ostacola un brillante architetto (Adam Driver), che ha il sogno utopico di salvare un'America morente. "Penso che oggi la Repubblica americana sia esposta ad un grandissimo rischio", ha detto il regista premio Oscar. Sulle prossime elezioni presidenziali negli Stati Uniti il regista si è detto "non interessato all’America, voglio che ci sia un mondo unico perché siamo una famiglia umana unica. Concepire il mondo come Paesi separati è vecchio stile, basti pensare che prima della Prima guerra mondiale si poteva viaggiare senza passaporto. Dovremmo liberarci dei confini ma preservando le culture di ogni posto". Per il regista della saga de ‘Il padrino’ e ‘Apocalypse Now’ "siccome siamo parte di un’unica famiglia non chiamatemi Mr. Coppola o Maestro, chiamatemi ‘Zio Ciccio’", ha chiesto il regista. Ottantacinque anni e ancora tanti sogni nel cassetto, Coppola ha svelato in italiano: "Sono vicino alla morte, ma voglio realizzare ancora due film. Uno piccolo e semplice, così per divertimento, che girerò in gran parte in Italia ed uno grande". In 'Megalopolis' si dice che gli imperi crollano quando le persone smettono di crederci. Tra gli imperi in crisi di oggi c'è il cinema. "Il cinema è arte o business? Per me è arte. Ma chi vuole monetizzare non vuole rischi, vuole seguire la stessa formula trita e ritrita che crea dipendenza, come la Coca-Cola o le patatine", ha fatto notare Coppola, che ha venduto i suoi vigneti per produrre 'Megalopolis'. "L'ho fatto secondo la mia formula e non quella del business. Il risultato? Ha il destino di 'Apocalypse Now', all'inizio c'è chi lo amava e chi lo odiava. Ma intanto continua a guadagnare soldi. Mi auguro la stessa cosa per il mio ultimo film". Una carriera costellata da tanti successi ma anche da rimpianti: "Ne ho due. Il primo è che non sono riuscito a girare 'Un sogno lungo un giorno' come volevo e il secondo riguarda il cinema. Le nuove generazioni non avranno le stesse opportunità di quelle che abbiamo avuto". Stasera il grande evento serale di presentazione, in anteprima nazionale, di 'Megalopolis', una serata a inviti presso Cinecittà. "Siamo profondamente grati al maestro Francis Ford Coppola per aver accettato di essere con noi, qui nel tempio del cinema, per presentare una delle sue grandi opere" dichiara il Sottosegretario alla Cultura, Lucia Borgonzoni. "Coppola ha dato vita a una produzione straordinaria come regista, sceneggiatore, produttore e produttore esecutivo, tanto che stilare un elenco completo delle sue opere sarebbe impossibile. Ha ricevuto riconoscimenti dai festival più prestigiosi, ma oggi ci sembrava fondamentale omaggiarlo qui a Cinecittà, affinché il suo contributo artistico rimanga per sempre nella memoria di questo luogo iconico. Ringraziamo anche la governance di Cinecittà per la sensibilità dimostrata nel conferire questo riconoscimento. Personalmente, sono emozionata: i suoi film degli anni '80, come 'I ragazzi della 56ª strada' e 'Rusty il selvaggio', hanno segnato la mia generazione e li ricordo con grande affetto. Con orgoglio, celebriamo anche il suo legame con l'Italia, che continua a ispirare la sua straordinaria creatività". "Cinecittà è il cuore pulsante del cinema italiano - ha dichiarato la Presidente Chiara Sbarigia - ed è diventato in questi ultimi anni un luogo di produzione culturale di respiro internazionale aperto alle forme d'arte più innovative. In questo senso oggi, la presenza di un grande maestro come Francis Ford Coppola, che a Cinecittà lavorò e il cui lavoro è sempre stato guidato da un coraggioso spirito di ricerca, rafforza questa vocazione artistica internazionale. Il suo ultimo visionario film Megalopolis è un grande cantiere aperto su una città del futuro da rifondare che si chiama New Rome, e quale miglior modo per omaggiare la visita di Coppola se non donandogli la chiave di Cinecittà e battezzando col suo nome una delle sue strade?". "Cinecittà dedica oggi una strada a un Maestro - dichiara Manuela Cacciamani, ad di Cinecittà - che da oltre 60 anni porta la sua arte in giro per il mondo, che ha arricchito sogni e creatività di intere generazioni di cineasti che qui a Cinecittà si sono formati. Cinecittà è stata, è e sarà sempre di più la storia del cinema con i suoi Studi, quelli che ci sono e quelli che si stanno costruendo, con le sue persone che l’hanno fatta diventare grande proprio grazie allo stesso amore per il cinema che Coppola continua incessantemente ad avere. Non è solo un omaggio ma un modo per guardare al futuro forti della storia su cui camminiamo. Sono sicura che per chi vive e lavora a Cinecittà Viale Francis Ford Coppola sarà un posto dove darsi un appuntamento pensando a un’utopia che è stata realizzata". Domani, martedì 15 ottobre, Coppola sarà anche protagonista di un incontro all'Auditorium Parco della Musica, a cura di Alice nella Città, con i Giurati della sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema, gli studenti delle scuole di cinema ed il pubblico. Il filmato dell’incontro entrerà poi a far parte del patrimonio dell'Archivio Luce.
