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Diamo lavoro ai vecchi

07 Lug 2020

Vogliamo far rinascere l’impresa in Italia? La più urgente operazione di marketing territoriale che si possa fare è il capovolgimento degli organigrammi aziendali. Ma non per funzione: per età!
Un tempo chi viaggiava per lavoro riconosceva i manager italiani dallo stile, dall’eleganza dei vestiti e dei gusti. Adesso dall’età: se ha meno di quarant’anni è certamente straniero. E quaranta non è certo un bambino … Gli italiani invece sono sempre i più vecchi del gruppo.

Il problema è devastante, impellente, evidente ai vedenti: siamo vecchi, gestiti da vecchi, con logiche vecchie! Siamo una società stravecchia, e lasciamo stare la politica. E’ soprattutto il mondo dell’impresa, ad esser vecchio, stanco, inebetito. Un alzheimer gestionale sclerotizza l’economia italiana, un’opaca cataratta le rabbuia la realtà e le impedisce di approfittarne.

Ma quali quote rosa? Servono celesti!!!!

Google, Facebook, Youtube, per citare solo i grandi classici, son state fondate da teenager. Qui, i cervelli più brillanti sgommano via

Insisto, mi ripeto, so di essere noioso. Ma a noi vecchi capita.. Le nostre imprese hanno bisogno di essere capitanate da dei trentenni al massimo, degl’internet nativi isha bhabhi indian sexdevono mettere a frutto i loro bites finora soffocati dai virus settantenni, arroganti fino a definirsi “giovani dentro”. Patetici, squallidi, dannosi

Ma come può una società che in soli dieci anni si è rivoluzionata, essere ancora gestita da chi comandava vent’anni fa? Ed infatti i risultati, aziendali e sociali, parlano fin troppo chiaro. Troppo chiaro per esser presi sul serio.

Precisiamo, non si vuole mandare nessuno in pensione (e chi paga?). A sessant’anni sei giovane dentro? Bene, continua a lavorare. Ma stavolta esegui tu le direttive di un giovane davvero. Elimina i vecchi schemi, anzi, elimina gli schemi proprio, dialoga anziché parlare, sciogli le strutture ed affidati ad altri partner anziché ad altri dipendenti. Lascia spazio a chi conosce le reti sociali, quindi la società, lascia decidere a chi ha il coraggio di fare le cose sapendole errate ma pronte per natura ad essere corrette dagli utilizzatori. Vai a spiegare questo concetto a un vecchio burocrate..

Mi è sempre più chiaro. La via d’uscita da questa crisi è evidente. Comandino i giovani veri. I “giovani dentro” si mettano a lavorare.

www.marketingeformazione.it
www.ilriccio.eu

Commenti (1)
Enrico Blavet di Briga Condivido in pieno! Da cinquantenne disoccupato sono pronto a mettere in pratica nuove idee e strategie di giovani che hanno voglia di provare.
C'è poco spazio, è vero, ma quanti giovani hanno questo spirito?
20 ago 2011 alle 15:41
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