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(Adnkronos) - “Nella nostra narrazione tradizionale si emigra verso il Nord. C’è tanta gente che adesso invece compie il percorso inverso tornando verso il Sud scegliendo di portarsi il mare Adriatico sulla sinistra”. Ad affermarlo è Rocco De Franchi, Direttore della Struttura Speciale Comunicazione Istituzionale della Regione Puglia, nel corso dell’evento "Abcd - A Bari Capitale Digitale', l’evento in cui studenti, professori, professionisti e imprenditori di tutta l‘Italia digitale si incontrano per confrontarsi su nuovi modi di lavorare ed essere parte della rinascita del Sud. La Regione Puglia è stata protagonista con la promozione della strategia #mareAsinistra, ispirata proprio all’idea del ritorno lungo la dorsale adriatica. Una serie di azioni messe in campo grazie alle opportunità offerte dal Programma Regionale Puglia Fesr Fse+ 21/27, un tema fondamentale per lo sviluppo del territorio che si integra perfettamente con gli argomenti dell’evento. #mareAsinistra è la strategia di attrazione e valorizzazione dei talenti che, rientrando o restando, scelgono la Puglia per innovare, lavorare e costruire il proprio futuro, trasformandola in un ecosistema fertile per la crescita personale e professionale. Prosegue De Franchi “Il Pil della Puglia 2024 cresce del 5,8%, quello dell’Italia del 2,6% e quello della Lombardia del 2,4%. Siamo ben oltre il doppio. Significa che abbiamo fatto qualcosa di importante. Siamo ancora tra il non più e il non ancora. Dobbiamo fare modo che questa crescita non sia solo frutto della contingenza e del momento d’oro del turismo ma qualcosa di continuo. Lo facciamo mettendo insieme la formazione, il lavoro di qualità e le tante energie non soltanto pugliesi”. “Iniziativa editoriale cofinanziata dall'Unione Europea per la Regione Puglia con le risorse del PR Puglia FESR - FSE+ 2021-2027”
(Adnkronos) - "La ristorazione aziendale è momento di scambio e network tra i lavoratori e non è solo un momento di nutrizione. Noi abbiamo realizzato il nuovo spazio mensa con l'obiettivo di creare un momento in cui si da ai propri dipendenti qualcosa in più a livello di benessere. Abbiamo puntano ad aumentare la qualità del servizio, con varietà di tipologie di menu, andando ad abbracciare varie necessità. C'è la pizza tonda fatta sul forno al momento, la fettina di carne e il pesce, cibi che magari a casa non si hanno la possibilità di fare. E poi abbiamo l'app per prenotare il pranzo, attraverso cui si possono vedere i valori nutrizionali o cose che mi piacciono o meno". Così Luca Marchezzolo, hr manager corporate De'Longhi Group, ha raccontato l'esperienza di ristorazione aziendale in De'Longhi nel corso dell’evento 'Nutrire il benessere. Il valore della ristorazione aziendale' svoltosi oggi al Cirfood District. Per Marchezzolo, "è centrale quando si mangia in azienda trovarsi in uno spazio bello, nel nostro headquarter abbiamo creato spazio che guarda all'esterno, fortemente identitario". "E il feedback è stato molto positivo, e stiamo ragionando per il futuro anche sulla possibilità di portarsi qualcosa a casa per la sera, con un'app prenoto e porto a casa. E per contrastare lo spreco stiamo provando a a vedere quello che non viene cucinato ma non porzionato, come riuscire a gestirli alla sera", ha concluso.
