ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - La domenica di Serie A si chiude con il big match tra Juventus e Milan, visibile in diretta tv e streaming. Oggi, 5 ottobre, i bianconeri ospitano la squadra del grande ex Massimiliano Allegri allo Stadium, in una partita che dirà già tanto sulle ambizioni delle due squadre. I rossoneri sono al momento primi in classifica con 12 punti, insieme a Napoli e Roma, gli uomini di Tudor occupano il quinto posto a quota 11. Ecco orario, probabili formazioni e dove vedere Juve-Milan in tv e streaming. Ecco le probabili formazioni di Juve-Milan, in campo oggi alle 20:45: Juventus (3-4-2-1) Di Gregorio; Kelly, Bremer, Gatti; Kalulu, Locatelli, Thuram, Cambiaso; Yildiz, Conceicao; Vlahovic. All. Tudor. Milan (3-5-2) Maignan; De Winter, Gabbia, Pavlovic; Saelemaekers, Fofana, Modric, Rabiot, Bartesaghi; Pulisic, Gimenez. All. Allegri. Juve-Milan sarà visibile in esclusiva su Dazn, ma anche su Sky per gli abbonati con Zona Dazn (canale 214). Partita visibile anche in streaming sull'app di Dazn.
(Adnkronos) - Si è tenuta ieri all’Auditorium San Fedele di Milano la cerimonia di consegna, organizzata da Manageritalia Lombardia con Aldai Federmanager e Aidp degli attestati di partecipazione alla terza edizione di 'Women On Board', il percorso formativo nato per favorire l’inclusione e l’accesso delle donne nei Consigli di amministrazione di imprese pubbliche e private. L’iniziativa è patrocinata da Regione Lombardia e dalla Consigliera di Parità regionale. In Italia, secondo un’elaborazione di Manageritalia su dati Modefinance, società del gruppo TeamSystem, su circa 225mila società di capitali con oltre 1 milione di fatturato si evince come il 66,7% delle aziende ha un Cda composto di soli uomini, il 10,9% di sole donne e il solo il 33,3% ha almeno una donna nel Cda. Mentre solo il 20% del totale dei componenti dei Cda italiani è donna. Dati che evidenziano come sia ancora molto il lavoro da fare per giungere una vera parità di genere. Per Tiziana Vallone, vicepresidente Manageritalia Lombardia:” L’ingresso di sempre più donne nei cda delle imprese italiane e lombarde non è solo un segno inclusione, ma deve essere una leva per favorire e aumentare la managerialità nelle società italiane e una migliore governance. Consigli di amministrazione che integrano punti di vista diversi prendono decisioni più solide e sostenibili nel tempo”. “Viviamo in un tempo in cui la leadership femminile non può più essere considerata secondaria – commenta Angela Melissari, vicepresidente Aldai-Federmanager- come Aldai-Federmanager ci impegniamo per valorizzare il talento manageriale femminile, per abbattere gli stereotipi, per creare spazi di confronto e crescita grazie anche alle attività e l’impegno del Gruppo territoriale Minerva”. Lara Carrese, vicepresidente Aidp Lombardia, ha dichiarato: “La progettazione e l’implementazione del percorso Wob rappresentano un esempio concreto del valore che può nascere dal confronto corale e dalla diversità. Frutto delle energie e delle competenze di più associazioni e istituzioni, il progetto dimostra che, quando le idee sono chiare e gli attori coinvolti sanno collaborare, si ottengono risultati significativi, massimizzando il contributo di ciascuno. In questo senso, la W di Wob significa women ma anche welcome, accoglienza delle differenti voci competenti all’interno dei board”. Una serata che ha celebrato il merito, la competenza e la determinazione di oltre 516 manager lombarde, parte delle oltre 1.500 partecipanti da tutta Italia, che hanno completato con successo il programma di Women On Board, il progetto, ideato e promosso da Manageritalia, Federmanager, hub del territorio e Aidp, si conferma come un’iniziativa strategica per promuovere la cultura di genere e una governance aziendale ispirata ai principi esg. L’appuntamento ha visto la partecipazione di numerosi ospiti e rappresentanti delle istituzioni, del mondo economico e imprenditoriale, che hanno condiviso esperienze e testimonianze di valore. Tra gli interventi istituzionali, quelli di Anna Maria Gandolfi, consigliera di parità della Regione Lombardia. Sul palco si sono alternati anche protagonisti del mondo aziendale come Laura Donnini, ceo e publisher di HarperCollins Italia - Marina Forquet Famiglietti, head of hr Italy & Fixed Income di Euronext, in un dialogo moderato da Manuela Ronchi, ceo di Action Agency. Spazio anche al confronto con gli Head Hunters, tra cui Cinzia Donalisio (partner Amrop), Cristina Spagna (Ceo & board member Kilpatrick) e Flavio Zollo (advisor del comitato dei gestori di Assogestioni), moderati da Silvia Battigelli (coordinatrice Gruppo Federmanager Minerva Aldai) e Luisa Quarta (coordinatrice gruppo donne Manager Manageritalia Lombardia). La serata si è conclusa con l’intervento delle ideatrici del progetto, Cristina Mezzanotte (presidente Manageritalia Er) e Sara Cirone (presidente Hub del Territorio, coordinatrice nazionale Wob) che hanno sottolineato il valore della rete e della formazione come strumenti di empowerment femminile. Il percorso formativo di Women On Board, gratuito e aperto anche agli uomini (6% dei partecipanti), ha coinvolto professioniste e manager di età compresa tra i 27 e i 70 anni, attraverso 15 incontri svolti in tutte le regioni italiane da novembre 2024 a oggi. Le partecipanti hanno potenziato competenze giuridiche, economiche e aziendali, e le idonee sono state inserite in un elenco online consultabile dalle imprese italiane per individuare le figure più qualificate da inserire nel proprio Cda. Women On Board si conferma così un progetto di grande impatto, capace di generare movimento, energia e squadra, contribuendo concretamente alla costruzione di una leadership inclusiva e sostenibile.
