INFORMAZIONIIl Sole 24 ORE SpA Testate Giornalistiche Ruolo: Junior Digital Product Manager Area: Product Management Ilaria Condicelli |
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(Adnkronos) - Colazione e pranzo di Pasqua, scampagnata fuori porta il lunedì di Pasquetta e addio linea. "Se si esclude il venerdì santo, giorno di magro per i cristiani", da oggi scatta in tutta Italia una vera e propria maratona gastronomica - tra colombe, pastiere, uova di cioccolato, lasagne, torte salate e agnello - che "rischia di 'regalarci', alla fine delle feste, fino a 2 Kg in più in appena 3 giorni. Se poi prolunghiamo le abbuffate al 25 aprile e al 1 maggio, i chili in eccesso diventano 5 o 6. Possiamo evitarlo, senza grandi sacrifici e con una dieta bilanciata". Parola di Giorgio Calabrese, presidente del Comitato nazionale per la sicurezza alimentare del ministero della Salute, che 'stila' una serie di suggerimenti per non rinunciare ai manicaretti delle feste, salvando (il più possibile) la linea a poche settimane dalla prova costume. Per prima cosa, "scegliere tra colazione salata o dolce per la mattina di Pasqua - consiglia lo specialista sentito dall'Adnkronos Salute - Se mangiamo le uova o il salame o la torta rustica, a pranzo meglio optare per un secondo di pesce con verdure al posto della carne. Se invece con il caffè o il cappuccino, piuttosto che con una tazza di tè, non possiamo fare a meno di un dolce, il consiglio è di pesare 80 grammi di pastiera o, in alternativa, 80 grammi di colomba. Guai a mangiarle insieme", avverte Calabrese. "Stesso discorso per l'uovo di cioccolato: concessi tra colazione, pranzo e cena non più di 100 grammi, parliamo comunque di 600 calorie". A tavola, per il pranzo di Pasqua, "come prima pietanza via libera a verdure grigliate, condite con un filo di olio extravergine di oliva o, ancora meglio, con limone. Niente sale o, se non se ne può fare a meno, va bene il sale dietetico. Quindi mangiare mezze porzioni, vale per i primi come per i secondi, e ancora verdura. Sì a un bicchiere di vino, mentre il dolce meglio concederselo nel pomeriggio". La sera, prosegue Calabrese, "al posto degli avanzi del giorno, meglio un secondo con verdure, frutta e 40-50 grammi di cioccolato fondente". Stessi accorgimenti per il lunedì di Pasquetta: "A casa o al ristorante o in gita fuoriporta verdura a volontà e half portions". Nella dieta pasquale del nutrizionista, dunque, ammessi al massimo 100 grammi di cioccolato durante tutto il giorno. "I dolci sono ricchi di grassi - ricorda - Limitiamo l'introduzione di calorie, zuccheri e grassi e in questo modo produrremmo meno insulina".
(Adnkronos) - "La mia esortazione personale alle imprese è quella di cogliere le opportunità per aumentare la competitività. Ce ne sono alcune facilmente fruibili e che possono addirittura essere finanziate". Così Flavio Ferretti, presidente di Ibc, l'Associazione industrie beni di consumo, partecipando, oggi a Bologna, al seminario 'Industria dei beni di consumo ed evoluzione del contesto competitivo. Strumenti e soluzioni per la trasformazione digitale'. Un incontro pensato dall’associazione per “avvicinarsi alle aziende direttamente sul territorio”, sottolinea Ferretti. Organizzato in collaborazione con GS1 Italy e la società di consulenza Deloitte, l’evento si inserisce nel piano di iniziative varato da Ibc per promuovere l’innovazione delle imprese associate, con particolare attenzione alle piccole e medie, e rafforzare la collaborazione tra i comparti produttivo e distributivo. “Il tessuto imprenditoriale italiano è molto diffuso e ampio - spiega il presidente dell’associazione - Delle 35mila aziende associate ad Ibc, 20 mila sono micro e piccole, al di sotto del milione di fatturato annuo. Un numero che la dice lunga sull’organizzazione e la tipologia di competenze che queste aziende possono avere nel proprio organico”. Adottare strumenti utili a ottimizzare i processi e aumentare le performance aziendali sono driver di sviluppo imprescindibili in un contesto in continua evoluzione. Proprio nell’intento di supportare le aziende a individuare tali tool, è stata recentemente siglata una partnership tra Ibc e Cerved, che con la piattaforma 'Cerca il bando', raggruppa i bandi disponibili in Italia e supporta le aziende nell'orientamento al loro utilizzo: “Raggiungere gli obiettivi di maggiore digitalizzazione e modernità nei processi logistici - conclude Ferretti - è estremamente necessario per riuscire a portare le nostre aziende a livelli più alti Cerved è la modalità che abbiamo identificato per aiutare gli associati a trovare quelle vie di finanziamento o di contribuzione che altrimenti farebbero più fatica a raggiungere”.
