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(Adnkronos) - Laura Santi è la prima cittadina umbra, e la nona persona in Italia, a ottenere il via libera per l’accesso alla morte volontaria assistita. Dopo due anni dalla sua richiesta per l'accesso al suicidio assistito, due denunce, due diffide, un ricorso d’urgenza e un reclamo per ottenere una risposta da parte della azienda sanitaria umbra, è arrivata la relazione della commissione medica che attesta il possesso da parte di Laura Santi di tutti e quattro i requisiti previsti dalla sentenza della Corte Costituzionale sul caso Cappato-Dj Fabo che in Italia ha legalizzato il 'suicidio assistito'. La relazione medica ha riconosciuto, dunque, che Laura Santi, 50enne di Perugia, affetta da una forma progressiva e avanzata di sclerosi multipla è: capace di autodeterminarsi; affetta da una patologia irreversibile; che provoca sofferenze fisiche o psicologiche che reputa intollerabili; dipendente da trattamenti di sostegno vitale. In particolare, la commissione medica ha confermato la presenza di questo ultimo requisito, inizialmente non riconosciutole, anche sulla base dell’ultima sentenza della Corte costituzionale (135/2024) - dove la stessa Laura Santi era intervenuta nel giudizio in Corte costituzionale ed era stata ammessa - secondo cui alcune procedure che "si rivelino in concreto necessarie ad assicurare l’espletamento di funzioni vitali del paziente, al punto che la loro omissione o interruzione determinerebbe prevedibilmente la morte del paziente in un breve lasso di tempo, dovranno certamente essere considerate quali trattamenti di sostegno vitale". "Sono anni che lotto per difendere la libertà di scelta alla fine della vita - dichiara Laura Santi - Una battaglia che porto avanti, per me e per tutte le persone che si trovano e si troveranno in situazioni simili, da molto prima che la mia malattia si aggravasse e mi rendesse completamente tetraplegica, preda di dolori, spasmi e sofferenze quotidiane. Ora sono felice di sentirmi veramente libera di scegliere. I tempi di risposta del Servizio Sanitario Regionale, così come sono ora, sono intollerabili perché aggiungono sofferenza a sofferenza. Per questo, se ci fosse stata una legge regionale che stabilisce tempi certi di verifica, avrei evitato circa due anni di attesa. Mi auguro che il prossimo Consiglio regionale voglia finalmente discutere e approvare la legge 'Liberi Subito', come chiediamo insieme all’Associazione Luca Coscioni da due anni". "La tenacia con la quale Laura ha resistito e persistito nell’agire alla luce del sole per l’affermazione dei propri diritti è un atto di amore e di fiducia nonostante tutto nei confronti della legge, e persino della sua Regione - sottolineano Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, e Filomena Gallo, segretaria dell'Associazione Luca Coscioni e coordinatrice del team legale che assiste Laura Santi - I due anni di attesa ai quali è stata costretta sono invece il risultato di accanimento burocratico e ostilità ideologica da parte del potere regionale che gestisce la Sanità. Speriamo che ora Laura, anche grazie alla risposta finalmente ottenuta, riesca ora a conquistare nuovo tempo ed energie per proseguire la nostra comune lotta di libertà. Noi resteremo al suo fianco qualunque sarà la sua scelta". Per individuare farmaco e modalità per procedere, dalla Direzione Sanitaria con una rappresentanza della Commissione medica, è stato richiesto un incontro che avverrà nelle prossime settimane. Prima di Laura Santi avevano ricevuto il via libera Federico Carboni (nelle Marche), la signora 'Gloria' (in Veneto) e 'Anna' (in Friuli Venezia Giulia) che in seguito hanno proceduto con l’autosomministrazione del farmaco letale. Mentre Stefano Gheller (in Veneto), dopo aver ricevuto la relazione finale con la conferma dei requisiti previsti dalla Consulta, scelse di non procedere con l'aiuto alla morte volontaria, è successivamente deceduto a causa della malattia, e 'Antonio' (sempre nelle Marche) che ha ottenuto il 'semaforo verde' e ha poi deciso di voler continuare a vivere. Per ottenere il rispetto della sua volontà e l’applicazione delle due sentenze della Consulta Laura Santi ha dovuto rivolgersi alla giustizia civile e penale, depositando le denunce contro la Usl Umbria e partecipando sempre alle udienze in Tribunale.