(Adnkronos) - Incertezza, conflitti e sistema di regole ancora incompleto; ma anche parziali aperture e segnali da parte istituzionale di voler trovare soluzioni e chiarire il percorso da intraprendere. Questi gli elementi con i quali negli ultimi mesi si stanno confrontando i mercati e che sono al centro del dialogo delle imprese italiane dei settori del Gpl e Gnl, rappresentati da Assogasliquidi-Federchimica oggi in Assemblea nazionale. Al centro del dibattito tra le imprese dell’industria dei gas liquefatti la direttiva 'Case Green' sul riscaldamento domestico e i bandi alle auto e ai veicoli per trasporto pesante. "Si tratta di provvedimenti che, ad oggi, escluderebbero per cittadini e imprese europee la possibilità in un futuro ormai vicino di continuare a utilizzare due alternative pronte, disponibili e servite da adeguate infrastrutture come Gpl e Gnl che, nelle loro versioni bio e rinnovabili sempre più diffuse, potrebbero continuare a soddisfare bisogni industriali, residenziali e di mobilità ben oltre la transizione energetica", avvertono le imprese del settore. Secondo i dati forniti da Assogasliquidi-Federchimica, oggi quasi una nuova auto su 10 acquistata in Italia è alimentata a Gpl, il riscaldamento di 7 milioni di famiglie è possibile grazie a questo combustibile mentre, sul fronte del trasporto pesante stradale e marittimo, il Gnl è unanimemente considerato alternativa già pronta e disponibile sulla quale puntare. Nel 2024 si è registrato un +22,4% di nuove immatricolazioni di veicoli pesanti anche se nel 2025 sono in calo. Ottime prospettive sul fronte marittimo: a livello globale il 50% dell’orderbook di nuove navi a combustibili alternativi è costituito da unità a Gnl. “Sì alla decarbonizzazione ma da portare avanti nel rispetto della neutralità tecnologica - afferma Matteo Cimenti, presidente di Assogasliquidi - tutelando quindi contestualmente l’ambiente, il consumatore e l'industria, attraverso soluzioni concrete, non ideologiche e condivise da tutti. Per questo ci rivolgiamo alle istituzioni nazionali ed europee per chiedere di eliminare i bandi alle auto a motore endotermico per il 2035 e per i mezzi pesanti al 2040, e consentire la valorizzazione dei biocarburanti, come il bioGpl ed il bioGnl la cui produzione deve essere sostenuta anche attraverso un apposito quadro incentivante. Allo stesso modo va superato il divieto di commercializzazione per le caldaie a partire dal 2040 per quegli immobili - e sono moltissimi - per cui non è possibile installare l’impianto a pompa di calore. In questi casi, le caldaie di ultima generazione alimentate in maniera crescente da gas rinnovabili rappresentano la soluzione già disponibile". "Ricordiamo anche che l’abbattimento delle emissioni del trasporto pesante sia stradale che marittimo non può prescindere dal Gnl e, in prospettiva di lungo periodo, dal bioGnl. Chiediamo quindi misure - già nella prossima legge di Bilancio - a sostegno dell’autotrasporto che sceglie l’alimentazione a Gnl e dell’armamento chiamato a rinnovare il proprio naviglio in senso ambientale potendo contare sulla propulsione a gas. Infine, a livello nazionale - conclude Cimenti - più controlli per garantire che tutte le imprese che distribuiscono Gpl, in particolare negli impieghi domestici del prodotto, sia in piena compliance con le norme del settore e ciò a garanzia del nostro consumatore finale, oltre che della corretta competitività tra gli operatori”. Tra gli altri argomenti in discussione, il recepimento della direttiva Ets2 - con gli impatti che deriveranno ai consumatori finali - e le attese per quello della direttiva sulle energie rinnovabili (Red3) per le quali l’associazione sta dialogando con il ministero dell’Ambiente. Per questo Assogasliquidi ribadisce "l’esigenza che le risorse derivanti dai nuovi oneri vadano a beneficio dei settori che le hanno generate per sviluppare le molecole gassose rinnovabili bioGpl, rDme e bioGnl".