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Casalino torna in campo come direttore, l'editore Iervolino: "Progetto di stampa libera"

(Adnkronos) - Rocco Casalino si riprende la scena. Dismessi i panni del giornalista di partito, pardon Movimento, la voce di Giuseppe Conte - di cui è stato portavoce durante il governo gialloverde e quello giallorosso - è pronto a imbarcarsi in una nuova ...

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Elezioni Campania, De Vizia (Confindustria) a Fico e Cirielli: "Serve completamento infrastrutture"

(Adnkronos) - "La prima cosa" che chiediamo ai candidati in campo per la presidenza della Regione Campania "è l'interessamento, la spinta al completamento in tempi rapidi delle infrastrutture che interessano la nostra regione, che rappresentano il ...

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A2a, piano al 2035: utile superiore a 1,1 miliardi, investimenti per 23 miliardi di euro

(Adnkronos) - Utile netto di 1,1 mld e investimenti per 23 mld. Questi gli obiettivi dell'aggiornamento del piano strategico di A2a al 2035. In particolare il gruppo ha stabilito che 23 miliardi di euro siano suddivisi in 7 miliardi per l’Economia Circolare e ...

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Casalino torna in campo come direttore, l'editore Iervolino: "Progetto di stampa libera"

(Adnkronos) - Rocco Casalino si riprende la scena. Dismessi i panni del giornalista di partito, pardon Movimento, la voce di Giuseppe Conte - di cui è stato portavoce durante il governo gialloverde e quello giallorosso - è pronto a imbarcarsi in una nuova impresa: diventare direttore di un giornale. Quale, però? A ndrea Iervolino, l'imprenditore italo-canadese, che ha in cantiere anche un biopic su Donald Trump, dice all'Adnkronos: "Voglio lanciare un progetto editoriale complesso e articolato, che comprenderà testate online e cartacee, sia già esistenti sia di nuova creazione. Rocco Casalino sarà il direttore di uno di questi progetti, il più importante". "Al momento - rivela ancora - non si possono dare dettagli, ma la volontà è quella di creare un gruppo che fa della stampa libera il suo cavallo di battaglia. Ho capito, nel corso della mia vita, l'importanza di dare libertà ai direttori e ai giornalisti, e quindi quello che voglio creare è una realtà in cui tutti possono dire quello che pensano". Quanto al film sull'attuale presidente degli Stati Uniti, Iervolino spiega: "Mi piace raccontare storie di uomini e donne di successo, lontano da aspetti politici. Con Trump racconteremo l'uomo e l'imprenditore, non il politico". Dopo il mondo del cinema, per l'imprenditore - che non si deve confondere con Danilo, ex proprietario dell'Espresso e attuale presidente della Salernitana -, trentasette primavere alle spalle, 38 a dicembre, nato a Cassino, in provincia di Frosinone, si aggiungerebbe quindi un'altra tacca. Con 5,2 milioni di follower su Instagram e all'attivo 132 film da produttore, l'italo-canadese (da parte di madre) inizia a muovere i primi passi con la cinepresa a 15 anni quando produce la sua prima pellicola; due anni più tardi, è sul set del Mercante di Venezia con Al Pacino. L'attore premio Oscar è solo il primo degli artisti internazionali con cui collabora: da Johnny Depp a Nicole Kidman, da Antonio Banderas a John Travolta, da Anthony Hopkins a Sarah Jessica Parker, sono molte le star di Hollywood che finiscono sotto contratto con Ambi Media Group e Iervolino & Lady Bacardi Entertainment (Ilbe). Ma la fortuna di Iervolino non si ferma al mondo del cinema. Con la sua nuova società Taic – The Andrea Iervolino Company, l'imprenditore dà vita a un gruppo che abbraccia diversi settori: TaTaTu, la prima piattaforma di intrattenimento basata su blockchain e sharing economy, Space 11, dedicata a format e spettacoli prodotti nello spazio in assenza di gravità, Mercato Metropolitano, incubatore di imprese artigianali nel Regno Unito, e una serie di marchi di lusso nel mondo dell’hotellerie, del design e della cosmesi. Cavaliere della Repubblica dal 2018 per meriti nel campo della cultura e dei media e dal 2025 ambasciatore del Commonwealth di Dominica in Italia, Iervolino vanta anche diversi premi internazionali, a cui spera di aggiungerne di nuovi con 'Maserati: The Brothers", l'ultimo film prodotto e uscito nel 2025, diretto dal premio Oscar Bobby Moresco e interpretato da Hopkins, Andy Garcia e Jessica Alba. Non ci sono, però, solo luci nella carriera di Iervolino. Da aprile, infatti, l'imprenditore ciociaro risulta indagato per truffa aggravata ai danni dello Stato e fatture false per la tax credit. Un fatto che per lui è da considersi chiuso. "Da aprile al 5 novembre la magistratura mi ha detto che ho ragione e sono innocente, contro di me solo false accuse. Non si dovrebbe più parlare di questo". In attesa che la nuova avventura di Casalino decolli, l'ex deus ex machina della comunicazione dei pentastellati di certo non si tirerà indietro per accomodarsi nei salotti dei talk show politici. Nel suo debutto, ieri, da Lilli Gruber, a Otto e mezzo, non manca di fare il suo endorsement a Conte, d'altronde si sono lasciati in più che ottimi rapporti. Per l'ex portavoce, l'ex premier "è la persona in assoluto più sottovalutata" ed è proprio per questo motivo che ha deciso di abbandonare lo staff: "La crescita di Conte e della sua comunicazione mi hanno reso meno necessario e utile. E' forte come leader, non ha bisogno di un capo comunicazione come me", talmente forte che, dice, "credo sia realistico iniziare a pensare che Giorgia Meloni si possa battere" con l'Avvocato del popolo a capo della coalizione progressista: "Secondo me è una partita aperta tra Conte e Schlein". Nel merito, poi, di quello che sarà il suo prossimo impiego, Casalino non ha dubbi: "Col Movimento abbiamo molto sofferto di un giornalismo troppo partigiano quando siamo arrivati in Parlamento. Nel mio nuovo percorso voglio fare uno sforzo: non sarà facile staccarsi dopo 15 anni da dirigente di un partito, ma cercherò di raccontare i fatti e tenermi più possibile vicino alla verità. Questo sarà l'obiettivo".

