Bernardo Bertolucci al Civita Film Fest.
La capacità di scoprire talenti è una qualità inscritta nel dna di Eni. Quando Mattei scelse di comunicare l'immagine dell'impresa
attraverso il cinema, volle farlo affidando ad un giovane Bernardo Bertolucci,
all'epoca ventitreenne, un soggetto inusuale: il racconto del viaggio del petrolio
dai monti Zagros, in Iran, fino all'Europa. Il risultato di questa scommessa è "La
via del petrolio" unico documentario mai realizzato dal regista, considerato – a
detta dello stesso autore – come il primo passo verso una seconda fase
della sua filmografia, quella "epica".
In occasione della seconda edizione
del Civita Film Fest (Civita di Bagnoregio 8-10 luglio) dal titolo "Il motore
del cinema" Eni presenta le tre puntate del capolavoro di Bertolucci, restaurato
nel 2007 in collaborazione con la Cineteca Nazionale nell'ambito del 64° Festival
del Cinema di Venezia.
Una mostra fotografica dedicata a Federico Patellani isha bhabhi indian sexe alla trasformazione del
paesaggio nell'Italia del boom economico farà da cornice alla rassegna,
proponendo le più belle immagini scattate dal celebre fotoreporter alle
stazioni di servizio Eni, modello di innovazione tecnologica esportato in tutta
Europa.
E' per noi un'occasione favorevole per ribadire l'impegno di Eni per la cultura,
nel segno della qualità, dell'eccellenza e del talento. Perché è sull'eredità del
nostro passato che vogliamo continuare a costruire il nostro futuro.
Premio Oscar nel 1987 per L'ultimo imperatore, Bernardo Bertolucci è uno
dei piu importanti registi del cinema internazionale del dopoguerra. Nella sua
filmografia, tra l'altro: La commare secca (1962), Prima della rivoluzione (1964),
La strategia del ragno (1970), Novecento (1976), La tragedia di un uomo ridicolo
(1981), Il te nel deserto (1990), Piccolo Buddha (1993), Io ballo da sola (1995),
L'assedio (1999)









