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Fine vita, Ass. Coscioni: "Il Parlamento approvi la nostra proposta di legge di iniziativa popolare"

(Adnkronos) - ''Il requisito del trattamento di sostegno vitale, introdotto dalla sentenza della Corte costituzionale n. 242/2019, continua a produrre gravi discriminazioni. In questi anni ha determinato otto volte in Corte costituzionale, sei ...

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Sciopero, il giuslavorista: "Legge tutela anche diritti utenti allo stesso modo"

(Adnkronos) - "Dobbiamo ricordare che la disciplina di legge" sul diritto di sciopero, "che fu fatta con l'approvazione delle grandi confederazioni sindacali nel 1990, fu realizzata proprio per tenere conto del contemperamento con i diritti degli utenti, perché ci sono ...

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Giornata internazionale del caffè, le regole per il riciclo del packaging in alluminio

(Adnkronos) - Moka e tazzina, espresso al bar, cialde o capsule a casa, caffè freddo in lattina. Il caffè è un rito quotidiano per gli italiani. E ogni 1 ottobre, viene celebrato con la Giornata Internazionale del Caffè, lanciata per la prima volta nel 2015 ...

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Fine vita, Ass. Coscioni: "Il Parlamento approvi la nostra proposta di legge di iniziativa popolare"

(Adnkronos) - ''Il requisito del trattamento di sostegno vitale, introdotto dalla sentenza della Corte costituzionale n. 242/2019, continua a produrre gravi discriminazioni. In questi anni ha determinato otto volte in Corte costituzionale, sei procedimenti penali in corso e coinvolto 40 volontari dell’associazione Soccorso Civile fondata da Marco Cappato, che hanno scelto l’autodenuncia dopo aver accompagnato persone malate in Svizzera per accedere al suicidio assistito. L’ultimo caso è quello di Paola, 89 anni, affetta da parkinsonismo avanzato. Pur lucida e capace di autodeterminarsi, non dipendeva da trattamenti di sostegno vitale e quindi in Italia non avrebbe potuto esercitare la sua scelta. Nel 2023 è stata accompagnata in Svizzera da Felicetta Maltese, Virginia Fiume e Marco Cappato. Il gip di Bologna, con ordinanza del 29 settembre, ha rimesso alla Corte costituzionale la questione di legittimità dell’articolo 580 del codice penale, definendo 'irragionevole' questo requisito''. Lo sottolinea l'Associazione Luca Coscioni. “Il cosiddetto sostegno vitale è diventato un ostacolo arbitrario che discrimina tra malati e produce processi penali contro chi si mette al servizio di chi soffre - osserva Filomena Gallo - Non si può continuare a negare diritti riconosciuti dalla Consulta”. Sul disegno di legge in discussione in Parlamento, Marco Cappato sottolinea: “Quella proposta peggiora la situazione: restringe i diritti, esclude il Servizio sanitario nazionale e costringe i malati a percorsi palliativi obbligati. Persone come Laura Santi o Gloria in Veneto, se fosse legge, sarebbero rimaste escluse. Per questo noi chiediamo che il Parlamento approvi la nostra proposta di iniziativa popolare per l’Eutanasia legale, che rispetta le sentenze della Consulta, riduce i tempi a massimo 30 giorni e riconosce a tutte le persone il diritto di scegliere fino alla fine”. Il tema è richiamato anche al XXII Congresso dell’Associazione Luca Coscioni in corso a Orvieto, che rilancia le strategie future a partire dall’eredità di Luca Coscioni e Laura Santi: “Non rassegnatevi mai”.

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Sciopero, il giuslavorista: "Legge tutela anche diritti utenti allo stesso modo"

(Adnkronos) - "Dobbiamo ricordare che la disciplina di legge" sul diritto di sciopero, "che fu fatta con l'approvazione delle grandi confederazioni sindacali nel 1990, fu realizzata proprio per tenere conto del contemperamento con i diritti degli utenti, perché ci sono due diritti costituzionali protetti ad un pari livello. Da un lato, il diritto di sciopero e, dall'altro lato, il diritto degli utenti. Qui non stiamo parlando di contemperamento tra esigenze del lavoratore e esigenze dell'impresa. La legge voleva realizzare un bilanciamento tra utenti e lavoratori. E la legge non prevede proprio lo sciopero generale. Dopo di che, a nessuno viene in mente di dire che in Italia non si può fare uno sciopero generale, quindi la legge va interpretata". Così, con Adnkronos/Labitalia, il giuslavorista Giampiero Proia, professore ordinario di diritto del lavoro presso l'Università di Roma Tre e la Luiss, sulla decisione della commissione di garanzia sugli scioperi di considerare illegittimo lo sciopero generale di domani proclamato da Cgil e Usb su Gaza. Proia spiega che "lo sciopero generale non è previsto autonomamente come istituto a se stante dalla disciplina della Commissione di Garanzia, che invece prevede l'obbligo di rispettare determinate condizioni, quali, ad esempio, la non coincidenza dei settori in cui si svolge lo sciopero, oltre che gli obblighi di proclamazione e tutte le altre prestazioni essenziali. Ad esempio, c'è un cosiddetto obbligo di 'rarefazione', in modo da impedire che contemporaneamente vengono meno tutti i servizi pubblici utilizzabili. Questo sul piano formale", sottolinea il giuslavorista. Secondo Proia, "su un piano sostanziale, invece, c'è un tema che è stato sempre oggetto di forte e vivace discussione, perché si lamenta da parte sindacale che in questo modo non sarebbe mai consentito lo sciopero generale". "In realtà, si può anche dire - sottolinea - che lo sciopero generale si può fare, ma facendo in modo che non ci siano sovrapposizioni. Quindi, come è stato fatto in altri casi, differenziando gli orari in cui lo sciopero viene fatto da tutte le categorie. In sostanza, secondo la disciplina formale, dovrebbe essere consentito, se non si può prendere l'aereo, di prendere il treno. Se invece si fa tutto insieme, secondo la disciplina generale c'è una compromissione dei diritti degli utenti", sottolinea. E in conclusione Proia ricorda che "la Commissione di Garanzia fece una delibera per sottolineare che per consentire comunque di fare uno sciopero generale andavano osservate determinate condizioni che miravano a contemperare questo diritto a fare lo sciopero generale con il diritto degli utenti", conclude.

