ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - “Next Appennino è la strategia che mette insieme modernità e tradizione, partendo da un'esperienza concreta, quella che ho fatto da sindaco prima, da assessore regionale delle Marche, alla ricostruzione dopo e ora da Commissario alla ricostruzione. È un volume, una testimonianza, che nasce dall'esperienza concreta”. Così l’autore di “Mediae Terrae”, il Commissario straordinario Sisma 2016, Guido Castelli, alla presentazione del suo libro, questo pomeriggio alla Fiera nazionale della piccola e media Editoria ‘Più libri, più liberi’, in corso a Roma. Un libro che racconta la ricostruzione l’Appennino centrale dopo il sisma 2016-2017: “Tra il 24 agosto 2016 e il 18 gennaio 2017 circa 50 mila scosse sconvolsero un territorio dell'Appennino centrale di estensione superiore a quella dell'Olanda. Fu una grande tragedia - racconta il commissario Castelli - Tante le false partenze, tante le polemiche iniziali. Poi qualcosa è cambiato: siamo riusciti a imprimere un cambio di passo alla ricostruzione, ma proprio in quel momento abbiamo capito che ricostruire le case non ha senso se simultaneamente non si cura anche la vitalità economica e sociale di territori meravigliosi, ma che più di altri soffrono la crisi demografica. Sappiamo che è proprio in quel quadrante compreso tra Fabriano, Spoleto, Rieti, L'Aquila, Ascoli Piceno, Camerino che si è coltivata l'identità italiana e per certi versi europea - continua - Da questo punto di vista, però, abbiamo chiaro l’obiettivo di conservare le nostre tradizioni, mantenerle in qualche misura pure intonse, ma far fare all'Appennino anche un salto di contemporaneità". "L'Appennino si salva se sa agganciare anche le grandi transizioni: ambientali, digitali, tecnologiche - aggiunge - L'innovazione può essere un aiuto per chi soffre l'isolamento geografico. Attivando, come stiamo facendo, un percorso di maggiorazione della connettività e di digitalizzazione dei nostri ambienti - conclude - Si può competere vivendo proprio in quel quadrante territoriale, una vita competitiva e di qualità molto avanzata”.
(Adnkronos) - "Il Ministero dell’economia e delle finanze (Ragioneria generale dello Stato), Anac ed Enea hanno presentato il contratto-tipo in partenariato pubblico privato Epc (energy performance contracts), una guida per la Pubblica amministrazione impegnata a realizzare interventi di efficientamento energetico dei propri edifici. All’incontro, in rappresentanza del Consiglio nazionale degli ingegneri, ha partecipato la consigliera Ippolita Chiarolini, delegata all’ingegneria economica e al Ppp (Partenariato pubblico privato)". E' quanto si legge in una nota del Consiglio nazionale degli ingegneri. Nel corso del confronto la Chiarolini è stata invitata ad esprimere il parere del Consiglio nazionale sull’articolo 193 del codice che vede un allungamento dei tempi e, stante la dovuta e opportuna volontà di favorire la concorrenza leale tra gli operatori, rischia di disincentivare le proposte: “La documentazione elaborata dal promotore - ha detto - viene resa disponibile ad altri proponenti fornendo un vantaggio competitivo, ma senza riconoscerne allo stesso un valore. In questo modo si rischia di disincentivare l’elaborazione delle proposte. Siamo certi che si possa trovare una giusta soluzione procedurale”. “Far crescere la cultura del Ppp, in tutte le sue forme, non soltanto il project financing o finanza di progetto - ha aggiunto la Chiarolini - consentirebbe di disporre di uno strumento efficace per la realizzazione di opere pubbliche”. In questo senso, il Consiglio nazionale si è reso disponibile per la stesura di ‘casi studio’. Al contratto tipo, non obbligatorio, che rappresenta un importante riferimento, si potrebbe aggiungere uno schema di Pef tipo, proprio al fine di agevolarne la comparabilità. "In coerenza con il nuovo Codice degli appalti e le indicazioni di Eurostat sulla contabilizzazione degli investimenti in Epc - ricorda - il contratto-tipo di prestazione energetica costituirà un utile supporto per le amministrazioni pubbliche nella predisposizione di contratti di efficientamento energetico secondo lo schema del partenariato pubblico privato". "Per la redazione del contratto-tipo - - precisa il Cni - ci si è avvalsi del contributo determinante di un tavolo interistituzionale, coordinato dal dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, a cui hanno preso parte, oltre ad Anac ed Enea, anche il Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei Ministri (Dipe), Istat, Corte dei conti, Agenzia per la coesione territoriale, Fondazione Ifel e Università Bocconi.
(Adnkronos) - Il 13 dicembre esce nelle librerie ‘Il Rigiocattolo’ di Letizia Palmisano, giornalista ambientale, saggista e divulgatrice TV, edito da Città Nuova e illustrato da Anna Curti. Il libro è una fiaba ecologista, una storia per tutte le età, ispirata ai principi dell'economia circolare, che ha come protagonisti dei giocattoli un po’ malandati ai quali il destino riserva un futuro diverso da quello di molti altri balocchi, spesso destinati ad essere buttati una volta rotti. 'Il Rigiocattolo' narra, con testi e immagini adatte ai bambini, le vicende di tre giochi un po’ malconci ovvero l’orsetto di peluche Bruno, la pianola giocattolo color arcobaleno Nola e il coraggioso Tuffolino. Guidati dal robot Milo, un veterano del luogo, i tre protagonisti scopriranno che l’arrivo al laboratorio di Rigiocattolo non sarà per loro la fine, ma l’inizio di una nuova avventura. Questo luogo speciale, animato da un gruppo di volontari, diventa infatti teatro di una rinascita per i giocattoli, simboleggiando i principi del riuso e della riparazione, propri dell'economia circolare. Una storia di amicizia, di speranza e di ecosostenibilità. L'idea della fiaba nasce dall’incontro tra la giornalista ambientale con Daniele Leo, coordinatore di Rigiocattolo, e gli altri volontari che da 10 anni, a Campobasso, recuperano i balocchi e danno loro una seconda vita. Letizia Palmisano, con il suo impegno ventennale nella divulgazione delle pratiche sostenibili, ha voluto trasformare la storia vera del laboratorio di Rigiocattolo in una fiaba che potesse ispirare e educare. “Nel corso della mia carriera giornalistica, l'incontro con il progetto Rigiocattolo è stato illuminante, tanto da diventare uno dei racconti per me centrali nel mio saggio 'Sette vite come i gatti, ridare valore agli oggetti. Storie di economia circolare', edito da Città Nuova nel 2023. Dopo aver descritto il processo di rinascita dei giocattoli attraverso le parole di chi li ripara e dei bambini che ne beneficiano, mi sono chiesta quale sarebbe stata la prospettiva dei giocattoli stessi. Convinta che avrebbero parlato dell'importanza di prendersi cura dell'ambiente ai bambini che li hanno amati, ho creato 'Il Rigiocattolo', una fiaba che fonde il divertimento con un profondo messaggio ecologico”, racconta. 'Il Rigiocattolo' è un invito a guardare oltre l'abbandono, vedendo nelle cose vecchie e dimenticate un potenziale per una nuova vita. Il libro viene lanciato in occasione della fiera della piccola e media editoria 'Più libri più liberi', che si terrà a Roma presso La Nuvola, Viale Asia, 40, dal 4 al 8 dicembre 2024. Letizia Palmisano parteciperà a un laboratorio basato sul suo libro l’8 dicembre alle 15, nello Spazio Ragazzi - Area Incontri al Piano Forum della fiera.