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Elezioni Campania, De Vizia (Confindustria) a Fico e Cirielli: "Serve completamento infrastrutture"

(Adnkronos) - "La prima cosa" che chiediamo ai candidati in campo per la presidenza della Regione Campania "è l'interessamento, la spinta al completamento in tempi rapidi delle infrastrutture che interessano la nostra regione, che rappresentano il volano di sviluppo per il futuro". Così, con Adnkronos/Labitalia, Emilio De Vizia, presidente di Confindustria Campania, sulle richieste degli industriali campani, ai due candidati alla presidenza della Regione Campania, che l'associazione incontrerà, in vista delle elezioni previste per il 23-24 novembre, rispettivamente il 13 novembre alle 16 (Roberto Fico) e il 17 novembre alle 17 (Edmondo Cirielli). E De Vizia sottolinea che in particolare l'attenzione della sua associazione è incentrata verso l'Av "Napoli-Bari, che di fatto non sarà solo un'Alta velocità che collega due grandi città, e già questo è abbastanza importante per Napoli, ma soprattutto è un tratto di ferrovia che attraversa delle aree interne della nostra regione". "Su questa tratta è prevista anche la realizzazione di una stazione intermedia in provincia di Avellino, con la previsione della realizzazione di una piattaforma logistica in adiacenza alla stazione. Se quest'opera, con tutte le opere complementari di collegamenti stradali che sono necessarie e già individuate, alcune già progettate, altre parti in progettazione, può rappresentare, secondo me, un po' quello che ha rappresentato l'autostrada Napoli-Bari negli anni '60", sottolinea De Vizia. Per il leader degli industriali campani, che è anche presidente di Confindustria Avellino, "a questo punto noi avremmo una regione che ha dei grossi centri urbani, ma anche delle aree interne collegate con servizi e con infrastrutture a queste aree". "Le aree interne in questo modo possono diventare, secondo me, un'occasione per 'liberare' i grossi centri dell'area metropolitana di Napoli da una serie di problematiche importanti", sottolinea. "E poi -aggiunge- non dimentichiamoci che l'Alta velocità collega due porti fondamentali, che sono diventati il centro dello sviluppo dei territori", sottolinea. Secondo De Vizia "i numeri della Campania dimostrano che la regione cresce molto più di altri territori, anche del Nord Italia. Ma si può fare ancora tanto e per farlo bisogna rendere ancora più attrattiva la nostra regione. Bisogna agire, ad esempio, sulla gestione delle aree industriali che sta diventando un problema molto forte, come nell'Aversano, ma anche nell'Avellinese. Non è possibile che spesso manchino i servizi, in alcuni casi la depurazione delle fognature a regime. O altri casi in cui le aziende hanno dovuto sospendere le attività produttive a causa della mancanza dell'acqua", sottolinea ancora l'industriale. I possibili effetti dei dazi Usa "Al momento i dati che abbiamo sono ancora frammentati, ma è assolutamente necessario capire quali sono le difficoltà che alcune imprese e alcuni settori produttivi stanno avendo rispetto ai dazi Usa, a livello di calo dell'export verso quella regione. E una volta ben chiaro il quadro, sarà necessario trovare un sistema tale che queste aziende possano ricollocare le loro merci su altri territori, assistendole con finanziamenti e altri strumenti, con un'attenzione particolare alle pmi", sottolinea De Vizia. Secondo De Vizia, con i dazi Usa oltre agli effetti diretti sull'export delle imprese "campane dell'agroalimentare, rischiamo che ci sia anche un altro fenomeno: i prodotti di altri Paesi che avranno anch'essi dei problemi sul mercato americano inizieranno ad arrivare in Europa e in Italia e ci sono rischi concreti di ripercussioni sul nostro tessile ma anche sul settore della ceramica ad esempio", spiega. Il giudizio sulla manovra del governo "Nella manovra economica del governo per le imprese io vedo poco, non la vedo come una manovra tesa allo sviluppo. C'è il super ammortamento, ma poco altro, anche se attendiamo i decreti attuativi", spiega il leader degli industriali campani. Le preoccupazioni sulla Zes "Questa riorganizzazione della Zes unica, con una struttura meno agile, ci preoccupa. La forza della Zes era infatti l'autorizzazione unica in 30 giorni, questa era la media delle autorizzazioni, che di fatto ha sbloccato un sistema e soprattutto ha toccato una serie di poteri di interventi di interdizione che avevano a serie di enti comunali, sovracomunali o regionali che spesso mettevano l'ostacolo più che risolvere un problema. Stiamo parlando di circa 900 autorizzazioni rilasciate nel 2024 tra cui una buona parte, quasi il 40%, riguardano la regione Campania e questa è la prova che è la Regione a guidare la locomotiva del Sud", spiega De Vizia. La crisi dell'automotive "La Campania ha un legame ancora forte con l'automotive, e siamo quindi penalizzati dalla crisi di questo settore a livello nazionale ed europeo. La nostra regione ha ancora stabilimenti importanti in provincia di Avellino e a Pomigliano, con un indotto enorme le cui aziende vivono un dramma nel dramma, nel senso che erano quelle più legate al mondo Stellantis mentre in altre regioni le aziende si erano legate anche ad altre case automobilistiche. Quindi speriamo che il 2026 sia l'anno di ripresa dell'automotive", conclude De Vizia.