(Adnkronos) - L’economia blu è una delle principali leve di sviluppo per il futuro economico dell’Italia, dell’Europa e del mondo, ma solo il 15% delle aziende a livello globale considera pienamente la blue economy un’opportunità di crescita. È il risultato di un’analisi che verrà presentata in anteprima il 16 ottobre a Blue Planet Economy Expoforum, la manifestazione che dal 16 al 18 ottobre a Fiera Roma accende i riflettori su ambiente, sviluppo e innovazione nel maxi comparto produttivo che è l’economia blu, con un focus particolare sul ruolo strategico delle comunità locali e delle piccole e medie imprese nel promuovere pratiche sostenibili e innovative. L’Italia si conferma una delle maggiori potenze marittime in Europa, accanto a Germania, Francia e Spagna. I dati più recenti (XII Rapporto sull’economia del mare, Unioncamere 2024) mostrano che l’economia del mare contribuisce al 10,2% del Pil nazionale, generando un valore di oltre 178 miliardi di euro, con più di un milione di lavoratori e circa 228 mila imprese attive. Per consentire una crescita sostenibile dell’economia blu, è cruciale preservare gli ecosistemi marini e costieri. Tuttavia, molte aziende a livello globale non sono ancora consapevoli delle pressioni dirette e indirette che esercitano su tali ecosistemi, né dei rischi che ne derivano per il loro business a causa del degrado dell’oceano. Solo una piccola percentuale di imprese sta realmente sfruttando il potenziale offerto dall’economia blu per creare valore. One Ocean Foundation, organizzazione no-profit dedicata alla tutela degli ecosistemi marini e dell’oceano, riconosciuta a livello internazionale come piattaforma leader per lo sviluppo sostenibile, ha svolto un’analisi su circa 2500 aziende globali, che rappresentano oltre il 70% del Pil mondiale. Lo studio rivela che solo il 15% delle aziende prese a campione a livello globale e il 33% a livello europeo vede l’economia blu come un motore per innovazione, mitigazione delle pressioni ambientali e lo sviluppo di soluzioni basate sulla natura. La ricerca, effettuata con l’utilizzo di tecniche innovative come l’elaborazione del linguaggio naturale (Nlp) e l’intelligenza artificiale generativa (GenAI), evidenzia che i settori più attivi includono quelli di energia marina, pesca e acquacoltura sostenibile. Eppure le opportunità sono ingenti: dall’ecoturismo costiero alla produzione di blu food, fino all’energia eolica offshore, le imprese che adottano pratiche sostenibili possono ridurre costi, migliorare l’efficienza, creare nuove fonti di reddito e rafforzare la loro reputazione. “L’economia blu - spiega Jan Pachner, segretario generale di One Ocean Foundation, che presenterà la ricerca - non è quindi solo una questione ambientale, ma un’opportunità strategica che le aziende italiane devono cogliere per garantire un futuro prospero e sostenibile. La sfida è ora quella di accelerare l’adozione di pratiche che tutelino l’oceano, contribuendo al contempo alla crescita economica del Paese”. Accanto all’area espositiva dove istituzioni, enti di ricerca e aziende portano in mostra l’innovazione e l’eccellenza nel settore, la manifestazione propone un articolato programma di conferenze, workshop e appuntamenti di approfondimento. Dopo l’apertura inaugurale, il primo giorno - mercoledì 16 ottobre - prevede, a cura della sezione Energia di Unindustria, il focus 'Decarbonizzare: modelli a confronto nella Blue Economy - II edizione', con testimonianze e progetti di sostenibilità sui temi dell’energia e dell’economia del mare; un approfondimento, organizzato dall’Associazione MAR, sulla