(Adnkronos) - Nasce una nuova collaborazione tra l'Ordine dei consulenti del lavoro e il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (Maeci) per avviare un programma formativo altamente specialistico. Il progetto, espressione dell’impegno condiviso per valorizzare le risorse umane della Farnesina, mira a offrire una formazione avanzata su temi di competenza strategica dell'Ordine, destinata al personale della direzione generale per le risorse e l’innovazione del Maeci, così da fornire tutte le informazioni per una corretta attuazione delle novità normative legate al mondo del lavoro. Con questo progetto, in particolare, i consulenti del lavoro metteranno a disposizione del Ministero il proprio know-how per facilitare la trattazione delle complessità legislative e amministrative legate alla gestione fiscale e previdenziale del personale in servizio nelle Sedi estere del Dicastero, con particolare riguardo a quello assunto a contratto. Inquadramento giuridico, trattamento economico, adempimenti dell'Amministrazione come la Certificazione Unica, nonché le ultime novità in ambito giuslavoristico: questi i principali argomenti che saranno trattati nel percorso di formazione. “L’iniziativa rappresenta una preziosa opportunità per condividere il patrimonio di conoscenza e competenza che caratterizza la nostra Categoria, in un’ottica sussidiaria di servizio e collaborazione tra istituzioni”, ha dichiarato il presidente del consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro, Rosario De Luca. “Con questo progetto i consulenti del lavoro consolidano ulteriormente il proprio ruolo come punto di riferimento per le istituzioni pubbliche, contribuendo in modo concreto alla crescita e modernizzazione della pubblica amministrazione”, ha sottolineato. La direttrice generale per le risorse e l’innovazione del Maeci, Patrizia Falcinelli, nel ringraziare il Consiglio nazionale dell’ordine e il presidente De Luca per aver messo il proprio bagaglio di conoscenze e competenze a disposizione di questa importante collaborazione, ha ricordato che “formazione, aggiornamento continuo e valorizzazione delle risorse umane sono priorità assolute dell’Amministrazione degli Esteri”. “Iniziative come questa”, ha proseguito la direttrice Falcinelli, “contribuiscono ad accrescere il patrimonio di professionalità del nostro personale, per rispondere in modo sempre più efficace alle sfide di un mondo in rapida evoluzione e fornire servizi sempre più efficienti ai nostri cittadini e utenti”.
(Adnkronos) - È stata inaugurata la terza edizione del Master “Digitalizzazione del sistema elettrico per la transizione energetica” promosso da Terna in collaborazione con le Università degli Studi di Cagliari, Palermo e Salerno nell’ambito del progetto Tyrrhenian Lab, per il quale l’azienda guidata da Giuseppina Di Foggia ha previsto un investimento complessivo di 100 milioni di euro dal 2022 al 2026. L’inaugurazione del Master è avvenuta con un evento organizzato in contemporanea nei tre atenei coinvolti. A Cagliari erano presenti il Direttore Strategie di Sviluppo Rete e Dispacciamento di Terna nonché Presidente e Coordinatore Scientifico del Tyrrhenian Lab, Francesco Del Pizzo, e il Rettore dell’Università Prof. Francesco Mola. A Salerno il Direttore Risorse Umane di Terna, Daniele Amati, il Direttore Ingegneria e Realizzazione di Progetto di Terna, Maria Rosaria Guarniere, e il Responsabile del Master, Vincenzo Galdi. Infine, a Palermo hanno partecipato il Direttore Relazioni Esterne e Affari Istituzionali di Terna, David Massey, anche moderatore dell’evento, e il Prorettore Vicario dell’Università Prof. Enrico Napoli. “Terna investe nelle persone attraverso la formazione continua di nuove competenze, per abilitare una transizione energetica e digitale sostenibile e inclusiva, come previsto dal Piano Industriale 2024 - 2028. Iniziative come il Tyrrhenian Lab sono fondamentali perché consolidano, anche attraverso la collaborazione con Atenei e Centri di Eccellenza, la presenza dell’azienda nei territori interessati da interventi di sviluppo della rete elettrica. Il Master Tyrrhenian Lab si conferma un’opportunità formativa di alto livello accademico per le nuove generazioni e per i professionisti del settore elettrico che entreranno a far parte del Gruppo Terna e saranno protagonisti del futuro dell’energia. Gli ottimi risultati ottenuti con il Master sono la conferma che questo è un modello vincente ed è nostra intenzione estenderlo e replicarlo anche in altre sedi in Italia e all’estero”, ha commentato Giuseppina Di Foggia, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna. Il Tyrrhenian Lab ha l’obiettivo di istituire un centro di formazione di eccellenza distribuito nelle sedi delle tre rispettive città in cui approderanno i cavi del Tyrrhenian Link, l’elettrodotto sottomarino di Terna che unirà la Campania, la Sicilia e la Sardegna, per un totale di circa 970 km di collegamento, favorendo l’integrazione dei flussi di energia proveniente da fonti rinnovabili. Il progetto ha un impatto positivo anche in termini di efficacia occupazionale e valorizzazione dei territori, confermando la rilevanza che per Terna ha il Sud Italia, terra dal grande potenziale sia per quanto riguarda lo sviluppo delle infrastrutture che, soprattutto, per la crescita delle competenze. Il numero di candidature presentate è in forte crescita: complessivamente sono pervenute oltre 350 domande, in aumento rispetto alle 170 candidature della prima edizione e alle 300 della seconda. Il 65% dei richiedenti, inoltre, ha un’età inferiore uguale a 30 anni con la maggioranza dei profili (57%) di età compresa tra i 25 e i 30 anni. Quest'anno il Master, rivolto a candidati e candidate provenienti da percorsi di studio Stem, ha attratto principalmente profili provenienti da Ingegneria Elettrica ed Energetica (26%), Informatica (18%) e Modellistica e Data Science (8%). Il Master sarà composto da undici moduli e un project work per un totale di 60 crediti formativi e prevede percorsi personalizzati in base alle precedenti esperienze accademiche dei partecipanti, laboratori di programmazione e attività pratiche sul campo. Una volta terminato, gli studenti e le studentesse selezionati con il supporto degli atenei coinvolti, saranno assunti da Terna e potranno operare nella sede territoriale in qualità di esperti ed esperte di algoritmi e modelli per il Mercato Elettrico, sistemi di analisi e regolazione degli apparati di campo e sistemi di Automazione di Stazione (Sas).