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A2a, piano al 2035: utile superiore a 1,1 miliardi, investimenti per 23 miliardi di euro

(Adnkronos) - Utile netto di 1,1 mld e investimenti per 23 mld. Questi gli obiettivi dell'aggiornamento del piano strategico di A2a al 2035. In particolare il gruppo ha stabilito che 23 miliardi di euro siano suddivisi in 7 miliardi per l’Economia Circolare e 16 miliardi per la Transizione Energetica, che permetteranno di raggiungere nel 2035 un Ebitda di 3,6 miliardi di euro e un utile netto superiore a 1,1 miliardi di euro. ''L’ambizione del Gruppo al 2035 -si sottolinea in una nota- cresce su entrambi i pilastri: per la Transizione Energetica sono previsti 4 miliardi di euro di RAB nelle reti elettriche, 3,7 GW di capacità eolica e fotovoltaica e 5 milioni di clienti; per l’Economia Circolare 6,6 milioni di tonnellate di rifiuti trattati e nuovi data center da realizzare sfruttando gli asset energetici come piattaforma di sviluppo''. Il Consiglio di Amministrazione di A2A presieduto da Roberto Tasca nell' esaminare e approvare l’Aggiornamento del Piano Strategico 2024-2035 ha mantenuto saldi gli obiettivi di crescita industriale del Gruppo definiti nel Piano di novembre 2024. La strategia, che rimane incentrata sui due pilastri della Transizione Energetica e dell’Economia Circolare, rilancia gli obiettivi industriali rafforzando i business core ed evolvendo grazie a nuovi sviluppi. Il Piano prevede investimenti per 23 miliardi di euro. Oltre il 35% del programma di investimenti è già concluso o in corso di realizzazione. L’ambizione del Gruppo al 2035 cresce su entrambi i pilastri: per la Transizione Energetica sono previsti 4 miliardi di euro di RAB nelle reti elettriche, 3,7 GW di capacità eolica e fotovoltaica e 5 milioni di clienti; per l’Economia Circolare 6,6 milioni di tonnellate di rifiuti trattati e nuovi data center da realizzare sfruttando gli asset energetici come piattaforma di sviluppo.

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