Lazio Blue Route, per esplorare nuovi scenari per la valorizzazione del patrimonio marittimo italiano all’insegna di un turismo sostenibile. Alle 16 Ocean One Foundation approfondisce il tema di come generare valore per le aziende proteggendo l’oceano, con un focus su blue food, energia eolica offshore e turismo marittimo sostenibile. Giovedì 17 ottobre sono centrali l’appuntamento, a cura dell’Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale – Ogs, dedicato al Marmed, la figura del maritime cluster manager sempre più motore della blue economy nel Mediterraneo e oggetto di progetti di formazione professionale altamente qualificata e i due panel dedicati alla dissalazione, organizzati da Westmed Initiative e Aidara. Il primo propone un focus sulla circolarità del ciclo della dissalazione, quale soluzione sostenibile nella lotta alla crisi idrica e nell’approvvigionamento di materiali critici; il secondo approfondisce la partnership Italia-Marocco nel settore della dissalazione e del riuso delle acque depurate. Il terzo e ultimo giorno, venerdì 18 ottobre, sono protagoniste le biotecnologie blu e le loro enormi potenzialità, con un approfondimento a cura di Enea, e la finanza blu cui sono dedicati due appuntamenti, a cura di LazioInnova. Nel primo, si esplorano gli strumenti finanziari diretti e indiretti per promuovere un’economia sostenibile e proteggere gli ecosistemi marini; nel secondo i principali attori della finanza si confrontano sui temi della blue economy. In tutti e tre i giorni la formazione è protagonista con il format Business to Students, un programma di incontri per mettere in collegamento diretto studenti e aziende. Particolarmente strategico è anche il programma di networking internazionale, che offre agli espositori l’opportunità di consolidare la loro presenza nei mercati del Mediterraneo e dell’Africa Settentrionale. Chiude la manifestazione la cerimonia di premiazione del 'Blue Ambassador Award 2024'. Il premio, a cura dell’associazione MAR, in collaborazione con la Fondazione Xcellence – Servizi alle Imprese ed Enea, tributa un riconoscimento all’impegno di manager, ricercatori, operatori del terzo settore e studenti, che si sono distinti per progetti e studi innovativi nel campo della Blue Economy. Blue Planet Economy Expoforum si svolge in concomitanza con Zeroemission Mediterranean 2024, manifestazione internazionale per la transizione energetica.
(Adnkronos) - "Siamo molto soddisfatti di questa dodicesima edizione del Salone della Csr e dell’innovazione sociale, che si chiude con 5000 presenze di pubblico in 3 giorni e una grande partecipazione anche da remoto attraverso lo streaming. L’affluenza del pubblico agli oltre 100 panel che si sono tenuti ci conferma che la formula funziona, con il coinvolgimento di tutti gli stakeholder in un confronto continuo e vivace sui temi più attuali della sostenibilità". Così all'Adnkronos Rossella Sobrero, presidente Koinètica, fa il punto sulla tre giorni del Salone della Csr e dell'innovazione sociale che si chiude oggi a Milano. "Fra tutti abbiamo sentito un po’ la mancanza della Pubblica Amministrazione, che ci piacerebbe rispondesse di più al nostro invito a portare il suo contributo al Salone, su tematiche per le quali il ruolo del settore pubblico è cruciale. Continueremo a stimolare e coinvolgere tutti gli attori, perché il Salone continui a essere un luogo di dibattito equilibrato e costruttivo, l’occasione per fare rete fra imprese grandi e piccole e Terzo Settore, un’occasione di protagonismo per i giovani e le loro istanze per un futuro sostenibile", aggiunge.