(Adnkronos) - Il Gruppo Davines, azienda attiva nel settore della cosmetica professionale, B Corp dal 2016, rinnova il suo impegno per incentivare le pratiche agroecologiche e lancia, in collaborazione con la Fondazione per lo sviluppo sostenibile, la seconda edizione del 'The Good Farmer Award'. L’iniziativa è la prima in Italia che premia gli agricoltori che abbiano avviato progetti ispirati ai principi fondamentali dell’agricoltura biologica rigenerativa e dell’agroecologia. Anche quest’anno il Premio è dedicato ai giovani agricoltori under 35 che potranno candidare il proprio progetto dal 3 aprile al 16 giugno 2025 sul sito https://davinesgroup.com/il-nostro-impatto/percorsi/the-good-farmer-award. L’obiettivo è di contribuire alla diffusione di una nuova cultura di produzione agricola, che sostenga la transizione ecologica delle filiere agroalimentari. La Giuria del Premio selezionerà i due progetti più innovativi e avanzati e i due vincitori riceveranno dal Gruppo Davines 10.000 euro ciascuno per l’acquisto del materiale e per interventi finalizzati a migliorare e sviluppare le pratiche agroecologiche già avviate. La cerimonia di premiazione si terrà tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre 2025 al Davines Group Village di Parma. Requisiti necessari per accedere al bando sono l’avere una certificazione biologica in corso di validità e applicare i principi dell’agricoltura biologica rigenerativa e dell’agroecologia. In particolare i giovani agricoltori coinvolti e le loro aziende agricole dovranno dimostrare di utilizzare almeno tre tra le strategie e le pratiche di agricoltura biologica rigenerativa e agroecologia identificate dal bando, tra cui la rotazione colturale, il minimo disturbo del suolo, l’utilizzo di fertilizzanti organici, la coltivazione di alberi associata a campi seminativi o a pascoli, l’uso di colture di copertura come le leguminose e la pacciamatura del terreno (ossia la copertura del terreno con materiale organico come paglia o foglie). Per la sua seconda edizione il Premio si arricchisce con un’importante novità: potranno candidare i loro progetti anche le aziende agricole-zootecniche attente al benessere animale, che utilizzano sistemi di allevamento estensivi e che adottano pratiche zootecniche rivolte al miglioramento degli agroecosistemi, attraverso per esempio l’utilizzo del letame per la concimazione e il riciclo di nutrienti vegetali come mangime. La scelta di coinvolgere anche le aziende agricole-zootecniche è coerente con le finalità del Premio, rivolto a supportare e incentivare la creazione di sistemi agricoli sinergici, che imitano i processi naturali e traggono vantaggio dalle interazioni benefiche che si verificano naturalmente in campo. La Giuria del Premio La Commissione che valuterà e selezionerà i progetti è composta da otto membri, fra professori universitari ed esperti in temi di agricoltura, agroecologia e sostenibilità, integrata quest’anno con due esperti di zootecnia. Quest’anno il premio 'The Good Farmer Award' ha anche un’edizione americana: la filiale del Gruppo Davines in Nord America, insieme al Rodale Institute, ha da poco chiuso le candidature per gli agricoltori e gli allevatori che abbiano avviato un'attività negli Stati Uniti da meno di dieci anni e che utilizzano pratiche di agricoltura biologica rigenerativa. Il 22 aprile 2025, in occasione della Giornata Mondiale della Terra, verrà nominato il vincitore del 'The Good Farmer Award' US che riceverà un premio di 10.000 dollari da Davines Nord America da investire in attrezzature o iniziative che migliorino le pratiche agro-ecologiche della sua impresa agricola. Il farmer premiato avrà anche la possibilità di visitare l'European Regenerative Organic Center (Eroc) che il Gruppo Davines ha realizzato a Parma insieme al Rodale Institute. Il secondo e terzo classificato dell’edizione americana del Premio vinceranno un corso di formazione del Rodale Institute Education Resources sulle migliori pratiche di agricoltura biologica rigenerativa.