(Adnkronos) - Nel 2025 su 63 spiagge sono oltre 56mila i rifiuti raccolti e catalogati, una media di 892 rifiuti ogni 100 metri. In vista della Giornata nazionale del mare (11 aprile), Legambiente dà il via alla 35esima edizione di Spiagge e Fondali puliti (4-6 aprile), la storica campagna dell'associazione dedicata al monitoraggio e alla pulizia dei rifiuti abbandonati lungo le coste della Penisola, quest’anno realizzata con il supporto di Sammontana in qualità di partner principale, e presenta la nuova indagine Beach Litter 2025, una delle più grandi campagne di citizen science, condotta su 63 spiagge campionate (quasi il doppio rispetto all’edizione del 2024, in cui erano state 33) in 13 Regioni. Nel 2025, su un’area complessiva di 196.890 mq, sono stati 56.168 i rifiuti raccolti e catalogati. Una media di 892 rifiuti ogni 100 metri lineari. Rispetto all’edizione del 2024, si registra un peggioramento del 'grado di pulizia' delle spiagge, calcolato per il secondo anno utilizzando il Clean Coast Index (Cci), un indicatore utilizzato a livello internazionale che stabilisce il livello di pulizia di una spiaggia sulla base della densità dei rifiuti presenti nelle aree campione monitorate: il 28% delle 63 spiagge monitorate risulta avere un Cci corrispondente ad un giudizio 'spiaggia sporca' o 'molto sporca' (nel 2024 il valore delle due categorie era stato del 6,6%). Diminuiscono rispetto al 2024 le spiagge 'molto pulite', che passano dal 42% al 27%, e le spiagge 'pulite', dal 24,2% al 14%. La plastica rappresenta il 77,9% degli oggetti rinvenuti su tutte e 63 le spiagge campionate (43.776 sui 56.168 totali). Seguono con l’8,3% gli oggetti in vetro/ceramica, il 4,3% carta e cartone, il 3,6% metalli e il 2,4% legno. Tornando alla categoria plastica, tra gli 'osservati speciali' i 10 prodotti in plastica monouso e reti e attrezzi da pesca e acquacoltura che, a tre anni dalla loro messa al bando dalla Direttiva Sup (Single Use Plastics), rappresentano ancora il 40,5% del totale dei rifiuti monitorati. I mozziconi di sigaretta rappresentano il 7,5% del totale dei rifiuti, una media di 7 ogni 10 metri lineari di spiaggia. I cotton fioc in plastica, messi al bando in Italia dal 2019, sono il 5,6% del totale. “Da trentacinque anni Legambiente, grazie ai volontari e alle volontarie dei Circoli e alla collaborazione con associazioni, istituzioni, cittadini e imprese, realizza un importante lavoro di citizen science, raccogliendo, monitorando e classificando i rifiuti dispersi sulle nostre spiagge, un lavoro che ha anticipato e contribuito a far nascere i monitoraggi istituzionali in Italia e nel Mediterraneo - dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale Legambiente - Ma il nostro impegno va anche oltre, con tante iniziative di raccolta dei rifiuti per contrastare i loro effetti negativi sull’ecosistema marino costiero e sensibilizzare verso stili di vita più sostenibili e comportamenti responsabili. Particolarmente importante è, in tal senso, che tutti noi facciamo la nostra parte per ridurre l’utilizzo di prodotti usa e getta. Prodotti che, nonostante l’approvazione di una direttiva europea che ha fissato obiettivi ambiziosi per la loro riduzione e messa a bando, nel caso della plastica monouso, di fatto continuano ad essere venduti ed utilizzati a causa della mancata definizione normativa del concetto di riutilizzabile, come denunciato già dalla nostra Indagine del Cliente Misterioso appena pubblicata”. Nell’ambito della campagna Spiagge e Fondali puliti sono oltre 90 le iniziative in tutta Italia (di cui 76 aperte al pubblico) organizzate in 17 regioni (non solo costiere ma dell'entroterra, per la presenza di fiumi e laghi) da Legambiente e 78 dei suoi Circoli e Regionali, che rientrano tra le azioni che contribuiscono alla missione dell’Ue 'Restore our Ocean and Waters' per il 2030. Protagonisti centinaia di volontari e volontarie, tra cittadinanza, scuole, associazioni, aziende e amministrazioni comunali, equipaggiati di pinze raccogli-rifiuti e guanti.