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Giornata internazionale del caffè, le regole per il riciclo del packaging in alluminio

(Adnkronos) - Moka e tazzina, espresso al bar, cialde o capsule a casa, caffè freddo in lattina. Il caffè è un rito quotidiano per gli italiani. E ogni 1 ottobre, viene celebrato con la Giornata Internazionale del Caffè, lanciata per la prima volta nel 2015 in occasione di Expo Milano. Accanto alla varietà di modalità di consumo, altrettanto numerose sono le forme di confezionamento. Con l’alluminio che gioca un ruolo da protagonista: dalle capsule monodose alle lattine ready-to-drink, fino ai sottili foglietti che sigillano il caffè macinato. Ed è proprio qui che entra in gioco Cial - Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio, impegnato ogni giorno a promuovere e rendere possibile il riciclo di questi imballaggi. Cial è, infatti, partner dal 2011 del progetto 'Da Chicco a Chicco' promosso da Nespresso Italiana, nell’ambito del programma 'Nespresso per l’Italia' insieme a Utilitalia e Cic - Consorzio Italiano Compostatori. Grazie a questa collaborazione, i consumatori possono riconsegnare le capsule esauste negli oltre 200 punti di raccolta presenti nelle Boutique Nespresso e nelle isole ecologiche distribuite in diverse località del territorio nazionale. Nel 2025 il progetto 'Da Chicco a Chicco' si è ulteriormente ampliato: a Milano, grazie a un innovativo accordo tra Comune, Cial, Nespresso Italiana e Amsa, è stata avviata la prima sperimentazione in Italia di raccolta domiciliare delle capsule esauste in alluminio, attivabile al momento dell’ordine e senza costi aggiuntivi per i cittadini. Contestualmente, la rete dei punti di raccolta si è estesa anche in Lombardia, con l’apertura di nuove isole ecologiche nelle province di Mantova e Bergamo, e in Valle d’Aosta. Una volta conferite, le capsule vengono trattate presso impianti nazionali, dove l’alluminio viene separato dal caffè: il primo avviato al riciclo nelle fonderie italiane, il secondo trasformato in compost e utilizzato per coltivare riso, poi donato al Banco Alimentare. In oltre 14 anni, il progetto ha permesso di recuperare più di 12mila tonnellate di capsule di alluminio esauste, con oltre 700 tonnellate di alluminio destinate al riciclo e oltre 7mila tonnellate di caffè esausto reimpiegato, per un totale, infine, di 7 milioni di piatti distribuiti tramite il Banco Alimentare a chi ne ha maggiore bisogno. Solo nel 2024 sono state conferite circa 1.910 tonnellate di capsule (+3% rispetto al 2023), con un risparmio energetico pari a 315 tonnellate equivalenti di petrolio e 710mila kg di CO2 evitati. Da sempre Cial affianca alla gestione del riciclo attività di informazione ed educazione ambientale, per aiutare i cittadini a compiere gesti semplici ma fondamentali. Anche nel quotidiano rituale del caffè, infatti, ci sono piccole accortezze che fanno la differenza: seguendo le 5 regole del riciclo ogni lattina o foglietto di alluminio può tornare a nuova vita. Eccole di seguito: non solo lattine, nella raccolta vanno conferite anche tappi, fogli sottili, scatolette e vaschette di alluminio; mai da solo, l’alluminio spesso si conferisce insieme alla plastica o al vetro, a seconda della normativa del Comune; anche sporchi, purché vuoti: non serve lavare a fondo, basta eliminare i residui di caffè; piccoli ma preziosi, capsule, tappi, chiusure e parti minute contano tanto, anche i frammenti vanno raccolti; compatta e appallottola, stacca i tappi, separa l’alluminio da altri materiali e riduci il volume degli imballaggi 'schiacciandoli' per favorire la selezione. “L’alluminio è una risorsa preziosa che accompagna ogni giorno le abitudini degli italiani, anche nella pausa caffè - commenta Stefano Stellini, direttore generale Cial - Grazie a progetti come ‘Da Chicco a Chicco’, lavoriamo per trasformare un gesto quotidiano in un’azione concreta di sostenibilità, dando una seconda vita alle capsule e agli altri imballaggi in alluminio. È importante ricordare che, anche se piccoli, questi oggetti hanno un grande valore nella filiera del riciclo, e ognuno di noi può contribuire con semplici attenzioni e seguendo le regole della raccolta differenziata. L’economia circolare parte proprio dai piccoli gesti di ognuno di noi e Cial è impegnata ogni giorno a informare, sensibilizzare e facilitare scelte responsabili e consapevoli”.

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